di GILBERTO ONETO*
Che Berlusconi sia comunista il vecchio Paglia lo ripete da un po’. Che sia il contrario di un liberista lo sostiene con forza anche Giannino. Che in tutti questi anni non abbia fatto niente contro lo statalismo italiano è verità incontrovertibile. Cha abbia tradito il suo elettorato liberale lo si vede nella sua perdita di consenso, appena mitigata dal fatto che i suoi avversari sono anche peggio di lui.
Ma c’è una sua recentissima trovata che lo condanna definitivamente al girone del peggior collettivismo comunista, imbucato fra Vendola e Ingroia. La boutade sul rimborso dell’Imu sulla prima casa con i soldi provenienti dal prelievo forzoso sui conti italiani in Svizzera batte ogni record di improntitudine e di marxismo reale.
Sul fatto che sia una palla, costruita su una serie di assiomi da verificare (la consistenza dei conti, la collaborazione svizzera, le modalità e i tempi di attuazione), sono ormai tutti concordi con la sola eccezione della sua eurodeputata Lara Comi, che con la sua faccina d’angelo assicura che i soldi sono già alla dogana di Chiasso, pronti per essere incassati.
Ma c’è di più e di peggio. Berlusconi non annuncia di voler rimediare a una tassa ingiusta (l’Imu) ma di volerla sostituire con un’altra tassa e non esistono tasse giuste in uno Stato ladro e truffatore.
Indipendentemente dalla quantità del fenomeno, sui depositi italiani in Svizzera si sono dette e si continuano a raccontare delle falsità. Innanzi tutto non è un problema di evasione: quei correntisti pagano regolarmente le tasse sugli interessi che percepiscono sia alla Svizzera che alla Comunità europea con cui il governo elvetico ha stipulato precisi accordi. Si tratta semmai di capitali illegalmente costituiti all’estero che, sulla base di un legge del 1990, dovrebbero essere specificati nella dichiarazione dei redditi sul modello RW, che ha però solo fini statistici. Si tratta così soprattutto di una accusa di ordine morale contro chi sottrae risorse alla comunità nazionale per affidarle ad altri ma è una accusa difficile da sostenere contro chi esporta capitali utilizzando la possibilità di fare uscire in maniera legale dai patri confini 10.000 Euro a persona e alla volta. È anche piuttosto significativo che tale condanna morale non venga applicata ai foresti che dall’Italia fanno uscire somme ben superiori col metodo del money transfer. Va inoltre ricordato – ed è fondamentale – che ciascuno dovrebbe essere libero di fare dei propri soldi quello che vuole, ivi compreso bruciarli, giocarseli alla roulette, spenderli a troie o portarli all’estero anche per fare qualcuna delle cose descritte. Nel caso specifico, se dei cittadini italiani ritengono conveniente affidare i propri risparmi a banche straniere è perché non si fidano di quelle italiane (come dare loro torto?) o dello Stato italiano che si inventa ogni giorno qualche trucco per fregare i propri sudditi. Se delle risorse sono sottratte al mercato italiano è perché questo non si dimostra capace di attrarle: la colpa è dello Stato italiano e non dei suoi cittadini che cercano di difendersi.
Non è neppure vero che i capitali all’estero siano tutti di provenienza truffaldina o criminale: ci sono di certo depositi di organizzazioni criminali (che non hanno bisogno di espatriare per fare i fattacci loro) ma la gran parte è costituita da risparmi di italiani che si sentono più sicuri di là. Secondo notizie raccolte dalla stampa svizzera, la maggior parte dei conti anonimi è costituita da depositi inferiori ai 100.000 Euro, che presumibilmente sono il risultato di risparmi di famiglie che hanno portato fuori i loro soldini un poco alla volta per costituirsi una riserva di sicurezza ed emergenza. Sono molte decine di migliaia di piccoli risparmiatori che hanno così inteso differenziare i loro investimenti al riparo dell’esosità dello Stato italiano. Naturalmente nelle banche svizzere ci sono anche molti ricconi, ci sono i capitali di mascalzoni e criminali ma questi non verranno colpiti dagli accordi internazionali: prima avranno già preso il volo verso qualche altro paradiso fiscale più sicuro. Chi resterà travolto saranno così solo i piccoli risparmiatori: ce lo vediamo un geometra di Vimercate o un padre di famiglia di Lecco alle prese con un trasferimento alle Cayman? La pagheranno ancora una volta i pesci piccoli, quelli che pagano sempre per tutti. Quelli che – soprattutto – costituiscono il bacino elettorale e di consenso del centro-destra. I riccastri di sinistra se la saranno squagliata per tempo.
