Quando i Verdi avevano una loro rappresentanza parlamentare era usuale, date le loro posizioni sinistrorse, il paragone con il cocomero: verde di fuori e rosso all’interno. Credo che lo stesso si possa dire della Lega sovranista guidata da Matteo Salvini. Si prenda, per esempio, il pensiero di Claudio Borghi, neo deputato leghista nonché responsabile economico del partito, a proposito del Monte dei Paschi di Siena: “Il futuro di Mps è quello di una banca controllata al 100% dallo Stato, fuori dalla Borsa e con un nuovo cda, nominato dal prossimo governo che, mi auguro, sarà formato da centrodestra e Cinque Stelle”.
Già oggi MPS, a seguito della sanguinosa (per i pagatori di tasse) operazione di salvataggio dello scorso anno, è controllata al 68% del Tesoro. Invece di prospettare un’uscita dello Stato dalla banca (come peraltro previsto nell’accordo con la Commissione europea all’epoca della ricapitalizzazione precauzionale), Borghi vorrebbe la nazionalizzazione totale.
Le aziende a controllo pubblico finiscono spesso per distorcere la concorrenza (quando non sono monopoliste) e per sperperare risorse a danno dei pagatori di tasse. La storia è piena di esempi di questo genere, soprattutto in Italia. Il tutto perché, come si può intuire usando il buon senso, una gestione influenzata da considerazioni politiche (cosa che peraltro non è stata estranea alle gestioni del Monte fino alla crisi profonda degli ultimi anni) le cui conseguenze negative gravano sulle tasche altrui (con una asimmetria tra benefici e oneri tipica delle gestioni di denari altrui da parte di politici e burocrati) è foriera di disastri economici.
Ogni statalista (o sovranista, se si preferisce) è convinto di poter fare meglio di chi lo ha preceduto, o almeno questo vuole far credere. Purtroppo (per chi paga il conto) non è mai stato e non sarà mai così.
Innanzi a tutto grazie per l’apertura al commento. Vi abbraccio.
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Orbene o orban, noi armai non piu’ giovani avevamo un altro detto: Rossi di fuori e bianchi dentro, come i ravanelli..?
Ma certo.
Quindi e’ vecchia e stantia la metafora.
Ma se leggeste i miei sproloqui avreste del come funziona la societa’ umanoide tout court.
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La ripeto e fatela pure vostra:
LEGGI BENE IL PRESENTE ED AVRAI IN MANO IL PASSATO E IL FUTURO.
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Non mi crederete ma si sta avverando questa mia massima.
Scusate, non ho laurea per cui e’ una KAZZATA O IGNORANTATA.
Scrivevo in tempi non sospetti per cui mi ripeto: DOVE SONO GLI ECONOMISTI visto che stiamo FALLENDO O COMUNQUE SPROFONDANDOsicuramente ECONOMICAMENTE..?
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Kax, spuntano oggi e come i funghi ma il baratro e’ vicino per cui loro, che bravi alla Manzoni maniera, sembrano dei SALVATORI..!
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Io vorrei la pensione di una toga, la piu’ bassa. Se no almeno il ritorno della SCALA MOBILE. Non dei super mercati… ben s’intende.
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IO HO VERSATO E QUELLA LI’ (la toga o il togo) NON HA VERSATO UN TOIN MA FIGURATO e quanti che FIGURANO IL VERSAMENTO… MA NESSUNO, Ulisse non c’entra, NE PARLA..! ANZI. EVITA L’ARGOMENTO..!! L’intellighenzia sappiamo, e’ CORREA, al DISASTRO DI CUI IL BARATRO..!
O sveglia o MORTE..!
Auguri…
Vedasi i commenti su rischiocalcolato che il sistema non fa copiare qui
Si attende risposta
Per prima cosa lo Stato non doveva tirare fuori un centesimo per le banche, sono imprese private e non è giusto che i ricavi siano privati e le perdite pubbliche. Immagino che il problema fosse che le altre banche dovevano intervenire, con il fondo di garanzia, a garantire i conti correnti di Mps e questo avrebbe creato problemi al sistema. Sistema che è marcio perché le banche invece che usare i soldi dei correntisti per finanziare le medio/piccole imprese e le famiglie, quindi l’economia in generale, li sprecano giocando in borsa, comperando titoli tossici come quelli di Stato italiani o finanziare gli amici degli amici o le grandi imprese che rappresentano il grosso dei crediti non rimborsati.
Il danno è fatto e quindi, secondo me è il ragionamento di Borghi, tanto vale andare avanti, se lo Stato possedesse il 100% di Mps allora potrebbe gestire la banca obbligandola a …..fare la banca ovvero remunerare adeguatamente i conti correnti, in modo che il guadagno superi le tasse, i costi e l’inflazione, ed usare la raccolta per finanziare l’economia (finalmente) rompendo così il cartello delle banche ed innescando un effetto domino: le altre banche per non essere fuori mercato dovrebbero seguire Mps nella remunerazione dei depositi e nel sostentamento all’economia. Fatto quello Mps potrebbe essere rimessa sul mercato, risanata ed aumentata di valore dando un guadagno allo Stato con cui (magari) rimborsare i cittadini per quello che hanno dovuto versare ingiustamente in questi anni.
La storia del Cocomero Verde, Rosso ma con all’interno i semi Neri in rappresentanza di ogni ideologia Politica con la base sempre Totalitaria. Come Paese non contiamo più nulla e dipendiamo interamente dalla Comunità Europea, dall’Euro, dalla Nato, dagli Arabi e dai Cinesi. Per non essere cancellati dal mondo, bisognerebbe rifare tutto dappoi la costituzione della Repubblica giustamente definita da molti la Repubblica delle Banane.