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Libra, la shit-coin nata per essere controllata e controllati

Da leggere

di GIOVANNI BIRINDELLI

“I dati di Libra [la nuova shitcoin di Facebook, n.d.r.] saranno condivisi con le autorità per prevenire il crimine e per assicurare ubbidienza alla regolamentazione” (David Marcus, amministratore di Libra presso Facebook).

Come se qualcuno avesse mai solo ipotizzato il contrario. A differenza di Bitcoin, Libra sarà gestita (da un’organizzazione che ha sede sociale, soci ecc.).

Libra aspira a essere una specie di shit-standard: come nel caso del gold-standard, le unità monetarie avranno alle spalle un asset. Tuttavia, a differenza del gold-standard, quell’asset (“depositi bancari e titoli di Stato in valute da banche centrali stabili e rispettabili”) può essere arbitrariamente inflazionato. Inoltre è il risultato di una catena di privilegi e aggressione invece che del libero processo di mercato.

Facebook, di grazia, cosa ci trovi di “rispettabile” in una banca centrale? Cioè in un’organizzazione che, inflazionando il denaro che le persone sono obbligate con la forza a usare, ne diminuisce il potere d’acquisto anno dopo anno; senza che molte di loro nemmeno si accorgano della predazione che viene fatta ai loro danni; senza che esse possano scegliere; senza che possano dire alcunché in proposito; e (nella stragrande maggioranza dei casi) senza che esse abbiano gli strumenti teorici per rendersi conto del fatto che le crisi economiche che subiscono (magari perdendo il lavoro) sono in primo luogo il risultato di quella stampa di denaro.

È questo “rispettabile”? Oppure devi dirlo per leccare i piedi a chi devi chiedere il permesso, cosa che chi ha inventato e sta sviluppando Bitcoin non ha mai avuto bisogno di fare in quanto Bitcoin nasce dal presupposto scientifico in base al quale, finché non aggredisci gli altri, puoi fare quello che vuoi senza chiedere il permesso a nessuno?

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