E bravo Berlusconi che colpisce ancora una volta quelli che dice di voler proteggere, che massacra il ceto medio cui chiede il voto. Perché questi si dovrebbero ancora fidare di un finto liberale e di un comunista mascherato? Un vero liberale farebbe di tutto per fare rientrare i capitali, farebbe ponti d’oro a chi rimette i suoi soldi sul mercato italiano, offrirebbe vantaggi di ogni genere per recuperare questa ricchezza. Berlusconi invece li bastona e con essi da un altro colpo all’economia e fa crescere la sfiducia nell’Italia e l’odio nei confronti dello Stato tricolore.
Di più: da una mano alla congiura internazionale della finanza in grembiulino che odia la Svizzera e vuole annientare il pericoloso esempio di libertà che questa si ostina a rappresentare.
*Articolo pubblicato su il MiglioVerde nel 2013
Architetto Oneto, la Sua ideologia padano-indipendentista La spinge, oggi, a scrivere ” Berlusconi comunista”. Tutto si può dire sull’avventuriero di Arcore, ma che sia comunista proprio NO ! Ma Lei , pur di criticare l’Italia , è disposto a scrivere qualsiasi enormità.Altro che comunista, Berlusconi é e resta il peggiore imprenditore-lestofante “padano” che ha governato l’Italia, dopo l’altro “celtico” che l’ha semidistrutta 68 anni fa. L’anticomunismo, casomai, è una continua ossessione che il cavaliere diffonde quotidianamente, da anni, tramite le sue televisioni. Lei scrive, poi, che molti Italiani(soprattutto settentrionali-aggiungo io-), che hanno depositi in Svizzera, non sono evasori. E che sono ? Cittadini onesti o esempi di furbo individualismo ? Lei ha poi citato la “congiura internazionale della finanza in grembiulino”. Ha forse dimenticato di aggiungere l’aggettivo “giudaico”, per evitare- astutamente- che venisse fuori il suo antisemitismo ?Perché , invece di immaginare improponibili complotti, non attribuisce alla volontà smodata di arricchimento di alcuni manager e banchieri “nordici”- statunitensi e britannici- l’immissione, nei mercati, dei famigerati DERIVATI, in nome della cosiddetta “finanza creativa”. Che ha appestato, prima, i sistemi economici anglosassoni e, poi, per ricaduta, quelli dell’Europa Meridionale.Quanto, infine, alla Svizzera, per Lei mitico “esempio di libertà”, provi a viverci per alcuni anni (per motivi professionali, il sottoscritto ha risieduto per ben 15 anni nella Svizzera tedesca ). Scoprirà direttamente, o leggendo i giornali locali,le colossali magagne del sistema elvetico, soprattutto in ambito bancario. Nonostante le furbe autorità politiche locali, fortemente compromesse con gli istituti di credito, facciano di tutto, con la censura, per non far trapelare nulla. Il grande Friedrich Durrenmatt paragonava la Svizzera “a una fanciulla che lavora in un bordello e pretende di non perdere la sua virtù” (J.Ziegler -La Svizzera, l’oro e i morti . I banchieri di Hitler- Mondadori 1977- pag.35). Fino all’Ottocento, un Paese di poveri emigranti, disposti a fare i mercenari per sopravvivere. Un Paese che si é enormemente arricchito durante la seconda guerra mondiale, con la sua finta neutralità, grazie alle colossali quantità di oro rubato alle banche europee (Polonia, Belgio, Olanda, Norvegia, Danimarca,Italia, ecc..) ed ivi depositato dai nazisti. E grazie anche all’incameramento degli enormi depositi degli Ebrei perseguitati. Bloccati dalla disonesta polizia elvetica alle frontiere e rinviati indietro. Per essere ,poi, assassinati nei lager dai puri ariani della “macroregione- terzo reich”.
All’esordio parla a vanvera di “ideologia padano-indipendentista” per stigmatizzare la battuta sul Berlusconi comunista; si tratta di una vecchia provocazione dell’ex ministro Pagliarini (vecchio Paglia) per sottolineare come in sostanza, nonostante le tante dichiarazioni antistataliste, Berlusconi non abbia fatto nulla per rendere lo stato meno gravoso ma, anzi, abbia purtroppo agito in direzione contraria.
