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Italia, quando topolino e gambadilegno stanno insieme al governo

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di PONGO

Che Paese incredibile e straordinario! E ancora più incredibile e straordinario è il nostro Governo che amministra (boh?) questo Paese. Ma come è possibile che sia governato dal bianco e dal nero, dall’acqua e dalla terra, dal diavolo e da Dio? (E ciascuno si scelga chi è il diavolo e chi il dio).  Come spesso accade ed è sempre più così, la realtà supera di gran lunga l’immaginazione.  E’ come se Topolino e Gambadilegno governassero insieme la stessa città, come se Cappuccetto Rosso ed  il Lupo collaborassero insieme, come se Cristo e Giuda  fossero soci in affari… Cose completamente assurde eppure in Italia accadono fatti del genere,  d’altronde  siamo messi talmente male, siamo  al fondo del barile che più fondo non si può, che tali paradossi  accadono per forza solo da noi.

E in questi ultimi giorni si sono tenuti incontri politici ai massimi livelli che dimostrano in assoluto l’anomalia e le assurdità del pianeta Italia. Tra martedì 25 e mercoledì 26 giugno il pluri-condannato ex-premier Silvio Berlusconi ha trascorso piacevoli ore  a cena col capo del governo Enrico Letta ed il giorno dopo con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.  Incontri sicuramente determinanti data la Sua ultima condanna ancora tiepida di tribunale.  Col premier Enrico Letta Silvio ha  cenato con penne all’ottimo sugo di pomodoro, prelibati filetti di spigola e vari assortimenti di squisite  verdure. Ma eran serviti  anche con  altri contorni di altro tipo, come  il vice-premier Alfano e ancora Letta, ma non Enrico premier, bensì suo zio Gianni.  Nonostante le spaventose incazzature di fondo che bruciano dentro il sette-anni-condannato-cavaliere, il clima è stato quasi amorevole soprattutto da parte di Berlusconi. Silvio: “Non farò mai nulla per farti cadere”, e l’ha esortato: “In Europa devi essere più coraggioso…”.  Seppure nel finale della cena,  non ha escluso (a parole) sorprese imprevedibili che le Sue vicende processuali potrebbero portare (è naturale che abbia aggiunto timori del genere, almeno in teoria, non può calarsi le braghe del tutto).

Il giorno dopo con Napolitano il clima è stato assolutamente lo stesso, quasi una storia d’amore dopo le violente  torte in faccia tirate l’uno contro l’altro in molte occasioni passate. E questa volta non è stata una cena e non c’erano neppure i contorni intesi come accompagnatori  ma  i due erano soli e innamorati, senza testimoni. E ancora  Silvio ha ribadito al Capo dello Stato il sostegno Suo e del Pdl al governo e  pare abbia addirittura  confidato apertamente  i Suoi buoni sentimenti personali per  lo stesso  Presidente della Repubblica che gli stava seduto di fronte. Si racconta  inoltre che Napolitano abbia ascoltato i lamenti ed i poveri singhiozzi del   Berlusconi ferito dalle condanne ed il buon Giorgio  l’abbia quasi consolato con comprensive pacchette sulle spalle… che forse in quei momenti poteva sembrare a  Silvio di stare con  un caro vecchio  zio. Veramente una bella scena commovente e da film in bianco e nero.

Ma perché Silvio Berlusconi sostiene a tal punto il governo e Napolitano,  passando oltre le Sue terribili vicissitudini che una volta avrebbero sconquassato i governi, l’Italia ed il mondo?

Ma è semplice ed evidente!!! Il vero artefice, la presenza continua ed efficace, potremmo dire il vero Grillo Parlante inteso come coscienza di Berlusconi è assolutamente Gianni Letta, che non a caso era tra i pochissimi presenti alla cena in casa Berlusconi col nipote premier.  Anzi diciamola tutta, Gianni Letta, seppure ha solamente un anno in più di Silvio (Gianni nato nel 1935 e Silvio nel 1936) è di fatto il vero badante (politico) di Berlusconi, quindi consigliere, confidente, consulente ed altro ancora. Berlusconi ha piena fiducia in lui e addirittura nel 2006 lo propose come Suo candidato all’elezione di Presidente della Repubblica e comunque, credo in quasi ogni Suo governo, lo abbia sempre voluto come sottosegretario alla Presidenza della Repubblica. Si potrebbe cantare: “E meno male che Gianni c’è….”  infatti è sempre presente insieme a Silvio tranne che nei momenti di  bunga bunga.  E per fortuna che c’è lui, Gianni Letta, ben altra categoria e qualità di persona in confronto ai balordi di cui si circonda quello sciagurato di Silvio come Denis Verdini, persona di cattivo gusto che preme per anticipare le elezioni oppure la Santanché che è sempre più un carro mascherato da carnevale od  un orrendo cartone animato simile alle streghe dei films di Walt Disney.  Loro fiatano sul collo di Berlusconi in modo che Lui  si allontani e distrugga l’attuale governo. Ma per fortuna che Gianni c’è e dà pure buoni consigli al suo protetto spiegandogli che un prossimo governo potrebbe esserGli ben più ostile. E quindi se il governo bene o male resta in piedi lo dobbiamo alla famiglia Letta, all’intesa ed al collegamento tra nipote premier e  lo zio come badante di Berlusconi. Tra l’altro Gianni Letta nonostante le prestigiose cariche governative in tutti i governi  Berlusconi, non si è mai  iscritto a Forza Italia o al Popolo delle Libertà, il che significa che una certa coscienza l’ha sempre mantenuta. Ed il collegamento, il fiuto ed il senso d’equilibrio con suo nipote c’è sempre stato pur essendo di sponde opposte. Grazie Famiglia Letta, come quelle belle aziende a carattere familiare che da secoli  han sempre garantito  l’energia di questa nostra povera  Italia.

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2 COMMENTS

  1. Dopo la lettura non mi rimane che una esclamazione:

    CI PRENDONO PER IL CULO..!!

    E noi paghiamo. E le nostre pensioni e paghe non vengono aggiornate da decadi di anni mentre le loro, ma comprese tutte, lo sono in un modo o nel altro..!

    Dai, su, cari minotauri, onoriamoli e in venale e in sentimento..!

    SOCCOMBEREMO…

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