di RACHEL ALLEN
La maggior parte dei governi Europei ha deciso per la chiusura delle attività economiche, restrizioni sulla libertà di movimento ed altre politiche conosciute come lockdown. Tutto questo presumibilmente in risposta alla diffusione del Sars-Cov-2, un pericoloso virus respiratorio originato a Wuhan, in Cina.
Poche nazioni hanno rifiutato questo approccio; la Svezia è la più nota di queste. Comunque, un caso ancora più interessante di dissenso dalla narrativa ufficiale è la Bielorussia ed il suo leader Aleksandr Lukashenko. Questo articoli descrive l’approccio di Lukashenko verso la presunta pandemia, ed è seguito da un’analisi delle statistiche sulle morti e di come il caso Bielorusso espone le menzogne dei difensori del lockdown.
L’APPROCCIO BIELORUSSO AL COVID 19
La presunta pandemia è esplosa in Europa nel Marzo 2020, e molti governi europei hanno seguito la strategia radicale di imporre lockdown. La risposta di Lukashenko è stata molto più limitata. Un comunicato stampa rilasciato il 25 Marzo parla di quarantene imposte alle persone che entrano in Bielorussia.
«In tutti i punti di ingresso sono allestite stazioni di quarantena. Le misure di screening includono il controllo della temperatura. “Il sistema di controllo è funzionante”, afferma il ministro della salute Vladimir Karanik. Questo ha aiutato ad identificare i sintomi di questa infezione virale in oltre 250 persone, ma la maggioranza assoluta di essi aveva comunque influenza, parainfluenza ed adenovirus. Se una persona risulta positiva per il coronavirus, i lavoratori sanitari mettono i suoi contatti sotto osservazione medica. “Un approccio così mirato aiuta a frenare la diffusione del virus”, afferma il ministro».
Lukashenko ha anche sostenuto il “restare a casa” per chi ha i sintomi del virus. Ha fatto anche notoriamente alcuni commenti, ampiamente riportati dai media Occidentali, in cui dava consigli sulla salute.
«“Sono astemio, ma recentemente dico scherzosamente che è necessario non solo lavarsi le mani con la vodka, ma probabilmente che consumare 40/50 grammi di alcol puro al giorno può “avvelenare” il virus. Ma non al lavoro”. Ha anche affermato “Oggi, vai in sauna. Ma se ci vai 2/3 volte a settimana è ancora più salubre. I Cinesi ci hanno detto che il virus non può resistere a temperature di 60 gradi”».
Complessivamente, l’approccio Bielorusso è stato il meno autoritario in Europa. Il calcio bielorusso è andato avanti normalmente ed i tifosi potevano continuare ad andare allo stadio. I teatri, i bar e le altre attività sociali continuavano e non c’è stata alcuna chiusura dell’economia. Le parate per il Giorno della Vittoria sono andate avanti il 9 Maggio, nonostante siano state cancellate in nazioni come la Russia. Lukashenko non ha nemmeno ritardato le elezioni programmate, a differenza di Jacinda Ardern in Nuova Zelanda.
I media occidentali hanno trattato l’approccio di Lukashenko con ridicola curiosità (nei casi in cui non l’hanno completamente ignorato). Prendevano in giro i commenti di Lukashenko sulla vodka e sulle saune, usandoli come un mezzo per evitare di farsi domande più profonde.
Secondo la narrativa ufficiale, la Bielorussia sarebbe dovuto essere una zona di morte, distruzione e disastri. Il modello di Neil Ferguson, uno dei pezzi forti della propaganda usata per mettere l’UK in lockdown, prevedeva che non controllare il Covid19 avrebbe ucciso fra i 54.090 ed i 71.616 Bielorussi.
Quindi quali sono i fatti?
MORTI DI COVID E BIELORUSSIA
La popolazione della Bielorussia è intorno ai 9.5 milioni. Di questa popolazione, al 12/12/2020, le morti registrate per Covid19 sono 1.263. Risulta che la prima morte in Bielorussia attribuita a questa malattia è stata il 31 Marzo, con da 2 ad 11 morti al giorno registrate ogni giorno fino al 12/12/2020.
