di MARIETTO CERNEAZ
I test diagnostici RT-PCR disegnati, realizzati e distribuiti dal CDC erano contaminati e non funzionavano: strano?
C’è uno studio (lo leggete qui) sui tamponi – perchè ormai è chiaro che ci troviamo di fronte ad una pandemia fondata sui tamponi e sulla paura – che ha analizzato il lotto iniziale del pannello diagnostico CDC 2019-Novel Coronavirus (2019-nCoV) RT-PCR, che dice: “Concludiamo che i problemi con il primo lotto del 2019-nCoV Real-Time RT-PCR Diagnostic sono stati causati da difetti sia nella progettazione del test che nella manipolazione del materiale “bulk”.
In sintesi? I primi test PCR erano tutti a 44 cicili di amplificazione, per cui fornivano fino al 97% di falsi positivi!
giusto !
e adesso?
Adesso, bisognerebbe linciarli in pubblica piazza!