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Nonostante la narrativa, le reazioni avverse ai “vaccini” aumentano

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di LUIGI POSSENTI

Nonostante la narrativa, fondata sullo scientismo dei virologi da salotto televisivo, neghi ogni effetto avverso degli attuali sieri sperimentali che vengono inoculati alla popolazione, i dati ufficiali ci raccontano un’altra storia.

Le segnalazioni di morti e casi gravi, a causa di vaccinazioni per il COVID-19, aumentano di giorno in giorno.

In data 11 giugno 2021, il Vaccine Adverse Events Reporting System (VAERS) degli Stati Uniti aveva registrato 358.379 eventi avversi, inclusi 5.993 decessi e 29.871 feriti gravi. Infatti, dopo i casi di miocardite segnalati dal CDC (Usa) e i decessi di alcuni minori successivi alla vaccinazione Covid, frena bruscamente la campagna vaccinale negli USA. Oltre il 45% della popolazione degli Stati Uniti non si vaccina.

Nel database dell’Unione Europea delle reazioni avverse ai farmaci da cortometraggi COVID, chiamato EudraVigilance, sono stati segnalati 1.509.266 eventi avversi, inclusi 15.472 decessi al 19 giugno 2021. EudraVigilance accetta solo segnalazioni da membri dell’UE, quindi copre solo 27 paesi. Sorprendentemente, circa la METÀ di tutte le lesioni riportate – 753.657 – sono elencate come “gravi”.

Il sistema British Yellow Card, al 9 giugno 2021, aveva ricevuto 276.867 segnalazioni di eventi avversi a seguito della “vaccinazione” COVID, inclusi 1.332 decessi.

Ciononostante, non esiste alcun dibattito serio, e scientifico, sui media mainstream, che continuano, viceversa, a proporre un solo punto di vista sulla questione.

 

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