È superfluo dire che 1.263 morti su una popolazione di 9.5 milioni è un numero minuscolo ed altamente indicativo della pandemia mortale che investe il paese. Ma l’approccio dei critici della Bielorussia potrebbe affermare che Lukashenko sta nascondendo i dati reali dei morti per Covid nella nazione.
Il metodo più logico per esaminare questo aspetto è controllare se c’è un qualche eccesso in generale di morti in Bielorussia in questo periodo e, se c’è, quanto è consistente. Certo, il solo fatto che ci fosse un eccesso di morti non proverebbe che esse siano state causate o meno da casi nascosti di Covid19. Ma un numero relativamente basso di morti in eccesso rivelerebbe che le affermazioni secondo le quali Lukashenko stia nascondendo grandi numeri di morti per Covid19 non sono plausibili.
Secondo i dati, c’è stato un qualche eccesso di morti in Bielorussia nel secondo quarto del 2020 (Aprile, Maggio e Giugno). In questo periodo sono morte 35.858 persone in Bielorussia, 5.606 in più del 2019. Esaminando i dati, possiamo vedere che la grande maggioranza di queste morti in eccesso erano a Giugno, quasi nessuna in Aprile ed in leggero eccesso a Maggio.
Nessuno di questi dati è lontanamente comparabile con le previsioni catastrofiste portate avanti da gente come Neil Ferguson.
BIELORUSSIA VS INGHILTERRA E GALLES.
Un confronto con un’altra nazione che ha adottato i lockdown ci dà ulteriori prove che le previsioni allarmiste sulle conseguenze del mancato lockdown erano infondate.
L’analisi è stata implementata prendendo i numeri di morti in eccesso per la Bielorussia e calcolandole allo stesso modo per Inghilterra e Galles dai dati settimanali del 2019 e del 2020. La Bielorussia aveva 5.605 morti in eccesso in Aprile, Maggio e Giugno su una popolazione di 9.5 milioni. L’Inghilterra e il Galles avevano 54.798 morti in eccesso nello stesso periodo su una popolazione di 59.5 milioni.
La popolazione di Inghilterra e Galles è 6.26 volte più numerosa di quella della Bielorussia, quindi dividendo 54.798 per 6.26 ci dà come risultato 8.754. Se la Bielorussia avesse lo stesso eccesso di mortalità di Inghilterra e Galles, avrebbe dovuto avere 3.149 morti in più. Oppure, per leggere i dati allo stesso modo, se l’Inghilterra e il Galles avessero lo stesso eccesso di morti della Bielorussia, dovrebbero avere 19.711 morti in meno in quel periodo.
L’articolo del British Medical Journal (BMJ) sulla Bielorussia: studiare il caso per i Lockdown?
Questa prova sembrava dannosa per i supporters del lockdown. Comunque, c’è stato un tentativo per spiegare il tasso di mortalità più basso della Bielorussia nonostante il fatto che non ci sono stati lockdown lì, stampato dal British Medical Journal. L’articolo porta avanti quattro motivazioni per cui la Bielorussia ha avuto un tasso di morte più basso, alcuni dei quali citano dati confrontabili con l’UK.
La prima ragione di cui parla l’articolo è che la Bielorussia ha un numero di letti pro capite più alto dell’UK, 11 per 1000 contro 2.5 per 1000.
I servizi sanitari di solito cercano di trovare un equilibrio fra avere abbastanza letti disponibili in caso di una crisi e non averne non così tanti da spendere soldi per letti non necessari. Si può affermare che il NHS (National Health Service) ha sbagliato la strategia e tende ad avere troppi pochi letti pro capite. Per esempio l’UK ha avuto un grande numero di casi di influenza nella stagione 2017/2018, con gli ospedali che avevano alti tassi di occupazione dei letti.
