di EUGENIO CIOLLI
Il keynesismo non si proponeva solo l’eutanasia del risparmiatore tramite l’interventismo sui mercati, ma proprio la creazione di un uomo nuovo, di un diverso (e perverso) modo di pensare dello stesso. All’aumentare dei “Quantitative Easing”, diminuiscono i “Quozienti Intellettivi” e aumentano i comportamenti pericolosi per sé stessi e per gli altri.
Vi spiego bene con questo parallelismo, con i ratti dell’esperimento “Universo 25” (risorse calate dall’alto con l’illusione che crescano sugli alberi, proprio come fa il keynesismo), come l’economia basata sul consumismo e il debito (la Keynes economy) porti non solo a povertà diffusa, ma anche a comportamenti sociali violenti o autopunitivi. È come se una parte dell’umanità, sentendo istintivamente (come i ratti) che l’ordine di mercato (naturale) è stato stravolto, decida di autoeliminarsi (o di eliminare) o comunque di isolarsi, per rimettere a posto le cose. Come se accettasse dentro di sé il Reset come inevitabile. Ma qui sta l’errore.
Si può sempre rimediare, prendendosela con lo stato e le banche centrali (lo scienziato dell’esperimento) invece che auto-boicottarsi. Vincere il “richiamo della natura” e iniziare a sognare e a prendere le redini del proprio destino.
L’esperimento che dal punto di vista etico possiamo definire criminale, spiega però molte cose. Se vedete lo scienziato (l’etologo John Calhoun) inizia con un grafico, una linea retta, proporzionalità diretta pura. È lo stesso grafico che c’è nei modelli nei quali (apparentemente all’inizio) non c’è emissione a debito (ripeto apparentemente, all’inizio). Apparentemente perché nel breve periodo non vediamo il debito e quindi psicologicamente (cioè secondo quello che percepiamo in un dato momento) stiamo “camminando” su una strada dritta. Le nostre aspettative, e quindi le nostre azioni, non sono quelle che dovremmo tenere, noi dovremmo agire come se fossimo su una sinusoide (che è proprio ciò che percorriamo scambiandola per linea retta nel breve periodo).
Cerco di spiegarmi meglio. Nell’esperimento “Universo 25” si parte da una condizione apparentemente ideale: i ratti hanno tutto, lo scienziato gli cala tutto dall’alto. Loro crescono ed hanno un boom demografico. Fuor di metafora: le banche ci danno i soldi (anche tramite lo stato, facendolo indebitare, poi tanto si rifà su di noi), un fiume di soldi creati dal nulla, basati sulla cartolarizzazione, sui depositi fatti circolare all’insaputa di un buon 80% dei depositanti, sulle collateralizzazioni, ma permettendo un’impennata dei redditi nominali e dello stile di vita (seguito da un boom delle nascite ovviamente); non ce ne accorgiamo che sono un boomerang. E procediamo avanti non agendo come dovremmo agire.
Le Piccole Media Aziende (Pmi) poi però iniziano a chiudere, perché non riescono ad adeguarsi alla domanda sostitutiva (potremmo dire che sono i “ratti esclusi” del video).
Iniziano i primi licenziamenti… Ora c’è non più solo prestito per la crescita falsata e drogata, ma anche welfare basato sul debito generazionale. La comunità però si accorge solo del secondo. Inizia anche ad accorgersi che le risorse (posti di lavoro) per i loro figli scarseggiano. Perché si è cresciuti troppo in fretta prima, e l’offerta non è riuscita ad adeguarsi, o meglio non riesce a svolgere il ruolo guida che naturalmente avrebbe, a creare la propria domanda.
Ma l’attore economico (il nostro ratto ha per certi versi comportamenti economici) immerso nel contingente, non sta a fare questi ragionamenti. Se la prende con quello sostenuto dal welfare, punto e basta. Non con le banche centrali e gli stati (lo scienziato). Iniziano i primi scontri sociali (esempio i litigi fra ratti), si creano nuove razze di ratti (i migranti che sono usati e importati in modo schiavistico con la scusa che “lo chiede il mercato”, per pagare le pensioni e il welfare degli altri (e in parte è vero). Ma chi è che ha creato tali condizioni?
