di MARCO MAMOME CAPRIA
Un noto giornalista televisivo, per criticare la scelta di non vaccinarsi, ha dichiarato durante una trasmissione del 10 giugno: «Io ho 48 anni, ho aspettato il mio turno, mi sono vaccinato una settimana fa, ed è stato un momento indescrivibile, nel senso che sono arrivato lì con uno stato d’animo che non pensavo, cioè è stato un momento di gratitudine, di ringraziamento, di ripartenza, quasi di gioia che non mi aspettavo […]».
Che un giornalista possa dire (se sinceramente o no è una questione diagnostica che qui non importa) a una platea di milioni di telespettatori cose del genere basterebbe da solo a destare serie preoccupazioni sullo stato dell’informazione in Italia.
La gestione del problema covid-19 non sta mettendo in pericolo “solo” la salute e
l’ordinamento democratico degli italiani, sul quale si preannuncia l’ennesima violenza con il rinnovo di uno stato di emergenza senza fondamento nella Costituzione. È in pericolo anche la scienza, e la fiducia che si può richiedere in suo nome ai cittadini.
Governi come quello italiano stanno facendo rivivere l’incubo dell’asservimento di intere comunità scientifiche (incluse le solite, ahimè decisive, maggioranze di “indifferenti”) ad interessi di oligarchie globali e locali, come avvenne con il manifesto degli scienziati razzisti in Italia e con il lysenkoismo in Unione Sovietica.
Prima fermiamo questa pericolosissima deriva – e possiamo ancora farlo con scelte individuali (in particolare quella dei genitori) e prese di posizione pubbliche –, meglio sarà per il futuro di chi sta vivendo adesso la sua gioventù in un momento storico di così forte regresso civile e culturale.
*Matematico ed Epistemologo presso l’Università di Perugia
E NEGLI USA SI MOLTIPLICANO LE SEGNALAZIONI
Il CDC riceve 16.000 segnalazioni di eventi avversi e 25 di morte ogni anno da tutti i vaccini combinati. Finora hanno ricevuto più di 300.000 segnalazioni invece. Più di 6.000 rapporti di morte e più di 20.000 ricoveri causati dal solo vaccino sperimentale covid.
c’e’ una referenza per l;ultima parte dell’artiolo?
VAERS, EUDRAVIGILANCE E YELLOW CARD. Oppure ancora, il libro del dottor Stefano Scoglio.
Bravo.