di LEONARDO FACCO
È da applusi la lettera del professor Andrea Camperio Ciani, vaccinato con doppia dose, ma soprattutto Ordinario all’Università di Padova di Evolutionary psycology, genes mind and social behavior, e Animal and human behavior. Da un paio di giorni, la sua missiva circola con frenesia sulla Rete, mentre per la stampa di regime è come se non esistesse. Il professor Ciani non è allineato alla narrativa.
Ha scritto al Collega Rettore, che non definisce più Magnifico – vista la scelta adottata dall’ateneo di non permettere a chi non ha il Green Pass di insegnare – quanto segue: “Dichiaro formalmente, a lei, e per conoscenza al ministro della università Messa ed al ministro della sanità Speranza, che avrò l’onore e la dignità di rimettere davanti a lei il mio green pass, accettando la sua dimissione dall’insegnamento dei miei corsi e la radiazione della mia cattedra di insegnamento quale professore ordinario, e sospensione dell’intero stipendio. Io mi prendo la responsabilità di ciò che affermo, e aspetto il suo decreto di radiazione da codesta Università di Padova”.
Il professor Camperio Ciani si definisce ecologo ed evoluzionista, conosce bene il virus (e le varianti) che circolano ed è “il fiero pronipote del professor Costanzo Zenoni, che rinunciò alla cattedra di Anatomia all’Università di Milano per non aderire al Partito Fascista”.
«Intendo stanare il rettore sì, che mi licenzi pure, poi appenderò la sua lettera come un trofeo e la mostrerò a tutti», ci dice al telefono. Cita la tolleranza di Voltaire e il patto sociale di Hobbes per corroborare il suo comportamento da uomo che vuol difendere i valori della democrazie e della libertà: «L’Università è sempre stata un luogo di libertà di pensiero e di dibattito, ma qui hanno stravolto finanche il metodo scientifico – afferma -. Rifuggo le tessere di partito, siano quelle fasciste o i green pass. Ho antenati patrioti, eroi e pensatori che mi avevano illuso che l’università avesse appreso principi di libertà e democrazia, vedo che così non è e me ne assumo le responsabilità».
Alle spalle il professore ha una montagna di studi e ricerche riconosciuti a livello internazionale. I suoi lavori sull’omosessualità, in India ad esempio, hanno dato la libertà a milioni e milioni di persone, facendo cambiare la legislazione repressiva di quel paese. Su quanto sta accadendo ha le idee chiare: «Oggi, siamo di fronte ad una grande epidemia, si definisce pandemia solo perché questo tipo di virus, come anche l’Herpes o il Papilloma, si trova sui 5 continenti. Non siamo però di fronte né al Marburg né all’Ebola. Virus e batteri si evolvono, il Sars-Cov2 si è evoluto e sono nate le varianti, che magari sono anche più contagiose, ma meno letali di un anno fa – afferma Camperio Ciani –. L’indice di mortalità è sempre stato basso. Scrissi una lettera alla rivista “Nature” per confutare certi studi che prevedevano centinaia di migliaia di morti in Italia, ma non l’hanno nemmeno pubblicata. Vale la pena ricordare, inoltre, che noi essere umani abbiamo un’arma straordinaria contro batteri e virus, il nostro apparato immunitario, che si evolve e migliora più procreiamo e facciamo figli».
Eppure, siamo ancora di fronte ad un’isteria collettiva e ad una informazione terroristica: «Siamo di fronte ad un cortocircuito della stupidità, non penso esista un chissà quale disegno politico, ma lo stupido tende ad imporre il proprio potere – sostiene il professore -. Un po’ mi ricorda i tempi dell’AIDS, dell’HIV, Anni Ottanta, allorquando Big Pharma insistette per commercializzare l’AZT, non a caso farmaco brevettato, quando la soluzione è arrivata da un cinesino che s’è inventato un mix di una sessantina di vitamine che ancora oggi funziona benissimo».
Ma ha ricevuto solidarietà per la sua lettera? «Ieri ho ricevuto un centinaio di mail di solidarietà da persone di vario tipo, vaccinati e no, molte mi hanno colpito per le conoscenze di alto livello di chi le ha scritte. Dopodiché, ho ricevuto minacce velate anche dall’ambiente universitario italiano, che ormai non temo più a definire corrotto e composto da leccaculo di vario genere, dove si inventano concorsi per le cattedre con candidati già designati, dove si fanno diventare professori mogli, cugini, figli e amanti. L’Italia si sta dimostrando un paese davvero irriformabile, qui serve una palingenesi ecologica, che avverrà solo quando la gente si stancherà di questo andazzo».
