La maggior parte dei conflitti e della sofferenza umana è dovuta allo Stato, ovvero al credo nell’autorità. Le peggiori atrocità e i più vasti crimini di massa sono il risultato dell’obbedienza a una autorità, di cui si rispettano regole e leggi che molto spesso non sono patrimonio né dell’etica né della morale di un popolo.
Più che mai oggi si delegano allo Stato atti immorali che ciascuno di noi non commetterebbe, anzi lo Stato è diventato addirittura il mezzo con cui espandere, attraverso il processo politico, questa aggressione intermediata verso il prossimo.
Con Giacomo Zamagni andiamo al cuore e alle radici di questa pericolosa superstizione che, alla luce dell’esperimento socio politico economico del covid, se vogliamo di fatto una terza guerra mondiale dichiarata ai cittadini, rischia di provocare per l’ennesima volta danni devastanti e un numero di vittime elevatissimo.
L’ospite della puntata
Giacomo Zamagni, 30 anni, lavora come direttore creativo in un’azienda informatica. Si occupa della creazione di contenuti per il movimento libertario e ne gestisce i social e il sito internet insieme a Leonardo Facco.
Ciò che all’individuo è vietato diventa lecito per lo Stato. Nulla di nuovo sotto il sole.
Caro Francesco,
Quando farai una puntata sulle correnti dell’anarchismo e se esse hanno in comune qualcosa, tienimi a disposizione sui miei 50 anni di militanza negli anarchismi.
Michele Albo