L’ideologia rincoglionisce e in alcuni casi porta a dipingere l’avversario politico come un mostro da distruggere, come fa lei riguardo al padanismo, addirittura volendolo accostare al nazismo.
Si svegli.
Eh, sig. Giovanni, quanta passionalità degna di miglior causa! Con un’ overdose di luoghi comuni tra l’altro, anche se i luoghi comuni alla fin fine sono verità sputtanate dal cattivo uso. Come Oneto del resto, che profonde professionalità e fior di analisi per dimostrare cosa? Che Berlusconi non è liberale. Che importanza ha se è liberale, comunista trinariciuto, ultimo rimasto della Hitlerjugend o uno della guardia pretoriana di Pol Pot riparato in occidente? E’ un furfante, punto e basta. E non perché ha attirato processioni di zoccole inneggianti e relativi magnaccia a palazzo Grazioli, ma perché ha corrotto i giudici in due processi, dai quali lui si è sfilato con la prescrizione mentre l’allora avvocato della Finivest è stato condannato con sentenza definitiva (ovviamente ce lo siamo trovato in parlamento). Queste sono le cose impensabili nei paesi civili (anche le zoccole e i magnaccia a ben guardare, ma non sottilizziamo). Quanto alla Svizzera, è un argomento serio, quindi meriterebbe articolo e trattazione a parte. Comunque guarda caso Germania e Inghilterra sono riuscite a farle scucire dei bei quattrini costringendola a tassare i depositi dei non residenti tedeschi e britannici in cambio dell’anonimato sui conti correnti. C’è qualcosa che non quadra, Oneto, se erano comunque soggetti a tassazione anche prima delle due l’una: o questa non era congrua, diciamo così, o Germania e Inghilterra sono entità scandalosamente avide di denaro.
bauco!
Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei.
Berlusconi parla di imprese, di libero mercato, pare liberale, ma poi si circonda di candidati che non lo sono … e salta il banco.
Giannino riuscirà a portargli via una manciata di voti, in una competizione che si prevede al filo di lana, facendo a Berlusconi il “regalo” che Ingroia farà a Bersani.
La Lega non mi dava affidamento con Bossi e continua a non darmene con Maroni.
Grillo dice cose giuste e tante fesserie, e di affidamento me ne dà ancor meno.
I voti per il “non liberale” Berlusconi saranno tutti per scongiurare le tasse infinite di Monti e Bersani/Vendola.
Sto meditando di votare Pdl anch’io tappandomi il naso.
Non abbia poi mai più il coraggio di lamentarsi, eh!
Padani,
seguite l’esempio della sig.ra Ivana
perchè è molto intelligente ed obbiettiva e poi, non è faziosa.
E’ una signora che non ha il paraocchi, ma dice tutte cose vere e giuste.
Se non era per la malattia Bossi manteneva tutte le promesse fatte ai padani dopo il giuramento di Pontida, la Lega non veniva travolta dagli scandali e dalle ruberie, il trota non veniva eletto, non si facevano investimenti in diamanti, non si ristrutturavano gli appartamenti con i soldi e i sacrifici dei padani, e si mantenevano le promesse fatte quali:
Il federalismo,
l’autonomia,
L’indipendenza,
l’autodeterminazione dei popoli e dulcis in fundus
la padania come macroregione,
La malattia , purtroppo non ha permesso di fare tutte queste cose però…però…si fa ancora in tempo a farle,
sempre con Bossi e Maroni sopratutto stando seduti comodi comodi sulle loro poltrone romane..
Passeranno altri 20 anni o forse più ma del resto bisogna dargli tempo, non si possono fare le cose in modo frettoloso.
I padani si possono accusare di tutto, ma no di non essere pazient,quindi aspettate tranquilli che tutto si risolverà..
Auguri…
Però la Banca era gia saltata per aria. Adesso ricominciamo a spiegare daccapo.
Volevo dire, perdinci quante BAGGIANATE !!
Bisogna votare Lega nord altrimenti i comunisti si impadroniranno del Pirellone.
Maroni e Salvini sono persone serie che non pensano alle poltrone ma al bene di noi padani.
Maroni ha promesso la macroregione e macroregione sarà.
Quindi votate e fate votare Lega nord e i nostri soldi non saranno più regalati per ripianare i bilanci in deficit delle regioni del sud.
Padani, amici, votate e fate votare Lega nord.
