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Per il 57% degli italiani si contrae il reddito familiare

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di FRANCO CAGLIANI

Potete così credere alla stampa di regime e alle affermazioni di Draghi, ma il diavolo fa le pentole e non i coperchi. Mentre il Presidente del Consiglio elogia il PNNR, i soldi (a debito) europei e tanti altri accrocchi che poco hanno a che vedere con “l’economia sana”, ecco che arriva l’Osservatorio Federdistribuzione-Pwc che ci ricorda che per il 57% italiani si contrae reddito familiare.

L’impatto delle misure idiote adottate per combattere la falsa pandemia di Covid-19 lascia il segno sulle prospettive future dell’economia italiana e per i manager della Grande Distribuzione “un ritorno ai livelli pre-Covid-19 potrà avvenire non prima del 2023”.

Riporta ADNKronos: “La stragrande maggioranza di loro, infatti, l’84%, stima un possibile ritorno in quell’anno mentre appena l’1% nel 2021 e solo il 15% nel 2022. Il quadro viene delineato dall’Osservatorio Federdistribuzione ‘Consumi, Nuove Abitudini d’Acquisto e Stili di Vita’, in collaborazione con PwC, pubblicato di recente, che ha monitorato il sentiment di 280 soggetti con profilo manageriale-executive. Si tratta di una previsione comunque che getta lo sguardo oltre perché il 30% dei manager ritiene che questo avvenga nell’orizzonte temporale del 2023, il 21% nel 2024 e ben il 33% a partire dal 2025”.

I manager, ovviamente, avanzano le solite richieste, fatti di sussidi e incentivi e “debito buono”. Siamo alle solite: Cresce il debito? Adesso basta dire che è debito “buono”. Quando sarà da pagare, però, si vedrà! Se si riuscirà a pagarlo…

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