di ENZO TRENTIN Chi era ragazzino negli anni della II G.M. ha potuto vedere il crepuscolo d’una società classista. Le differenze tra poveri e ricchi erano marcate non solo nel linguaggio che consentiva alle classi agiate un miglior eloquio, e chi parlava in idioma autoctono era naturalmente relegato tra le classi meno abbienti, ma nel…
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