di PIERGIORGIO MOLINARI
Il fatto che stiamo discettando di obblighi vaccinali intorno a terapie che tecnicamente non sono neanche “vaccini” (a differenza di questi ultimi, infatti, le terapie in questione non garantiscono immunizzazione, non impedendo né di contagiarsi né di contagiare altri) è un abominio di per sé.
Chi non lo capisce è ovviamente complice o cretino – o entrambe le cose contemporaneamente.
Ma la realtà è che stiamo discutendo di sottomissione, di subordinazione del bene individuale a un presunto “bene comune” le cui caratteristiche e limiti sono decisi direttamente dallo stato – che ora vuole disporre anche del vostro corpo.
E voi avete presente cosa sia lo stato, vero? Siete così sicuri di volergli affidare anche la vostra stessa vita e quella dei vostri figli? Perché stavolta non è più come dover pagare controvoglia una tassa ingiusta o prendere una tessera di partito che dopo si può anche strappare. Lo avete capito che se oggi accettate questo, poi non potrete più tornare indietro?
L’ho capito da molto tempo!!