martedì, Novembre 26, 2024
6 C
Milano

Fondatori: Gilberto Oneto, Leonardo Facco, Gianluca Marchi

Veneto, mozione pro-catalani. pd: carnevalata leghista

Da leggere

di REDAZIONE

Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato una mozione e una risoluzione sulle recenti pesantissime condanne irrogate in Spagna a esponenti indipendentisti della Catalogna, che avevano perseguito l’indipendenza senza uso di violenza. Presentate da consiglieri di centrodestra, la mozione censura il Governo spagnolo per le condanne agli Indipendentisti, mentre la Risoluzione è intitolata «Catalogna: no a prigionieri politici in Europa. La sentenza della Corte suprema Spagnola mina le Fondamenta della Democrazia Europea». Entrambe sono state approvate dall’aula con 27 voti a favore, 7 contrari e 2 astenuti.

BANDIERE DELLA CATALOGNA IN AULA – I consiglieri regionali della Lega e della lista Zaia Presidente, insieme ad alcuni assessori regionali, hanno manifestato il 15 ottobre in aula a palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto, a favore della Catalogna. Durante la sospensione dei lavori, concessa per alcuni minuti dal presidente Roberto Ciambetti, i consiglieri del Carroccio hanno srotolato uno striscione con la scritta “Catalogna-Kurdistan, e l’Europa?” e sventolato la bandiera della Catalogna. All’iniziativa hanno partecipato anche gli assessori regionali Giuseppe Pan, Gianpaolo Bottacin, Roberto Marcato e il vice presidente del consiglio Veneto Gianluca Forcolin. (Il Gazzettino Veneto)

PD: CARNEVALATA LEGHISTA – “Inaccettabile la carnevalata di questo pomeriggio in aula inscenata non solo da consiglieri e assessori leghisti sulla Catalogna. Siamo in un’aula istituzionale, non in piazza. Le decisioni della Corte spagnola sono prese legittimamente in coerenza con la loro Costituzione. I leghisti nostrani, sono sovranisti a corrente alternata e dimenticano che anche la Spagna è uno Stato sovrano”. Così il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale veneto, Stefano Fracasso commenta la protesta degli esponenti del Carroccio che nel corso dei lavori consiliari hanno raggiunto il centro dell’aula srotolando uno striscione e sventolando alcune bandiere della Catalogna. “Rimasti orfani della secessione padana, traditi dal loro leader Salvini, sono costretti ad appassionarsi a quelle altrui. Senza però alcun rispetto per le istituzioni. Né spagnole, né venete”, conclude.

Correlati

17 COMMENTS

  1. Il livello di subcultura del PD è tale che temo la sindrome cinese…tanto scendono nel profondo della terra…

  2. purtroppo quando si riveste una carica istituzionale si incappa nella giustizia se non ne sei ligio e remi ufficialmente contro… E’ per questo che in occasione del referendum per l’indipendenza del Veneto nel 2014 chi aveva una qualsiasi carica istituzionale non poteva figurare fra i promotori e gli attori e i candidati… neppure nel parlamento che eleggemmo in seconda battuta…tutto perciò filò liscio, come certificò la Commissione di controllo europea, ma col cavolo che se ne sia mai parlato, né a Roma né in Europa!..E comunque un patrimonio che ancora giace. Ad un certo momento la situazione cambierà…almeno ce lo auguriamo tutti, perché non si può pensare che i popoli siano tenuti tanto a lungo sotto un giogo che per circostanze storiche o guerre e successivi trattati è stato loro imposto!
    Comunque un’Europa che tace è una vergogna!

  3. Onore ai catalani che difendono il diritto all’autodeterminazione presente nei patti Internazionali dei Diritti dell’Uomo. Vergogna alla polizia catalana, i Mossos de Esquadra, che si sono dimostrati vigliacchi e cagoni.
    D’altra parte un popolastro, come quello spagnolo, che si diverte a martirizzare i tori nell’arena è sicuramente assimilabile a letame.

    • Visto che hai più palle dei tori, almeno con la tastiera, perché non cerchi un volo , lo prendi, e vieni a dirlo qui in Spagna, (ti scrivo proprio dalla Spagna) che gli spagnoli sono un popolunco? Il biglietto te lo pago io. Come vi pago le tasse dall’Italia.

  4. un istituzione regionale può ben condannare la violenza e la repressione dello stato e di chi la subisce per l’indipendenza della propria terra. Ma l’indipendenza non è una questione di parte ed un’istituzione, penso che intenda essere solidale con la indipendenza del territorio cosi come la sua bandiera delle 4 dita insanguinate sul cencio significa.
    riasini senza ritorno (senza offesa Leo) è solo il mio pensiero.

      • lo sai bene a cosa alludo e per quali ragioni. A volte la politica è ignorante, magari con tante buone intenzioni, che conviene sollevare il ditino …a volte.

        • La politica è sempre ignorante, ma la foto la ha messa il Miglioverde. Certo che sbagliamo anche noi, ma la tua prima affermazione, mi spiace, è stata pesante ed erronea. Comunque, nessun problema.

          • Ma cosa c’entra il Miglioverde,
            non mi ricordo bene ma proprio sul Miglioverde o sul Movimentolibertario ho seguito un video nel quale un catalano parlava della bandiera e della sua storia più nobile, nel senso di autentica. Proprio in quel video ho avuto modo di apprendere la differenza tra le bandiere del territorio e quelle delle fazioni politiche diversamente utili ed inutili. Mai mi sarebbe passato per la testa di attribuire alla redazione una qualsiasi svista.
            Proprio grazie al Miglioverde e più in generale alla tua trascinante passione per la libertà ho avuto modo di incontrare autori, anche di persona che mi hanno molto ispirato.
            Quel catalano ha ispirato il mio sbotto.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Articoli recenti