Il caso di Reiner assomiglia sempre di più all’odissea di Julian Assange

di LEONARDO FACCO Per anni abbiamo urlato "Free Assange". Ora, è il tempo di rilanciare lo stesso slogan, ma cambiando il cognome: "Free Fuellmich". Reiner Fuellmich è un personaggio che abbiamo avuto modo di conoscere durante gli anni della tragica farsa pandemica. È un avvocato tedesco, che nel 2020 ha creato, in Germania, un comitato investigativo sul Coronavirus, per indagare sulla frode (ormai le prove sono evidentissime!) perpetrata dai governi di tutto il mondo, dalle istituzioni sovrannazionale, dai criminali politici pro-vaccinazione. Fuellmich ha coinvolto i migliori medici, virologi seri e altri scienziati con ancora un pizzico di moralità e buon senso nel suo continuo ricercare la verità e propagandarla tra chi ha compreso di essere stato raggirato dalle misure anti-Covid e tra quelle finite sotto la scure del trattamento sanitario obbligatorio. Reiner, troppo scomodo per le élite, è stato falsamente accusato di illeciti finanziari e da oltre 14 mesi - da ol