di MATTEO CORSINI
Nel quotidiano esercizio di faticosa elaborazione del lutto, gli opinionisti di Bloomberg si esercitano nel prospettare la fine del mondo a partire da quando, fra un paio di mesi, Donald Trump inizierà il suo secondo mandato presidenziale.
Le avvisaglie della fine del mondo si riescono già a scorgere constatando le nomine che il presidente eletto sta annunciando. Tra le quali quella di Robert Kennedy Jr. alla sanità. Kennedy, oltre al reato di tradire la militanza democratica della sua famiglia, è accusato di essere un incompetente, un diffusore di disinformazione e teorie cospiratorie, nonché un no vax. Una quantità di capi d’imputazione che, se dipendesse da una giuria formata dagli opinionisti di Bloomberg, dovrebbe portare Kennedy direttamente nel braccio della morte.
Lisa Jarvis, per esempio, è allarmata da questa affermazione di Kennedy riguardo ai vaccini:
- “Se i vaccini funzionano per qualcuno, non sarò io a proibirli. Le persone dovrebbero poter scegliere, e la scelta dovrebbe essere informata in base alle migliori informazioni.”
Ognuno può pensare quello che vuole, ma si tratta di una dichiarazione che valorizza la libertà e l’autodeterminazione delle persone. Ma questo per le Jarvis di ogni dove non va bene. In primo luogo, perché quella informazione sarà certamente distorta, essendo condizionabile da un ministro no vax. In secondo luogo, perché non si può lasciare libertà di scelta alle persone, altrimenti di rischia di perdere i benefici dell’effetto gregge.
Si tratta dell’argomentazione utilizzata durante la pandemia da Covid 19 per imporre la vaccinazione a tutti quanti, pena una vita da paria e l’impossibilità, per molti, di andare al lavoro o in qualsiasi esercizio aperto al pubblico.
Questo resta il punto fondamentale: le persone vanno guidate, altrimenti compiono le scelte sbagliate. E siccome potrebbero non ascoltare le informazioni giuste, è necessario usare la coercizione. E meno male che paventano l’arrivo della dittatura da gennaio 2025…