In ogni caso, il tasso di occupazione dei letti in UK è diminuito significativamente in seguito ai lockdown e alla politica del NHS di dimettere più pazienti possibile. Il 13 Aprile, a poche settimane dal lockdown, i letti in terapia intensiva erano non occupati per il 40%. È difficile che questo suggerisca un servizio sanitario che sarebbe stato completamente sopraffatto in caso di mancato lockdown (per confronto, i letti del NHS di solito sono occupati al 90%). Potrebbe effettivamente essere successo che i lockdown siano costati vite umane a causa delle cancellazioni delle cure, delle dimissioni delle persone dagli ospedali e della promozione di un messaggio basato sulla paura che disincentivava le persone a cercare cure.
Un’altra ragione principale nell’articolo è che la Bielorussia ha un numero più basso di persone anziane nelle case di riposo (ne ha 203 ogni 100.000 abitanti, contro gli 854 per 100.000 abitanti dell’UK). È vero che un patogeno respiratorio si diffonderà più facilmente in un ambiente come una casa di riposo a causa della vicinanza di soggetti vulnerabili. È anche vero che l’UK ha avuto un grande numero di morti nelle case di riposo durante questo periodo.
Comunque, le politiche del governo UK sulle case di riposo probabilmente hanno contribuito almeno in qualche misura all’eccesso di morti causato in questo periodo. Agli ospiti delle case di riposo venivano regolarmente negate le cure ospedaliere e non erano in grado di accedere alle visite dei General Practicioners (l’analogo dei nostri medici di base, ndt). La mancanza delle visite familiari hanno indotto molti pazienti anziani a lasciarsi andare dal punto di vista mentale, facendo peggiorare le loro condizioni. Ogni morte dovuta a questo, quindi, non può essere attribuita al virus ma alla politica del governo.
Questo argomento non è nemmeno valido come motivazione per i lockdown. Se la maggioranza delle morti avviene in un ambiente abbastanza contenuto come le case di riposo, chiudere l’intera società, come ad esempio i negozi e gli eventi sportivi, non avrà alcun effetto sulla trasmissione all’interno di quell’ambiente.
Nemmeno le altre due ragioni di cui parla l’articolo, il miglior sistema di testing della Bielorussia e la scarsa attrattività della Bielorussia come destinazione di viaggio, possono avere alcuna rilevanza sul fatto che i lockdowns siano una strategia efficace.
Non ci sono prove che persone con un test positivo ma nessun sintomo siano infettive. Quindi segue che testare più persone non porta ad un numero minori di morti, quindi questo non può spiegare il tasso di mortalità inferiore della Bielorussia senza un lockdown. La Bielorussia ha attuato misure di quarantena, mentre l’UK ha continuato a permettere i voli nella nazione.
Il pezzo afferma che è più facile per la Bielorussia che per l’UK chiudere i suoi confini in quanto non è una grande destinazione di viaggi, il che è vero. Tuttavia, non si può sostenere seriamente che le misure di quarantena all’ingresso siano un costo maggiore della chiusura dell’intera nazione. Una volta che un ipotetico virus è presente in una nazione con numeri significativi, anche le quarantene diventano irrilevanti.
CONCLUSIONI
Il caso Bielorusso è un problema significativo per quelli che affermano che i lockdown erano necessari per prevenire cataste di morti dovuti alla pandemia mortale Covid19. Le misure limitate prese in Bielorussia hanno portato ad un tasso di mortalità minore di quello dell’Inghilterra e del Galles con i loro lockdown. Non ci sono inoltre argomentazioni chiare per cui la Bielorussia sia così unica da poter andare avanti senza i lockdown mentre gli altri paesi li avevano.
Dati i costi per l’economia e la salute mentale dell’imposizione dei lockdown, così come le restrizioni draconiane sulle libertà basilari, questi fatti suggeriscono che i leaders che hanno imposto i lockdown devono delle risposte ai loro cittadini.
QUI L’ARTICOLO ORIGINALE – TRADUZIONE DI DANI ALROGHI
Interessante, ma ci possiamo fidare di ciò che ci riporta lo stato bielorusso?
Non più di quanto possiamo fidarci di ciò che dice lo stato italiano.
La testata è inglese, quindi si presume che abbia verificato le fonti. Se qualcuno si fida dello Stato italiano, non si capisce perché qualcun altro non possa fidarsi dello Stato bielorusso.