di FRANCO CAGLIANI
La data è sempre la stessa: 2030. La scusa è ormai trita e ritrita: l’ambiente. Il protagonista del piano è la solita organizzazione sovrannazionale: l’Onu. La scusa, invece, per continuare a propagandare queste fandonie è il virus, il Sars-Cov-2, trasformato in qualcosa di temibile attraverso una operazione propagandistica senza eguali, ma con una letalià identica a quella delle influenze del passato.
Ogni anno quasi un terzo dei generi alimentari prodotti nel mondo diventa rifiuto, costituendo circa il 7% dell’emissione totale dei gas serra. Chi lo dice? L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, Food and Agriculture Organization of the United Nations (FAO), un ente fratello dell’OMS checi racconta che la quantità di cibo sprecato è pari a quello coltivato, ma non mangiato, su un’area più grande della Cina. Ecco, la Cina, che come messaggio subliminale compare anch’essa in quest’epoca distopica.
La FAO spende il 75% dei soldi del suo bilancio per i suoi funzionari, per la sua burocrazia, ma non perde l’occasione per raccontarci (da decenni ormai) che dobbiamo ridurre lo spreco di generi alimentari, ed istruire le persone a riguardo. Ed ecco comparire un’altra parolina magica, sostenibilità.
Urge la strategia della sostenibilitá Fyffes “Healthy Food for Healthy Lives”, in linea con l’obiettivo di sostenibilitá presentato dalle Nazioni Unite, Responsible Production and Consumption (Produzione e Consumo Responsabili). L’obiettivo di sostenibilitá si impegna a “dimezzare lo spreco alimentare globale, partendo dalla vendita al dettaglio fino ad arrivare al consumo, in modo da ridurre gli sprechi lungo le catene di produzione e di approvvigionamento e le perdite post-raccolto entro il 2030”.
Eh sì, perché Fyffes aderisce a questa iniziativa e, con le proprie operazioni, si pone l’obiettivo di ridurre gli sprechi dell’80% entro il 2030. 2030, la data ultima del “Grande Reset” pianificato dal World Economic Forum.
anche la FAO un carrozzone!?… sono gli imbrogli planetari tipo COVID inventati dalle strutture megagalattiche che si nascondono dietro a sigle inventate al momento e che si tramandano e si trasformano..in potere. Meglio puntare su soggetti singoli che si conoscono e hanno bisogno di sostegno là dove operano. .
Giusto e bello evitare gli sprechi. Perciò si cominci a non sprecare più risorse per pagare gli stipendi dei burocrati parassiti della FAO. Diamo a qualche povero il corrispettivo risparmiato.