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Italia: la rivoluzione della libertà, della responsabilità, dell’autonomia sono lontane anni luce

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di EUGENIO CAPOZZI

La mentalità diffusa in Italia è talmente corrotta dallo statalismo e dall’assistenzialismo che qualsiasi elargizione, sussidio, bonus venga introdotto, a spese dei contribuenti, praticamente non può essere più messo in discussione e revocato, e la sola ipotesi di una sua revisione provoca psicodrammi, crisi isteriche, vittimismo, minacce.

È successo con il reddito assicurato ad ogni costo ai nullafacenti, ora succede con la ridicola, demagogica mancetta ai “giovani” per farli “acculturare”, notoriamente usata per tutt’altro, e che sarebbe diseducativa anche se fosse usata “bene” (papà/mamma Stato “ti compra i libri”, così la paghetta di mamma e papà puoi continuare a spenderla in spritz).

L’italiano medio pensa davvero che i soldi dello Stato non siano di nessuno, e che lo Stato abbia il “dovere” di finanziare il tenore di vita di tutti senza che nessuno debba sforzarsi, spostarsi, sudare. È un vicolo cieco da cui si può uscire solo attraverso una rivoluzione culturale, invertendo la direzione. Affermando il principio secondo cui lo Stato non deve essere mamma o papà.

L’unico bonus buono, produttivo e moltiplicatore di benessere è il taglio delle tasse per tutti, su tutto, che dà respiro all’economia, incoraggia lavoro e investimenti, educa – quello sì – alla responsabilità e alla scelta. Ma la classe politica italiana, compresa purtroppo quella attualmente al governo, rispecchia in larga parte la mentalità diffusa o ne è schiava per motivi di consenso. E la rivoluzione della libertà, della responsabilità, dell’autonomia sembrano lontane anni luce. Si continuerà a cullare l’illusione dell’italiano medio che deve pensarci qualcun altro. Anche a costo del servaggio.

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1 COMMENT

  1. purtroppo non si e’ ancora capito che lo “STATO” non ha nulla a che’ vedere con il “GOVERNO ! ” ….le mancette governative sono PAGATE dallo STATO ma…..lo STATO purtroppo siamo NOI ! nessuno si e’ ancora reso conto che i soldi spesi in armamenti ed emolumenti inviati all’Ucraina sono PAGATI dalle tasche dei contribuenti ?non li ha pagati c ertamente DRAGHI o l’attuale MELONI di tasca propria ! anzi…da una parte si grida “al lupo” ….per rubare mewglio le pecore !

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