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“Remember, remember the Fifth of november”: la libertà di “V per Vendetta”

Da leggere

di MARCO LIBERTÀ

  • “Alcuni vorranno toglierci la parola, sospetto che in questo momento stiano strillando ordini al telefono e che presto arriveranno gli uomini armati. Perché? Perché, mentre il manganello può sostituire il dialogo, le parole non perderanno mai il loro potere; perché esse sono il mezzo per giungere al significato, e per coloro che vorranno ascoltare, all’affermazione della verità. E la verità è che c’è qualcosa di terribilmente marcio in questo paese. Crudeltà e ingiustizia, intolleranza e oppressione.
  • E lì dove una volta c’era la libertà di obiettare, di pensare, di parlare nel modo ritenuto più opportuno, lì ora avete censori e sistemi di sorveglianza, che vi costringono ad accondiscendere e sottomettervi. Com’è accaduto? Di chi è la colpa? Sicuramente ci sono alcuni più responsabili di altri che dovranno rispondere di tutto ciò; ma ancora una volta, a dire la verità, se cercate il colpevole… non c’è che da guardarsi allo specchio”. (V)

La storia è ambientata nel Regno Unito dove si è stabilito un regime nazionalista e oppressivo dopo anni di agitazioni terminate con il voto degli elettori a uno spietato partito conservatore che aveva fatto leva sulla strategia della paura (anche organizzando alcuni attentati).

Ai vertici di questa struttura politica piramidale si trova l’Alto Cancelliere Adam Sutler, che ha stabilito un regime totalitario e persecutorio nei confronti di alcuni cittadini. I mass media sono controllati dal governo, proprio come avveniva in epoca Hitler e Mussolini (o Stalin, Castro e Chavez, ndr), e ad agire in modo cruento e violento è la polizia segreta, con a capo Peter Creedy.

In questo regime di pace apparente e controllo serrato un misterioso vendicatore (Hugo Weaving), dal volto sfigurato e coperto dalla Maschera di Guy Fawkes, medita di rovesciare il regime insieme a una ragazza, Evey (Natalie Portman), che ha perso i genitori in quanto oppositori del regime e ha trovato lavoro presso la TV di stato. Vessati e perseguitati, il vendicatore Mr. V ed Evey dichiarano guerra al sistema, meditando di rovesciare il regime dittatoriale.

“V per Vendetta” è un film Libertario non tanto perchè mostri una rivoluzione verso una tirannia (lo è anche per quello ovviamente), è Libertario perchè ci mostra come tutti abbiamo dentro di noi quella scintilla di Libertà pronta ad accendere una fiamma. Evey è stata vittima dello stato che ha ucciso i suoi genitori, nonostante questo il torto è “dimenticato” e lavora per la tv dello stesso stato assassino. Lo fa perchè c’è troppo da perdere con la ribellione.

Nella scena più significativa del film, V mette in atto il falso rapimento di Evey. La donna verrà tenuta per molti giorni segregata all’interno della ridotta stanza, torturata, costretta a privazioni e in condizioni igieniche pessime per costringerla a rivelare identità e ubicazione del terrorista V (in quanto lei viene ormai vista come sua complice). Il suo unico conforto è una lettera scritta su carta igienica e lasciata in un buco del muro da Valerie Page, una donna incarcerata perché lesbica che sembra aver occupato la cella adiacente.

A seguito dell’ennesimo rifiuto della ragazza di rivelare qualcosa, anche sotto minaccia di morte imminente, Evey risponde che avrebbe preferito morire piuttosto che dare informazioni su V e subito dopo il suo aguzzino dichiara che è libera e può andarsene.

Evey, stupita, imbocca un corridoio che la riporta nella Galleria delle Ombre, dove scopre che il suo torturatore non era altro che V stesso, che voleva renderla una persona più forte caratterialmente e farle passare la paura della morte perché si rende conto che, purtroppo, è l’unico modo per avere una speranza di rovesciare lo spietato regime di Sutler. In questa occasione V confessa alla donna il suo passato a Larkhill e le spiega che tutto ciò che ha passato lei in quegli ultimi giorni lo ha passato anche lui allora, le rivela inoltre che la lettera che lei aveva trovato gli era stata data dalla vera Valerie, sua vicina di cella al tempo.

  • “Ascoltami, ascoltami, ascoltami! Questo può essere il momento più importante della tua vita, mettici tutta te stessa! Ti hanno portato via i genitori, ti hanno portato via tuo fratello, ti hanno chiuso in una cella e ti hanno preso tutto ciò che potevano tranne la vita, e tu hai creduto che esistesse solo quella. Vero? Che l’unica cosa rimasta fosse la tua vita. Ma non era vero! Hai trovato qualcos’altro. In quella cella hai trovato qualcosa di più importante per te della vita.
  • Perché, quando hanno minacciato di ucciderti se non avessi dato loro quello che volevano, tu hai detto che avresti preferito morire? Hai affrontato la morte Evey. Eri calma. Eri ferma. Prova a sentire ora quello che sentivi prima”. (V)

Questa è la scena madre del film, quella in cui la mite Evey si mette inconsapevolmente nei panni di V, prova la sua stessa rabbia e comprende le sue intenzioni, annientando la paura e decidendo di agire. Spesso le conseguenze delle tirannie non colpiscono tutti allo stesso modo, ad alcuni va peggio. Questo porta chi sta meglio a “pensare ai fatti propri”.

La difesa della Libertà è la difesa della Libertà di tutti, perchè una società non è Libera fin quando non sono sacri i diritti individuali di tutti. Questo è il significato Libertario di V per Vendetta: Se vedi altre persone discriminate, torturate, imprigionate e private dei loro Diritti Individuali, non voltarti dall’altra parte. Combatti al loro fianco perché un giorno potresti essere tu al posto loro e quindi di fatto stai combattendo per la tua stessa Libertà.

REMEMBER, REMEMBER THE FIFTH OF NOVEMBER

Il 5 Novembre del lontano 1606, Guy Fawkes e un gruppo di ribelli rivoluzionari provarono a far esplodere il Parlamento di Londra senza riuscirci: Fawkes infatti fu scoperto e condannato a morte. Questo avvenimento è passato alla storia come La congiura delle polveri, in inglese The Gunpowder Plot.

L’evento, per quanto sconvolgente, all’epoca era molto comune: i re erano costantemente in pericolo, vittime di attentati e congiure. Guy Fawkes era un traditore della corona come tanti altri. A fare la differenza è stata la decisione del re Giorgio I e del Parlamento di rendere il 5 Novembre una festività, una celebrazione dell’attentato scoperto e un monito per le generazioni future.

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