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Groenlandia: quale futuro per il secessionismo democratico dell’isola?

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di NICOLA MAFFEI

Il presente saggio si propone di analizzare come la vittoria nelle elezioni anticipate per il rinnovo del parlamento locale groenlandese da parte del partito indipendentista e ambientalista Inuit Ataqatigiit, con la conseguente formazione di una coalizione di governo guidata dal leader dello stesso partito Mute Bodrum Egede, possa influenzare il cammino separatista della Groenlandia dal Regno di Danimarca. In particolare, dopo aver verificato i presupposti di validitàe compatibilità con il costituzionalismo moderno della cosiddetta teoria della secessione democratica, il presente contributo si propone di valutare come il voto “ambientalista” occorso possa incidere sulla possibilità di sussumere il caso groenlandese nella succitata teoria.

INDICE: Sommario:1.Introduzione. 2.L’evoluzione costituzionale della Groenlandia: da colonia a territorio autonomo del Regno di Danimarca.2.1.La fase coloniale.2.2.La fase dell’integrazione costituzionale.2.3.La fase dell’Home Rule.2.4.La fase del Self-Government.3.Quale popolo per la Groenlandia? Un approccio dinamico per il superamento di alcune antinomie. 3.1.Inuit groenlandesi e l’autodeterminazione esterna. 3.2.Inuit groenlandesi e indigenità. 3.2.1.Le quattro definizioni. 3.2.2.Verso una definizione univoca.3.2.3.(Segue): Due possibili soluzioni.4.Il voto “ambientalista” groenlandese: quali conseguenze per l’applicabilità della teoria democratica della secessione. 4.1.Le obiezioni teoriche ed empiriche alla costituzionalizzazione della secessione. 4.2.Una teoria democratica della secessione. 4.3.(Segue): Due esempi paradigmatici di secessionismo. 4.4.Verso un secessionismo democratico per la Groenlandia? 5.Conclusioni.

QUI IL SAGGIO COMPLETO

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