giovedì, Novembre 21, 2024
3.3 C
Milano

Fondatori: Gilberto Oneto, Leonardo Facco, Gianluca Marchi

Il giorno della memoria? Hitler, Mattarella e gli stessi slogan contro l’individuo

Da leggere

di ALEXANDER SWAN

Ci dicevano: “Non paragonate il Green Pass alle leggi razziali”!

Purtroppo sono esattamente la stessa cosa, ma questo è un paese senza alcuna memoria storica. Il problema dei coglioni pseudo intellettuali, imbecilli, ideologizzati che vorrebbero fare dei distinguo, è il loro voler giudicare, dall’alto della loro crassa ignoranza, un provvedimento nel merito, anziché nella sostanza del pensiero disumano che sta dietro al provvedimento stesso.

L’autoritarismo totalitario di stato, resta tale indipendente dal fine, erroneamente ritenuto supremo. E oggi ci siamo dentro di nuovo. Vengono discriminati cittadini russi, semplicemente in quanto russi. Gli atleti non possono partecipare a manifestazioni sportive, non possono entrare in un negozio a far compere e gli sequestrano i loro averi alimentando contro di loro l’odio e l’invidia sociale.

In realtà, esistono principi oggettivi e libertà individuali universali inalienabili e inviolabili, non sindacabili. Se non lo capite, siete nazisti che giocano a fare i comunisti e viceversa. Il fine, qualsiasi fine, non giustifica mai i mezzl contro l’universalità dell’individuo e se non lo capite ve ne pentirete, questo è certo.

Lo sventolato presunto bene superiore comune a giustificazione dei crimini contro l’individuo; NON È AMMESSO! NON È AMMESSO!

  • 🔸 Non era ammesso per il fascismo;
  • 🔸 Non era ammesso per il nazismo;
  • 🔸 Non doveva essere ammesso e accettato per il comunismo;
  • 🔸Non va tantomeno ammesso e accettato ora, in nome della nuova ideologia “Vazzista” eu-social-nazi-comunista.
Green Pass, la nuova stella gialla

E veniamo al GRANDE INGANNO DELLA GIORNATA DELLA MEMORIA. Tutti ad indignarsi per l’Olocausto ma nessuno che si interroghi del perché si sia arrivati all’Olocausto? Vi hanno mai spiegato perché se la presero con gli ebrei, andando oltre la semplice spiegazione di facciata, che vorrebbe unicamente vedere in Hitler, un pazzo fuori di testa con l’ossessione della razza ariana?

Il messaggio che vorrebbero fare passare è che l’Olocausto sia stato un evento terribile, ma occasionale, un evento dovuto più alla pazzia di pochi, che da un giorno all’altro, non avendo nulla da fare iniziarono a gassare chiunque fosse ebreo. L’analisi storica superficiale ci racconta e vorrebbe farci credere che fossero semplicemente schegge impazzite che non rispondevano ad alcun disegno ma compivano mostruosità per un culto dell’odio fine a se stesso. Balle!

Vi raccontano questo, perché vorrebbero smarcarsi dalla verità, ma la verità è scritta nel Mein Kampf, che ovviamente, hanno da poco proposto di vietarne la vendita e censurarne il contenuto. La verità è che i crimini nazisti furono la conseguenza dei dettami di una precisa filosofia politica: IL SOCIALISMO, ancorché declinato in nazionalsocialismo, e mica possono dirvelo che loro a tutt’oggi propugnano e credono ancora negli stessi principi socialisti in cui credeva Hitler.

La verità è che Hitler credeva in una società dispotica socialista, la verità è che Hitler aveva convinto, la “famosa” maggioranza, di poter darle un nuovo mondo, un mondo migliore e lo faceva per il loro bene, il bene del popolo, il bene comune. La verità è che Hitler era uno statalista collettivista e dirigista che credeva nella redistribuzione sociale. La verità è che ad Hitler serviva semplicemente un capro espiatorio. Identificare un “diverso” da accusare per compattare le masse contro un “nemico comune”. Ma quella volta vollero aggiustare il tiro, con quella efficienza tipicamente teutonica.

