di THOMAS FAZI
Questo studio del Chinese Center for Disease Control and Prevention, effettuato su 44.672 casi confermati di Covid fino all’11 febbraio 2020, conteneva già tutte le informazioni che c’erano da sapere sul rischio relativo stratificato per età, da cui si evinceva chiaramente che il virus rappresentava un rischio trascurabile per le persone sotto i sessant’anni.
Se avessimo basato la nostra risposta politico-sanitaria su questo semplice dato avremmo potuto salvare innumerevoli vite umane – concentrando tutte le risorse nella protezione delle categorie a rischio – e allo stesso tempo avremmo evitato di distruggere la salute mentale di milioni di giovani, nonché la psicosi di massa a cui assistiamo oggi, da cui ci vorranno anni per riprenderci.
A questo punto il dubbio che non si sia trattato di un semplice errore di valutazione appare più che legittimo.