di GUGLIELMO MENGORA
Sembra una barzelletta ed invece tutte quelle che fino a pochi mesi fa venivano bollate come teorie della cospirazione, si sono rivelate semplicemente vere.
Il CDC statunitense ammette come i governi abbiano usato le miliardi di test PCR per il covid19 per sequenziare e costruire banche dati genetiche della popolazione. Fino a due anni fa sequenziare il DNA di qualcuno senza il suo consenso era un REATO. Oggi come se niente fosse il CDC è costretto ad ammettere di avere creato banche dati genetiche della popolazione senza consenso.
Il DNA è come le impronte digitali: domani mattina potrebbero trovare tracce del mio DNA sul luogo di un omicidio e quella prova varrebbe in tribunale. Senza contare le implicazioni mediche dell’avere il mio DNA e poter capire non solo di quali malattie possa soffrire oggi ma anche di quali ossa soffrire domani. Per non parlare poi della privacy…
I minion che pensano che non sia niente si ricordino che sia il premier tedesco che quello francese quando sono andati in visita a Mosca hanno rifiutato di fare il test covid19 per impedire che la Russia potesse acquisire, conservare e sequenziare il proprio DNA.