I nazi decisero fosse più performante e semplice compattare le masse contro i ricchi ebrei che secondo la narrazione nazista, si arricchivano alle spalle dei lavoratori tedeschi (per un compagno dell’epoca era il capro espiatorio perfetto). In questo la propaganda fu eccezionale, spostarono la lotta di classe generalizzata contro i padroni tutti (roba per principianti maximalisti) contro un gruppo di “padroni” più ristretto, meglio identificabile e soprattutto scientificamente discriminante (dopo la bandiera rossa, “credere” nella scienzah, è la cosa che più soddisfa i gonzi.)

La scusa dei nazi a giustificazione dei loro crimini era la medesima di tutti i socialismi: la redistribuzione proletaria, e riuscirono a creare quel clima d’odio favorevole, facendo ancora una volta leva sul sentimento di invidia sociale, Non fu un problema razziale, non lo è mai stato, fu sempre lotta di classe, ma stavolta mirata e non indifferenziata.

La verità è che Hitler fu “un compagno che sbagliava”. La verità è che a parole dicono di smarcarsi da Hitler, ma nella realtà non rinnegano la filosofia politica socialista alla base dei suoi crimini. La verità è che dopo Hitler, le stesse tragedie, con la medesima matrice, ma cambiando solamente il capro espiatorio, si sono ripetute ovunque nel mondo, ma non ce lo hanno raccontato, o lo hanno raccontato in parte (nord koreani, uruguaiani, cubani, venezuelani, e i nuovi schiavi delle repubbliche popolari centro africane, sono testimoni ancora oggi dei crimini degli stati socialisti nemici dell’individuo).

La verità è che l’Olocausto è solo una delle tante conseguenze della filosofia socialista coercitiva, anti individualista, contro le libertà individuali e contro le responsabilità individuali. Serve capire che, crimini come l’Olocausto, le Foibe o i Gulag, sono possibili solo in contesti sociali precisi, dove il culto delle masse per lo stato e per un dogmatico presunto “bene pubblico” e interesse sociale, prendono il sopravvento sulla sacralità della proprietà privata e sull’universalità dell’individuo.

La verità è che i nazisti non se ne sono mai andati, sono sempre stati in mezzo a noi, in parlamento e nei vari governi che si sono succeduti nell’ultimo ventennio. La verità è che vi nascondono la verità. La verità è che oggi i diversi, sono chi NON crede nella narrazione pandemica, nel global warming o nel Dio stato, o nella meravigliosa Eurss, i nuovi capri espiatori da linciare in pubblica piazza sono quelli che rifiutano le imposizioni politicamente corrette come il gender fluid.

La verità è che vorrebbero vedere morti i Putin, i Trump, i Bolsonaro e chi li ha votati, loro sono i nuovi nemici del popolo contro i quali le “belle” persone si compattano.

La verità è che in Italia hanno messo 60milioni di persone innocenti agli arresti domiciliari e stanno facendo fallire il paese, per poi poterci ricattare con granaglie per galline di staliniana memoria.

La verità è che non ci avete capito un cazzo di cosa sia stato il nazionalsocialismo e perché sia stato possibile, sennò non accettereste tutto questo. La verità è che Mattarella può affermare che “L’individualismo e l’egoismo sono un virus peggiore del Covid”, senza che nessuno gli abbia fatto notare che Hitler diceva le stesse cose: “Lo Stato deve presentarsi come il preservatore di un millenario avvenire, di fronte al quale il desiderio e l’egoismo dei singoli non contano nulla e debbono piegarsi”. (Adolf Hitler – Mein Kampf).

La verità è che Hitler divenne cancelliere dopo essere stato eletto con ben il 37,8% dei voti.

Correlati

2 COMMENTS

  1. Tutto esatto tranne la frase “se non lo capite ve ne pentirete, questo è certo”. E’ certo il contrario: non si pentiranno mai, neanche se dovessero perdere. Magari diranno opportunisticamente di non aver mai affermato certe cose, come avvenne per qualcuno dal ventisei aprile del 1945 in poi. Affermeranno che loro erano sempre stati contrari ai trattamenti sanitari obbligatori, alle chiusure forzate e alle carte verdi. E’ sempre stato così nella storia, pochissimi pentiti autentici e milioni di facce toste opportuniste. Tutto ciò nell’ipotesi migliore perché i loro padroni stanno continuando a vincere, anche se di soppiatto. Non avranno dunque motivo di pentirsi: anche da prigionieri il loro senso della dignità sarà talmente basso da autoconvincersi di non essere schiavi.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Articoli recenti