di REDAZIONE
Ogni strumento è utile per difendersi in questa guerra che ci hanno dichiarato, una guerra che usa la “scusa sanitaria” per limitare le nostre libertà. Grazie all’avvocato Giovanni Ghini, è stata elaborata una strategia, che coinvolge un grande assente, anzi un “collaborazionista” – a quanto pare – di chi sta imponendo passaporti per poter vivere la propria vita.
ECCO LA BOZZA DELLA LETTERA DA SPEDIRE
- Spett.le Associazione,
ho preso conoscenza dai media delle misure adottate dal governo per la scuola. In particolare, dell’obbligo di Green Pass per i docenti.
Sono un/una vostro/a iscritto/a fin dal ………………. e trovo incredibile che tali misure siano state prese senza alcuna reale opposizione da parte del Sindacato di cui faccio parte.
In questi ultimi due anni il comparto della scuola è stato fra i più penalizzati e credo che questa volta, con le misure discriminatorie messe in atto dal governo, si sia toccato il fondo. - Vi chiedo pertanto di mettere in atto tutte le azioni possibili per contrastare in maniera ferma e risoluta questa deriva discriminatoria: qui non si tratta più di sì-vax e no-vax; di efficacia o meno dei vaccini; qui si tratta di pura e semplice discriminazione nell’ambito lavorativo per chi non cede al ricatto e si adegua alle idee del governo che, invece di prendersi le proprie responsabilità, ha posto in essere metodi surrettizi di imposizione vaccinale alla “popolazione scolastica”.
- In mancanza di una concreta ed efficace azione, sarò costretta a dare immediata disdetta alla mia tessera sindacale per cercare un’associazione che davvero tuteli i miei diritti.
RIASSUMENDO:
STEP 1: Inviare la lettera di cui alla Bozza.
Step 2: dopo 7/10 gg, in assenza di novità reali (abolizione del GP; uso di tampone salivare gratuito); disdetta tessera sindacale.
Indirizzi a cui spedire la lettera:
E che si caccino fuori i rettiliani dal governo, per la paletta!