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Le micro-imprese hanno più occupati di quelle grandi

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di ARTURO DOILO

In Italia, ci sono idioti che hanno la presunzione di fermare il declino sterminando le piccole e medie imprese. Poi, se guardi ai dati, non fosse stato per queste aziende, la crisi sarebbe stata ben peggiore di quella che ha morso il sistema produttivo italico.

Infatti, sono non piccole ma addirittura “micro e sono tantissime e importanti per l’elevato numero di persone a cui danno un’occupazione. Stiamo parlando delle micro aziende, vale a dire le attività imprenditoriali da 0 a 9 addetti . In Italia sono oltre 4,1 milioni di unità (pari al 95 per cento del totale) e danno lavoro a quasi 7,6 milioni di cittadini (pari al 44,5 per cento del totale)”. A dirlo è la Cgia di Mestre e, per inciso, questi sono lavori perlopiù affrancati dallo Stato e dal settore pubblico.

Gli occupati da queste “dittarelle” sono un numero quasi doppio rispetto a quello riferito alle grandi aziende che, segnala sempre l’Ufficio studi della CGIA, “assorbono 3,8 milioni di dipendenti”. Le micro aziende, altresì, generano il 29 per cento del valore aggiunto riconducibile alle imprese (220 miliardi di euro su un totale di 750) e il 25 per cento del fatturato nazionale (746 miliardi su un totale di 2.950) .

I settori economici dove il peso occupazionale dei piccolissimi imprenditori è maggiore sono le attività immobiliari (93,3 per cento del totale addetti), altri servizi alla persona, come il settore benessereche, ricordiamo, è composto da parrucchieri, barbieri, estetiste,massaggiatori, etc. (78,7 per cento), i liberi professionisti (76 percento) e le costruzioni (65,4 per cento). In termini assoluti, invece, il comparto dove il numero di addetti nelle micro attività è maggiore è il commercio-autoriparazione, con quasi 2 milioni di soggetti. Seguono i liberi professionisti con poco più di 972.400 addetti, il ricettivo con 884.000, le costruzioni con poco meno di 856.000 e la manifattura con quasi 847.000 lavoratori.

Mi raccomando, non ditelo agli econometristi che da strapazzo che c’hanno l’ardire di volerle far sparire.

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1 COMMENT

  1. Le microimprese oltre ad avere il maggior numero di impiegati, sono quelle che forniscono la maggior parte del gettito delle imprese. Ovviamente in cambio hanno la maggior parte delle verifiche fiscali a fronte di una minima evasione in confronto alle grandi imprese. In compenso in caso di crisi i fondi per la cassa integrazione vengono assorbiti solo dalle grandi imprese.

    In poche parole: le piccole e medie imprese sono la vera ossatura del paese, danno fastidio in quanto non controllabili, non danno “fonsi” ai partiti, bustarelle ai ministri e se chiudessero la grandi imprese, tipo quelle che spostano la sede legale e fiscale all’estero, hanno conti alle Cayman, forse si starebbe anche meglio.

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