di AURELIO MUSTACCIUOLI
Da dove si vede che un paese è in rovina? Dal fatto che non offre opportunità ai suoi giovani.
Ma perché un giovane non guadagna più di 1400 euro al mese? Colpa del capitalismo cattivo? No. Con quello stipendio infatti il giovane deve produrre un valore per l’azienda che lo impiega di almeno 3000 euro (che sono i costi dell’azienda), affinché all’azienda convenga assumerlo. Ed è sempre più difficile che questo avvenga, specie quando la competitività delle aziende si riduce.
Resta il lavoro pubblico, dove i 1400 euro di stipendio netto di un giovane sono prelevati dalle tasse ai cittadini e grasso che cola se questo lavoro produce 2-300 euro di valore di servizi offerti, quando addirittura non produce disutilità.
Quindi questa in breve è la situazione:
- – Il lavoro privato (quello che fornisce servizi e prodotti che le persone sono disposte ad acquistare) è boicottato dallo stato che distrugge la competitività delle aziende e ce n’è sempre meno e meno pagato;
– Il lavoro pubblico offre poche opportunità perché è scadente e impoverisce i cittadini che lo sostengono che sono costretti ad acquistare servizi che valgono molto meno di quanto pagato.
In mezzo i giovani, che se sono svegli, se la danno a gambe.
Ottimo Aurelio.