di MATTEO CORSINI
Tra i motivi della schiacciante vittoria di Donald Trump alle recenti elezioni presidenziali americane ve ne sono alcuni riconducibili all’economia, per esempio il fatto che il potere d’acquisto perso con le politiche inflazionistiche dell’amministrazione Biden non sia stato mai riacquistato da una parte di popolazione che non guarda ai dati macro citati dai democratici e dagli economisti loro simpatizzanti (che peraltro fanno finta di non vedere l’esplosione del debito federale), bensì al proprio portafoglio.
Tuttavia vi sono anche motivi che non c’entrano con l’economia, per esempio una sovra-rappresentazione da parte dei democratici di fenomeni sociali che riguardano minoranze e una loro certa tendenza a ostracizzare tutti coloro che, mi si permetta la semplificazione, non sono orgogliosi per l’omosessualità o i cambi di genere altrui. E non perché omofobi, bensì semplicemente perché ritengono che siano questioni che riguardano i singoli individui e perché hanno cose (per loro) più importanti a cui pensare.
D’altra parte gli Stati a guida democratica non di rado hanno assunto provvedimenti legislativi per proteggere i diritti delle persone Lgbt che sono grotteschi. Ogni individuo dovrebbe avere gli stessi diritti, e inventarne con motivazioni politiche non può che portare divisioni e reazioni anche avverse. Potrà non piacere la realtà, ma i generi sono due, maschile e femminile. Ognuno dovrebbe essere libero di non identificarsi con il proprio genere biologico, ma il fatto che un individuo biologicamente uomo (donna) si senta donna (uomo) non cambia la realtà, né conduce, se non politicamente, all’esistenza di un terzo genere.
Donald Trump annuncia ora che firmerà un ordine esecutivo per cancellare tutte le politiche per i transgender nelle forze armate e nelle scuole e imporre negli Stati Uniti solo due generi “maschile e femminile”. E la notizia ha già messo in allarme i progressisti (non solo) americani.
Resto dell’idea che non si dovrebbe legiferare in alcun senso su questi temi, ma credo che questa reazione avvenga dopo anni di provvedimenti che la maggior parte delle persone ritengono sbagliati e certamente non necessari. Persone che non sono omofobe, ma che tali sono state tacciate di essere per il semplice fatto di ritenere sbagliati quei provvedimenti.
Come ho già osservato in altre occasioni, questa non è stata la sconfitta della religione woke, ma solo una battuta d’arresto. Però in questi mesi vederli schiumare per ogni cosa che dice Trump è divertente. Almeno per me.