Nel mentre, in attesa di un eventuale licenziamento, il docente patavino – che vive su una barca a vela – insiste nel ribadirmi la frase con cui ha chiuso la sua lettera:«Aldilà di come la pensino gli altri, ribadisco: Viva la libertà, qualunque essa sia»!
Complimenti per il lavoro che svolgete.
Premetto che sono favorevole alle vaccinazioni avendole fatte tutte dal 1947 fino all’ultima antinfluenzale del 2020 e questo perché detti vaccini erano stati testati con i protocolli previsti e rendevano e rendevano immuni.
Riguardo invece alla pandemia da Covid19 non mi sono fatto e non mi farò inoculare i farmaci antiCovid19 (che hanno definiti vaccini) e questo perché non hanno varato un Database Internazionale per il tracciamento sul quale registrare chi viene vaccinato, gli eventuali effetti collaterali che insorgono, gli esiti dei tamponi da effettuare post inoculazione, con la rilevazione di chi risulta positivo dopo essere stato vaccinato (poiché sono ancora portatori di pandemia), i tipi di cura erogati a chi è rilevato come infetto eccetera, nonché registrare a chi viene eseguito un tampone e/o un test sierologico. Un DATABASE che non viola la privacy dei cittadini e che consente di avere a disposizione dati aggiornati in tempo reale per far conoscere in modo oggettivo sia l’andamento della pandemia sia la valenza dei vaccini.
A tutti il compito di chiedere ai comunicatori che ripetono continuamente VACCINATEVI perché non intervengono per chiedere l’allestimento del suddetto database?
Visto tra l’altro che l’allestimento del database internazionale per i Green Pass lo hanno fatto al volo?
Aprendo https://www.coordinamentocamperisti.it/sapere_per_contenere.php i documenti PANDEMIA ANALISI E SOLUZIONI e PANDEMIA E UNIVERSITA’ che sarà completata da altre lettere inerenti azioni in altre università.
Confidando di ricevere un parere/correzioni/implementazioni/aggiornamenti.
A leggervi e, con l’occasione, auguriamo salute e lavoro.
Pier Luigi Ciolli
GRazie mille per la sua testimonianza!
Onore al Collega, e solidarietà assoluta. Dove è la Patavina Libertas? Dove è finita la dignità della Harvard d’Italia ???? Universa universis Patavina SERVITUS
grazie prof!
Caro Ceccarelli, anche io , tristemente, a 70 anni sto pensando di andarmene in esilio .
dove ? intanto un colonnello del ministero dell’interno della romania , mi diceva oggi che qui siamo conciati male e sta proponendo ai suoi parenti emigrati in italia di rientrare in romania ( 25% vaccinati ) entro il prossimo anno .
poi Bulgaria ( 15% vaccinati e stan bene ) croazia e slovenia intanto non hanno misure drastiche che io sappia ;( sarà che questi paesi hanno la memoria fresca sul comunismo ). Se poi non si è nella unione sovietica europea ..tanto meglio. come provocazione vorrei provare a chiedere asilo politico alla Russia ; ricordo il fatto che 10 anni fa il ministro degli esteri russo , replicando a un giornalista tedesco critico sulla democrazia
in russia, rispose dicendo che tra vent’anni l’unione europea si trasformerà nell’unione sovietica europea . guarda caso anno 2030 !
Caro Carrera, grazie delle dritte..ne mancano due di stati, secondo le mie informazioni, la Svizzera italiana, che però è abbastanza cara, e l’Albania, di cui sento comunque parlare bene, e in entrambi i casi non ci sarebbero grandi problemi di lingua.. l’unica paura che ho è che questi obblighi dopo averli testati da noi, si allarghino a macchia d’olio, perché, già adesso l’unione europea è una unione sovietica in fasce..
Che l’Italia fosse un paese irriformabile, lo penso da almeno una trentina d’anni, e non solo perchè è talmente corrotto ovunque, ma perchè non è mai stato un paese indipendente, ma è sempre stata una colonia.
Caro Leonardo,
evviva il Miglio verde e il professor Camperio Ciani. Ma poi? Ho colleghi architetti che insegnano a scuola e, sia come dipendenti che a partita Iva, se vorranno continuare a lavorare, dovranno soggiacere a questo tirannico obbligo. A me sembra, dall’andamento della questione, che non se ne esca, e che presto o tardi le maglie per un surrettizio obbligo di vaccinazione colpirà tutti, senza scampo. Sono arrivato a pensare di andarmene dall’Italia, per non soggiacere a ciò, ma dove? Accetto consigli.
Un caro saluto
Alberto Fabio Ceccarelli
Caro Alberto Fabio, la tua analisi è assai vicina alla realtà!