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Quanto han rotto i liberisti, ora vogliono anche la patrimoniale

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CONVEGNO ADAM SMITH SOCIETYdi LEONARDO FACCO

Qualche giorno fa, un noto “liberale de noantri”  ha dichiarato che che “se una patrimoniale (su grandi patrimoni) servisse per abbassare le tasse sulle imprese, lui sarebbe d’accordo”. Di nome fa Alessandro, di cognome De Nicola.

Passo indietro per capire meglio il personaggio: il 2 novembre del 2012, apparve su “la Repubblica”, un articolo firmato dall’Alessandro De Nicola di cui sopra, che inneggiava alla delazione fiscale. Sissignori! Costui, per la cronaca, è un fondatore di “Fare per fermare Il Declino” insieme a Oscar Giannino e Michele Boldrin, altro genio della politica e soprattutto dell’economia (vedi qui). A suo tempo, rimasi leggermente basito nel constatare che anche i “liberisti all’amatriciana” (che ambiscono ai posti pubblici come neanche i sindacalisti della Cgil) hanno scelto di alzare il loro ditino inquisitore contro l’evasore fiscale, manco stessero imitando un Befera qualunque. Oggi, ho contezza del perché lo fanno.

Nell’articolo di due anni fa – che probabilmente gli ha garantito la promozione nel Cda di Finmeccanica – De Nicola scrisse: “Qualche giorno fa, difatti, l’IRS, ha concesso ad un anonimo fischiettatore la bella somma di 38 milioni di dollari per aver aiutato gli ispettori tributari a smascherare un complesso schema societario per evadere le tasse. L’annuncio è stato dato dall’avvocato del collaboratore di giustizia il cui nome è rimasto anonimo. Anzi, non ci fosse stata la dichiarazione dell’avvocato, la società, una grande corporation tra le prime 250 degli USA, non avrebbe nemmeno saputo dell’esistenza della talpa! Peraltro, il professionista appartiene ad uno studio  (Ferraro Law Firm) specializzato nel tax-whistleblowing, nel fare in modo cioè che al confidente venga riconosciuto il premio dall’IRS: anche i togati dimostrano vero spirito imprenditoriale in America”!

Cos’è la delazione? Chi è il delatore? Ci viene in soccorso il vocabolario della lingua italiana, il Treccani: “Chi per lucro, per vendetta personale, per servilismo verso chi comanda o per altri motivi, denuncia segretamente qualcuno presso un’autorità giudiziaria o politica, soprattutto qualora eserciti abitualmente tale attività. Certi delatori ricoprono l’infamia sotto colore di zelo e di patria carità (Tommaseo). Anche, con significato più generico, chi rivela a un superiore colpe altrui o il nome del colpevole”. Altri dizionari, definiscono il delatore semplicemente una spia e, notoriamente ma anche storicamente, le spie sono l’ingranaggio che permette ad uno Stato di Polizia (quello italiano è riconosciuto come tale da quasi tutti, sicuramente in materia fiscale) di mettere sotto chiave quelli che lo combattono, ma finanche quelli che asseriscono – come fa il sottoscritto pubblicamente – che le tasse sono un furto e non pagarle è legittima difesa.

Per De Nicola, invece, la delazione dovrebbe trasformarsi in una vera e propria forma di intrapresa, magari con tanto di Partita Iva e commesse pubbliche per ottenere lavoro. Vedo già le pubblicità delle future ditte sul Corsera: “Matahari srl”, oppure “Inquisizione Spa”: La nostra professionalità al servizio del Fisco equo. Ora, a parte il fatto che essere gabellati da uno Stato lenone, e criminale (oggi, peraltro, ben peggiore rispetto ad un biennio fa), fa piacere a pochi, ma perché mai un cittadino dovrebbe comportarsi onestamente e pagare, sull’unghia, milionate di tasse? Lo Stato, quello italico in primis, come giustamente diceva Guareschi è “una macchina che serve solo a macinare aria”, ed è per primo il soggetto inadempiente per antonomasia. Esempi? Fornisce servizi scadenti e fuori mercato, mantiene milioni di parassiti (e ne assume di nuovi in continuazione) che fanno nulla e vivono alle spalle di chi produce ricchezza, sostiene centinaia di inutili aziende pubbliche e camarille, incentiva la corruzione, la truffa, la frode, ci priva delle più elementari libertà per difenderci dai terroristi che lui stesso si porta in casa, ci mette sotto controllo i nostri denari e risparmi. Basta? Ci sarebbe da raccontare molto di più per rimarcare l’immoralità di questa forma di organizzazione a-sociale, ma aggiungete voi gli altri difetti del Leviatano che meno vi garbano. Per restare in tema evasione, lo Stato (che non siamo noi, o almeno non sono io) è quella roba che in passato s’è inventato il concordato fiscale preventivo (come dire: se tu mi dai una tangentella prima io non ti faccio scassare le balle dai miei giannizzeri con la fiamma sul cappello). Di più, lo Stato e quel soggetto criminale che emana leggi che obbligano i privati a pagarsi fra di loro entro 60 giorni, ma esenta sé stesso dal pagare i suoi fornitori, che vantano circa 100 miliardi di euro di credito nei suoi confronti. E’ quel monopolista che falsifica la moneta, che vi costringe a dargli i vostri soldi, con la scusa che un domani vi li restituirà sotto forma di pensione vitalizio. Che barzelletta eccezionale! Per Lew Rockwell – che un tempo anche De Nicola leggeva – “siamo inondati quotidianamente anche dai fallimenti dello Stato. Ci lamentiamo costantemente che il sistema scolastico è scadente, che il settore medico è malignamente distorto, che il servizio postale non è affidabile, che la polizia abusa dei suoi poteri, che i politici ci hanno mentito, che i soldi delle tasse sono rubati, che qualsiasi burocrazia con cui abbiamo a che fare è disumanamente indifferente. Tutti notiamo questi fatti”. 

