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Il grafico del disastro italiano: più fai lockdown e più causi “morti per covid”

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di EUGENIO CAPOZZI

Questi sono i morti di (con) Covid per milione di abitanti. Notare l’impressionante record negativo dell’Italia.

Il confronto dimostra inequivocabilmente che:

  • 1) Restrizioni e lockdown non servono a un piffero e anzi sono controproducenti (in Italia è da novembre che siamo imprigionati nelle “fasce”, oggi rese ancor più rigide, e nel coprifuoco, più il lockdown natalizio e le scuole più chiuse del mondo);
    2) In Italia non sono stati curati i malati a rischio (il famoso protocollo omicida “tachipirina e vigile attesa”);
    3) In Italia invece di vaccinare i più anziani abbiamo vaccinato docenti (di scuole e università chiuse), bidelli, impiegati, magistrati, giornalisti e amici degli amici.

Ma, a mio avviso, quell’indice così disastroso è anche il risultato del fatto che l’Italia è verosimilmente il paese in cui il numero delle vittime di Covid è il più gonfiato del mondo, perché la cifra dei morti producendo paura serve a stabilizzare il consenso alla classe politica (nazionale e locale) più delegittimata e meno credibile delle democrazie occidentali.

L’emergenzialismo in Italia è una malattia cronica, radicata da quasi mezzo secolo, attizzata con i pretesti più diversi volta a volta per tenere artificialmente in piedi leadership politiche cronicamente fragili, e per giustificare disservizi, inefficienze, sprechi, spartizioni clientelari, assistenzialismo.

Il Covid è l’ultima, potente occasione per rinverdire questa tradizione infausta per il paese. Più morti uguale meno dissenso e più potere arbitrario.

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