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India: l’espansione del credito è stato un problema, non la soluzione

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di MATTEO CORSINI

Di fronte a un continuo rallentamento dell’economia indiana, Rajiv Kumar, consigliere del primo ministro Modi e definito “lo zar dell’economia”, pare non avere dubbi: il problema è il calo del credito bancario.

  • “Nel periodo aprile-dicembre 2018 le banche facevano crediti per 113mila miliardi di rupie (1.448 miliardi di euro) ora per 3.500(44 miliardi in euro). L’economia indiana è affamata di credito e questo perché le banche, i cui asset per il 67% sono pubblici, sono terrorizzate. Il governo sta cambiando regole e comportamenti, sta imponendo trasparenza e legalità ma occorre tempo perché diventino prassi.”

Il credito è certamente una funzione essenziale per l’economia, purché si tratti di intermediazione di risparmio reale. Se, al contrario, la funzione creditizia diventa un moltiplicatore del risparmio mediante il meccanismo della riserva frazionaria, presto o tardi arriva una crisi, come spiegato già un secolo fa dagli economisti della scuola Austriaca.

Mi pare appena il caso di ricordare che, nei sistemi monetari attuali, l’espansione del credito sia proprio funzione del meccanismo della riserva frazionaria, che consente in sostanza di creare denaro dal nulla, dando la possibilità a chi ne entra in possesso di generare scambi di beni reali a fronte di nulla.

Non è generando denaro che si produce ricchezza. Il denaro serve ai produttori di ricchezza reale come mezzo di scambio, ma è solo la parte di ricchezza reale prodotta e non consumata (ossia risparmiata) che può alimentare investimenti che a loro volta favoriscono la produzione di nuova ricchezza.

Sostituire il risparmio reale con quello fittizio finisce per far prevalere la ricchezza fittizia su quella reale, e ciò è destinato a implodere, sia in caso di aumento dell’avversione al rischio delle banche in regime di riserva frazionaria, con conseguente riduzione del credito, sia in caso di eccessivo ricorso all’espansione creditizia, con conseguente surriscaldamento dei prezzi di beni reali, finanziari e di consumo e corrispondente forte perdita di potere d’acquisto della moneta.

Nel caso dell’India, l’espansione creditizia ha generato negli anni scorsi bolle che ora stanno ingolfando i bilanci delle banche di crediti deteriorati. Le banche saranno forse “terrorizzate” anche da altro, ma avere il bilancio pieno di crediti inesigibili è un ottimo motivo e anche un impedimento per non tornare ai ritmi di concessione del passato.

Ciò conferma che la via dell’espansione creditizia alla crescita economica presenta prima o poi il conto, e generalmente è un conto salato.

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