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Con l’idrossiclorochina il numero dei ricoverati crolla dell’84%

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di ANDREW MARK MILLER

Nonostante le statistiche ci ricordino che il 99,9% delle persone infette dal Sars Cov-2 guarisca dal virus e che ci siano protocolli farmaceutici, con prezzi accessibili e senza effetti collaterali, che curino i pazienti a domicilio, i governi insistono per imporre un vaccino con poca sperimentazione.

Uno studio peer-reviewed che misura l’efficacia di un cocktail di farmaci, che include idrossiclorochina, (ampiamente negato ed ostacolato dalle associazioni mediche parastatali) ha concluso che il trattamento ha ridotto i ricoveri e i tassi di mortalità dei pazienti affetti da coronavirus. Lo studio, che verrà pubblicato a dicembre sull’International Journal of Antimicrobial Agents, ha stabilito che “l’idrossiclorochina a basso dosaggio combinato con zinco e azitromicina è un approccio terapeutico efficace contro COVID-19”.

Un totale di 141 pazienti con diagnosi di coronavirus sono stati trattati con il cocktail di tre farmaci, per un periodo di cinque giorni, e è stato confrontato ad un gruppo di controllo di 377 persone che sono risultate positive al virus ma non hanno ricevuto il trattamento.

Lo studio ha rilevato che “le probabilità di ospedalizzazione dei pazienti trattati erano dell’84% in meno rispetto ai pazienti non trattati” e solo un paziente è morto nel gruppo in trattamento con i farmaci rispetto ai 13 decessi nel gruppo non trattato.

L’idrossiclorochina è stata additata come un farmaco controverso sin dall’inizio della “pandemia” di Covid-19, soprattutto da quando il presidente Trump ha sostenuto l’uso del farmaco come un trattamento efficace per il coronavirus, attirando immediatamente critiche da parte dei media e di diversi esperti di salute, molto vicini al mondo Dem .

Twitter ha censurato un video durante l’estate che mostrava i medici che reclamizzavano l’efficacia del farmaco. Inoltre, uno studio del luglio scorso condotto dall’Henry Ford Health System, nel Michigan, aveva concluso che i pazienti che assumevano idrossiclorochina avevano maggiori probabilità di sopravvivere al coronavirus.

N.D.R. Si noti che anche in Italia è accaduta la stessa cosa e solamente grazie all’impegno di un gruppo di medici non allineati alla narrativa imposta da Aifa e CTS, patrocinati dall’avvocato Erich Grimaldi, è riuscito a farla riconoscere come “farmaco indispensabile per le cure domicialiari per il Covid”, solo dopo aver presentato ricorso al Consiglio di Stato.

QUI L’ARTICOLO ORIGINALETRADUZIONE DI ARTURO DOILO

 

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