La Sturgeon ha inviato ieri a Downing Street un documento di 40 pagine dall’eloquente titolo «Il diritto della Scozia a scegliere», che presenta le ragioni per cui è «giusto e democratico» che ci sia un secondo referendum sull’indipendenza.
«È un principio democratico fondamentale che le decisioni sul futuro costituzionale della Scozia siano prese da chi vive in Scozia», ha detto, chiedendo il via libera di Londra prima di Natale per poter andare alle urne nel 2020.
La premier scozzese intende essere la spina nel fianco di Johnson – vincitore delle scorse elezioni – e insiste con ogni mezzo fino a quando non otterrà quello che vuole. Per questo ha scelto proprio il giorno dell’inaugurazione del nuovo Parlamento con il discorso della Regina per fare il suo annuncio, spostando l’attenzione da Londra a Edimburgo.
Lo Scottish National Party, la scorsa settimana, ha ottenuto 48 deputati su 59.
Ed il Capitano di Prima gli Italioti non ha alcunchè da dire a proposito di Scozia, Catalogna ed Ulster
Ora pensa alla popolare di Bari, la banca del prima gli italiani