Gli stati, che hanno distorto le naturali leggi del mercato, che vivono rilanciando con l’inflazione il debito a svantaggio delle nuove generazioni, ed elargisce il welfare che piano piano anestetizza il ceto produttivo e i risparmiatori con contentini, senza fargli vedere il crimine – furto – del credito frazionario reso possibili dalle banche centrali. Lo Stato gli ruba ricchezza e libertà con gli” interessi” inflattivi (li chiamo interessi perché di fatto con l’inflazione chi accede prima al credito, cioè stati e super ricchi, scarica in basso il rischio anche tramite la svalutazione che presenta il conto in un tempo x differito rispetto al tempo Y in cui viene emessa valuta dal nulla sulla base del debito).
Si creano nuovi scontri sociali (il cannibalismo tra ratti). C’è povertà e quindi calo delle nascite (i ratti non si riproducono e muoiono). C’è un sacco di merce sul mercato ma pochi disposti a comprarla. Cala la qualità dei prodotti (il paradiso dei ratti sta diventando un vero inferno). Le banche si spacciano come le salvatrici e propongono austerity, che di per sé non è un male, aumenterebbe il potere di acquisto, ma tutta insieme dopo anni di manipolazione estensiva del credito, lo è. Ovvio, devono riscuotere le garanzie (ora i più svegli di voi iniziano ad accorgersene), mica stanno a guardare gli shock strutturali. Insomma, “i ratti hanno sempre meno risorse”.
Ci avviciniamo al grande reset (un vero e proprio olocausto per i ratti, per noi sarà sicuramente lo stesso… ma qualcuno fra gli uomini sopravviverà, in particolare chi ha ricercato una forma alternativa di denaro, onesto e verificabile). Inventano un “casus reset” (il covid, o una guerra mondiale ecc.), utile per loro a mantenere il potere (diminuendo la popolazione mondiale non si vedono i problemi strutturali del sistema (un po’ come Stalin che uccideva i poveri prima della visita degli ambasciatori tedeschi).
La cosa drammatica è che una volta dato il “casus reset”, per natura, con comportamenti autoindotti, la maggior parte di noi si “adegua” come i ratti, e si autoresetta (elimina) da sola, odiando chi non lo fa (gli “esclusi”). I ratti del video si ammalano, “non hanno comportamenti sociali” (leggete distanziamento a-sociale imposto a noi, in certe persone autoindotto proprio come in parte dei ratti), tasso di mortalità tra i giovani ratti al 100% (leggete come: i giovani umani sono quasi tutti disoccupati, non hanno aspettative economiche e, appunto, si lasciano andare, alcuni suicidandosi pure, proprio come i ratti del video). “Aggressione verso i piccoli” (cioè pedofilia ai massimi storici. E Keynes era un pedofilo consapevole che il suo modello avrebbe anche portato alla dissoluzione morale e all’accettazione di quelli come lui). Dopodiché una serie di innumerevoli altre similitudini che possiamo trovare fra i ratti e noi.
Quello che sto cercando di dirvi è che dall’etologia criminale all’economia criminale, il passo è breve per questi signori. Quello che hanno fatto è simile a ciò che lo scienziato ha fatto con i ratti: crescita drogata, decrescita infelice con tanto di fiorire di cartelli vari- reset (= olocausto finanziario) e morte spirituale dei sopravvissuti, più ignoranti, più brutali per certi versi, disposti a qualsiasi sottomissione pur di sopravvivere. Il tutto ovviamente arricchendo ad ogni fase l’élite.
Seguendo invece le regole di mercato naturali avremmo ottenuto questo: crescita graduale portata avanti dal risparmio, concorrenza reale e sinergia .
Un modello sano porterà a una tendenza naturale alla virtù, un modello falsato dai pianificatori centrali porterà a regressi antropologici. Per questo potremmo dire che keynes (sponsorizzato appunto dai governi e dai banchieri centrali), che era fissato con l’eugenetica di mercato (e anche con quella tradizionale), ha creato invece (e proprio a causa di questa ossessione per il controllo) una vera e propria genia di zombie (non solo economici) e di analfabeti intellettuali. Del resto come ho detto sopra, all’aumentare dei QE diminuiscono i QI.
La vera sovranità monetaria (il denaro trainato dalla gente senza pianificatori centrali) la dobbiamo prendere noi con la valuta decentralizzata ancorata all’oro e le crypto, in particolare Bitcoin! E subito anche!