Passato un biennio, De Nicola ha alzato il tiro e (lasciata F.I.D. per fondare A.L.I., una confraternita di filorenziani) si mette a perorare la tassa patrimoniale, come se in Italia non ce ne fossero già abbastanza (Qui un lungo elenco di patrimoniali). Ora, un liberale perbene avrebbe mille ragioni per sostenere che una tassa patrimoniale è dannosa (come ogni imposta a dire il vero), ma qui ne cito una su tutte, riprendendo le parole dell’amico Filippo Matteucci: “La patrimoniale non serve a risanare le finanze dello Stato, ma a depredare i ceti produttivi: la patrimoniale colpisce le famiglie che lavorano e risparmiano, per permettere a chi fa la bella vita coi soldi degli altri (tasse) di continuare a farla. Toglie alle formiche e dà alle cicale. Ruba alle formiche per regalare alle cicale”. 

I lib(b)erali e/o lib(b)eristi italiani sono una disgrazia, al punto che coi loro think tank inneggiano persino all’inutile Cottarelli (uomo del FMI), che dice che i dipendenti pubblici sono una risorsa, basta pagarli in base ai risultati.  Qual è la loro utilità se non sanno fare altro che difendere la delazione fiscale, sostenere imposte patrimoniali, come farebbe una Camusso qualsiasi, e poggiare le loro chiappe sulle poltrone pubbliche come i peggio boiardi di Stato? Ve lo dico io, nessuna! Sono i migliori alleati della R.S.I., la Repubblica Sovietica Italiana.

E io che pensavo che di parassiti ce ne fossero già in abbondanza in questo paese infame.

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9 COMMENTS

  1. Grande Leo!

    La storiella incredibile della patrimoniale che serve ad abbassare le tasse sul lavoro o sull’impresa l’avevo già sentita in passato da qualche altro “liberista”.

    Si vede che per loro è proprio una fissazione.

  2. Vorrei dire questo: un sistema fiscale moderno ed efficace deve portare a far pagare le tasse equamente, per esempio due vicini che hanno lo stesso stipendio ma uno è single e con la casa di proprietà, l’altro sposato, con due figli ed il mutuo non possono pagare le stesse tasse, perché inciderebbe sul loro reddito disponibile in modo diverso. A questo si ovvia con le deduzioni, per i figli, i coniugi a carico, gli interessi sul mutuo e con le tasse sui consumi. Questo vuol dire che ci deve essere l’imposta sui redditi, anche flat tax, ma anche un imposta sui consumi, l’Iva, anche se con aliquote non da rapina (in Svizzera quella massima è all’8%). Infine ci deve essere una patrimoniale, sempre per l’equità. In Svizzera l’imposta patrimoniale si chiama “imposta sulla sostanza”, ignoro il carico, immagino sia lieve, ed ignoro cosa ci finisca dentro, per me ci deve finire dentro tutto, preziosi, opere d’arte, titoli di Stato, ecc. Questo darebbe un valore alla ricchezza di una persona e può servire, oltre ad avere un fisco equilibrato, a far pagare le multe stradali in base al reddito, come avviene in Svizzera, o in sostituzione dell’Isee.
    Non dimentichiamo che per gli squilibri del fisco hanno portato ad una situazione per cui il 10% della popolazione italiana detiene più del 40% del PIl, percentuale aumentata dall’introduzione dell’Euro. E’ ovvio che solo in minima parte questi “ricchi” lo sono per abilità personali, aver brevettato qualcosa, aver fondato un attività di successo, essere esperti nel proprio campo, in gran parte invece tale ricchezza è dovuta solo ad eredità o a sfruttamento di conoscenze politiche. Se per effetto della tassazione la percentuale di PIL detenuta da queste persone scendesse al 20% (e senza colpire chi si è arricchito onestamente o per capacità personale) rimarrebbero ricchi ugualmente purché questo serva a diminuire la tassazione su altre persone abili (ma solo meno “furbe” o con meno conoscenze) quali i piccoli e medi imprenditori ben venga. Se invece servirà per aumentare la spesa pubblica o aumentare il numero di parassiti, mangia pane a tradimento ed incapaci vari che vivono alle nostre spalle allora essere contrari è ovvio.

    • Le tasse sono un furto – è rubare, il fatto che sia lo stato a mettere a segno il colpo non cambia niente.
      Di sicuro non ha nulla a che fare con l’equità.
      In ogni caso, il gabelliere è di gran lunga peggiore del più inetto&ammanicato degli eredi, quindi possiamo tranquillamente lasciare a quest’ultimo quanto ereditato, brevetti o non brevetti.

    • Gliel’ha detto il medico di farsi una famiglia? Sono affari suoi se uno vuole restare single e comprarsi tre macchine, due moto e un appartamento, oppure farsi una famiglia e stare in affitto? Ma chi ti da il diritto di dire agli altri come devono vivere?

    • E l’eredità, fino a prova contraria, è un diritto degli eredi, su cui gl iavi hanno già pagato le tasse, la tua non è equità, è INVIDIA SOCIALE!

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