Lo statalista è colui che non condanna la spesa pubblica, la vorrebbe efficiente.
Questa cosa però è una contraddizione in termini.
Non può esistere spesa pubblica efficiente per due motivi:
- a) La spesa pubblica non è indirizzata dal mercato a soddisfare le utilità dei cittadini, ma è determinata da burocrati, quindi è sempre parzialmente inutile;
b) La spesa pubblica non risponde al sistema di premi e punizioni basato sul profitto (cui invece risponde il mercato), quindi è sempre inefficiente.
Inoltre la spesa pubblica non è mai esplicitamente autorizzata dai cittadini, e quindi è sempre in qualche modo illegittima e arbitraria.
Nel non condannare in alcun modo la spesa pubblica, lo statalista non può che giustificare tutte le forme di prelievo fiscale che servono a finanziarla.
Lo statalista è pericoloso, perché crede in una ideologia fallace, quella dello statalismo efficiente. Ideologia che lo vuole imporre a tutti ad ogni costo, nascosta sotto la seducente maschera della democrazia.
Ho verificato anche di peggio: lo “statalista efficiente” convinto della “moralità” di codesta suo atteggiamento “leale” nei confronti dello Stato. Il bombardamento delle coscienze è così invasivo da far perdere di vista alle persone anche lle più elementari leggi del diritto naturale! C’è poco da fare: a furia di stare in manicomio, uno pensa che sia normale che qualcuno possa credere di essere Napoleone! Ho l’impressione di essere come il turista delle “Lettere persiane” di Montesquieu.