di MATTEO CORSINI
Il governo ha introdotto agevolazioni per gli under 36 che acquistano la prima casa, con l’azzeramento delle imposte dovute per la compravendita e il contratto di mutuo, fornendo inoltre una garanzia sul 20% in modo tale da consentire l’erogazione di mutui fondiari fino al 100% del valore dell’immobile.
La ratio del provvedimento, che lo si condivida o meno, è chiara. Pare non lo sia per l’Agenzia delle Entrate, però, che rispondendo a un interpello ha concluso che le imposte dovute sul contratto preliminare sono comunque da versare. Il tutto afdottando un approccio fastidiosamente letterale.
Una volta stipulato il contratto definitivo potrà poi essere chiesto il rimborso di quanto versato sul preliminare.
Come si fa a riempirsi la bocca di “fisco amico” (un insopportabile ossimoro) o di un più pudico “fisco collaborativo” quando poi continuano a verificarsi cose del genere, in cui i pagatori di tasse sono trattati peggio che sudditi?
Abbiamo un mafioso autorizzato che di tanto in tanto, più o meno cervelloticamente, fa a qualcuno uno sconto sul pizzo. E a tutti, complessivamente, aumenta il costo della “protezione”
Gente da Spranga.