di REDAZIONE
Nella casa di riposo “Nos Tayons” a Nivelles, in Belgio, s’è manifestata un’ondata di residenti infetti, nonostante la vaccinazione completa condotta con doppia dose nel gennaio di quest’anno. Secondo la direttrice Anne-Catherine Roobaert che abbiamo contattato, “la fase critica è alle spalle”.
La metà dei residenti vaccinati è stata contagiata e si sono contati 12 decessi
“Ad oggi i risultati sono i seguenti: quasi la metà dei 117 residenti completamente vaccinati a gennaio (vaccino Pfizer) sono risultati contagiati dal virus tra maggio e giugno, spiega il direttore. Sono stati colpiti 55 residenti, di cui 52 dei 117 vaccinati (44%). Purtroppo abbiamo 12 persone vaccinate decedute e altre 2 persone diabetiche in situazione instabile attualmente ricoverate. I risultati sono quindi molto seri e sollevano interrogativi”.
Sappiamo che la vaccinazione non è mai protettiva al 100%, ma nel caso di questa struttura siamo lontani da quanto annunciato. L’esperienza di Nivelles ne è la prova. È la variante indiana che è stata identificata principalmente in queste persone anziane.
Tre dei quattro non vaccinati (75%) sono stati colpiti ma senza gravi conseguenze: uno di loro è asintomatico e un altro è attualmente sotto terapia con ossigeno, ma sta bene.
“Erano riprese le visite dei familiari e un buon numero di residenti si sentiva al sicuro e si trovava nelle sale comuni e nella mensa collettiva: dai primi casi, il 17 maggio, queste misure sono state sospese e la struttura è stata isolata”, ha precisato Roobaert. “Per quanto riguarda gli operatori sanitari, sono state contagiate anche circa 20 persone tra i 135 dipendenti della struttura, il 60% delle quali è stato anche vaccinato principalmente con il vaccino Pfizer, alcuni con Astra Zeneca.
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