I debiti con il fisco restano quindi ancora sospesi, niente pagamenti delle cartelle esattoriali fino al 31 dicembre 2020. Ma si potrebbe andare anche oltre. Lo Tsunami economico causato dall’emergenza Covid sta arrivando. La scadenza del 15 ottobre, dopo la quale – secondo il decreto agosto – gli agenti della riscossione avrebbero potuto tornare a richiedere i pagamenti ai contribuenti, è stata nuovamente prorogata. Niente cartelle dunque, né vecchie né nuove, e tanto meno pignoramenti in arrivo.
Un rinvio con il quale il governo ha accolto le richieste arrivate in particolare dal mondo delle piccole e medie imprese, particolarmente colpite dall’emergenza Covid. Rinvio contenuto in un decreto ad hoc approvato sabato dal consiglio dei ministri insieme alla legge di bilancio 2021 ed immediatamente operativo.
Nel provvedimento sulle cartelle esattoriali viene quindi disposta la proroga fino al 31 dicembre 2020 della sospensione delle attività di notifica di nuove cartelle di pagamento. Ma anche del pagamento delle cartelle precedentemente inviate e degli altri atti degli agenti della riscossione. Allo stesso tempo, prorogato alla stessa data anche il periodo durante il quale si decade dalla rateizzazione con il mancato pagamento di 10 rate, anziché 5.
Prorogati i pagamenti della cassa integrazione
Saranno, forse, finanziate ulteriori settimane di cassa integrazione Covid, con lo stesso meccanismo che prevede la gratuità della Cassa per chi ha registrato perdite oltre una certa soglia. In particolare si prevede per le aziende il ricorso ad altre 18 settimane da utilizzare nel 2021. La cassa integrazione potrà essere richiesta anche da imprese che finora non hanno usufruito degli ammortizzatori di emergenza. La richiesta sarà soddisfatta con il meccanismo attuale, che prevede la gratuità dello strumento per le aziende che abbiano registrato perdite oltre il 20%. (Fonte Ansa).