Infine volevo togliermi un sassolino dalle scarpe sul Senatur
Bossi è innocente su tutto quello che gli è accaduto, la colpa è della malatttia che lo ha reso vulnerabile e debole ma lui rimane sempre il più grande e il più onesto di tutti.
Viva la Lega.
F(T) ?
Basta Lega nord,
voto Giannino l’unica persona competente e seria.
VOTO BUTTATO ALLE ORTICHE !
I voti buttati alle ortiche sono stati , per oltre 15 anni, quelli a Bossi e Berlusconi.
il personaggio è mosso dall’ideologia personalistika e kualunkuista del primeggiare individuale finalizzato al komando x farsi gli affari suoi (la sua vita è lì a testimoniare) …
nel privato, mi pare evidente il suo essere mestatore opportunista ed arraffatore in proprio e pCT (x Conto Terzi), ke
in politika, x strategia dikiarata ed azioni attuate, lo possono identifikare benissimo kome komunista nemico sia dei demokratici ke dei liberali …
x kuanto riguarda i grembiulini, kredo ke la Svizzera ne sia strakolma… 😀
Ottimo! Non c’è molto altro da aggiungere.
Quanto scritto da Oneto mi sembra del tutto condivisibile. La conclusione, tuttavia, è che se si vuol far saltare il banco, non resta che votare Berlusconi e sperare che vinca.
Io non voterò, per principio.
Tuttavia, ho l’impressione che il voto a Grillo e a Giannino siano voti inutili, se non dannosi: i parlamentari grillini, se non tradiranno, finiranno in un angolo. Sarà un grosso angolo, forse rumoroso, ma sostanzialmente ininfluente. Giannino, forse meno liberista di quanto sembri, farà perdere Berlusca in Lombardia, a vantaggio di Bersani.
La vera bomba sarebbe una vittoria PdL: poco credibile su tutti i fronti, circondato da troppe persone di scarsa qualità, in 24 ore Berlusconi farebbe schizzare i tassi sul debito pubblico, spiazzerebbe Draghi e riuscirebbe forse a portarci alla resa dei conti in tempi brevi — sicuramente prima e meno dolorosamente di quanto farebbero Bersani, Vendola e Monti (con il sostegno involontario di Grillo e Giannino).
Interessante questo esercizio di alchimia politica. Del tutto probabile quanto descritto dal Prof. Colombatto, compreso l’avvicinarsi della resa dei conti. Resta il fatto che chiunque venga eletto dovrà fare i conti con il collasso di questo Stato delinquenziale.Occorrerebbe qualcuno in grado di non far pagare questo disastro inevitabile sempre ai soliti poveri cristi. Per questo Giannino (e Bassani in Lombardia) sono le uniche garanzie che rimangono. Anche di fronte alla rivincita dei bersaniani. Quanto ai grillini, tempo un anno verranno sciolti nele spire della politica romana e della diffusissima corruzione.
Non sono d’accordo sui grillini. La lega ci ha messo 15 anni a marcire; e i grillini sono talmente motivati e inca..ati che reggeranno sicuramente per almeno 2 legislature. Ma ne basta una, perchè se faranno quanto nel loro programma è previsto non si potrà più tornare indietro. Ma devono raggiungere la maggioranza relativa. Alla camera e al senato. Qualsiasi voto non dato a loro è data alla casta, a tutta la casta, dai napolitani, ai monti, ai bersani, berlusconi, fini, casini, tosi e compagnia brutta. Se non vincesse il movimento 5 stelle gli italiani avranno sicuramente un bel monti 2. Con tanti auguri a chi resta..
Ah ecco, tu non voterai, “per principio”. Suggerisci quale sarebbe la cosa migliore da fare ma tu non la fai perchè altrimenti ti senti la coscienza sporca…Forse attribuisci al voto troppo valore e alla tua coscienza troppa importanza.
Con tutto rispetto a me sembra una grande fesseria !
Come al solito Gilberto è nel giusto.I grandi capitali sono ormai emigrati in altri paradisi fiscali e sono rimasti i piccoli risparmi di chi non ha mai avuto fiducia nello stato canaglia italiano.D’altra parte basta vedere la rivalutazione del franco svizzero negli ultimi 40 anni per convincersi che chi ha aperto un conto in Svizzera ha cercato di proteggere i suoi risparmi per non subire la devastante svalutazione della lira grazie agli Andreotti,Craxi,Amato e compagni.Mi fermo qui lasciando ai lettori ulteriori considerazioni
Ma gli accordi con la Svizzera, e me ne ricordo bene, MONTI aveva promesso di farlo entro l’anno scorso, aveva parlato del mese di Novemre al massimo ma poi l’ha dmenticato….
Ho dei dubbi seri che il berlusca sappia dell’esistenza delle idee libertarie.
Mi pare un affastellatore disordinato di proposte diverse e mal coordinate tra loro.
Questo caos mi fa pensare che non abbia solide fondamenta culturali di tipo economico.
Certe cose che afferma sarebbero giuste, ma è l’impianto generale che non è organico.
Non ha una visione completa,esatta.
E’ come se un infermiere volesse curare un malato di cancro.
Al massimo gli può dare morfina.
Vorrei vedere la sua biblioteca per accertare se possieda testi di Rothbard,De Soto,e altri libertari.
CONCORDO
Albert, tutto lo scibile libertario è stato assorbito da te. Per Berlusconi ne è rimasto poco.
In effetti quando ho sentito Silviuccio proporre l’oscena partita di giro, meglio nota come il gioco delle tre carte, sono rimasto allibito, ma poi ho riflettuto e concluso che lui è coerente con se stesso, la plebaglia serve solo a sostenere le sue manie di grandezza.
Il brutto è che i soliti moralisti, e ce n’è tanti anche tra gli indipendentisti, applaudono appena colgono l’idea “dagli al ricco” esportatore di capitali.
Un altro mandatovincente di 5 anni e il Cavaliere arriverà alla veneranda età di 82 quasi 83.
Non basta, ce ne sarà un altro di mandato ….fino agli 87-88 anni…non basta..ancora un’altro fino ai 93-94…e poi un altro ancora fino ai 98-99
I comunisti …..ci saranno ancora?
Pare di si ma solo in Italia perchè lo dice il Nano di Arcore e poi a lui servono per vincere altrimenti come farebbe senza.
Bossi e Maroni saranno ancora lì a fare l’ennesimo giuramento a Pontida…..dove parleranno ai loro militonti ancora di federalismo, indipendenza,autodeterminazione dei popoli,macroregione, ecc.
Viva l’Italia, viva la Lega,viva i Ds, viva tutti i politici nessuno escluso…viva il bel Paese e viva soprattutto il nostro luminoso futuro..
Purtroppo Don Verzé l’elisir dell’immortalità se lo è portato nella tomba, quindi anche Berlusconi prima o poi dovrà pagare dazio come tutti quanti noi.
Ritornando all’argomento originale, i Comunisti “vecchio stile” oramai esistono solo nella testa di Berlusconi e di una certa parte del suo elettorato, che crede davvero che il Cavaliere di Arcore sia l’unico baluardo tra loro ed i “barbudos” di Fidel Castro, apparentemente accampati da un paio di decenni nei pressi delle dogane colla Svizzera e pronti all’invasione.
Berlusconi appartiene (come pure il suo “arci-rivale” Mario Monti) ad un’ampia categoria che fa del disprezzo nei confronti del ceto produttivo la propria ideologia. Sono un universo variegato: ci sono professori che hanno costruito la loro carriera sull’insegnamento di ideologie e teorie economiche truffaldine, vecchi maoisti arricchiti, ex-sostenitori del terrorismo rosso e nero, ricconi che temono la concorrenza di chi ha ancora “fame”, burocrati che vogliono ulteriormente incrementare il proprio potere…
Tra loro bisticciano e fingono di non potersi vedere, ma il collante che li tiene insieme è troppo forte.
La loro ideologia è semplice: ceto produttivo, tu esisti solo perché te lo concediamo noi. Noi decidiamo quanto sia “moralmente giusto” guadagnare, dove tu puoi mettere i soldi, che tenore di vita puoi permetterti. Puoi lavorare solo perché te lo concediamo noi, ma sgarra di un millimetro e sei finito. Il tuo lavoro non deve beneficiare te stesso ma la “collettività”. E la “colletività” siamo noi: i pensionati d’oro Alitalia, i grandi industriali che tu mantieni da decenni, le torme di burocrati impossibili da licenziare che piangono sempre miseria, gli speculatori edilizi a cui le banche continuano a prestare soldi mentre a te non fanno credito.
Berlusconi è solo la faccia abbronzata e truccata di questa varipinta coalizione. L’altra faccia di questo osceno e menzognero Giano bifronte è Mario Monti. Così diversi nell’apparenza ma scolpiti nello stesso marmo.