Già si sa e lo sto leggendo su parecchi giornali, anzi ormai è una corsa contro il tempo per rimuovere il cadavere o meglio la carogna della Costa Concordia. All’isola del Giglio il capo delle operazioni, tale Nick Sloane (meraviglioso questo nome, adatto ad un film d’avventura, quasi meglio di Indiana Jones oppure anche perfetto per i tempi di Salgari) spiega che il tentativo a settembre non può fallire in quanto con un altro inverno difficile, non si potrebbe più imbracare la nave. Entro l’estate la nave verrà rialzata e potrà ripartire ma non prima della primavera del 2014.
A me sinceramente sembra una follia, ma che cavolo la rimuovete a fare? Ma siete pazzi da incatenare ? Ma avete presente che per ogni omicidio che si rispetti c’è il corrispettivo in successo, popolarità e denaro? Ma lo sapete che Amanda Knox (anche se tutto il processo dovrà ripetersi e col cavolo che dall’America la faranna ritornare qui, in balìa della nostra giustizia) ha scritto un libro autobiografico sul delitto di Perugia della studentessa Meredith e ci ha pure guadagnato soldi? Ma lo sapete che Annamaria Franzoni ha scritto un libro intitolato “La Verità” nel 2006 cioè quattro anni dopo il delitto a Cogne di suo figlio Samuele? E allora non avete imparato nulla, questo non vi insegna niente e non sapete che ci sono centinaia e migliaia di libri, pubblicazione e films di omicidi, tragedie e follie umane? E tutto ciò rende denaro ! Quindi perché spostare una nave inclinata che è assolutamente una vera barca di soldi ! Già fare la foto sulla riva dell’isola del Giglio avendo per sfondo la Concordia inclinata è cosa da sballo, quasi meglio del Colosseo o della Torre di Pisa, che se poi inclini nel modo giusto la tua macchina fotografica la nave sembra diritta e ci fai su una risata mostrandola agli amici. Ma non ci avete pensato di quanto sarebbe redditizio lì, sulla nave, dentro la nave, con un regolare percorso fatto di passaggi con passerelle, nei grandi saloni, negli spazi preparati nel modo giusto e con le giuste luci atmosfere e musiche, con filmati e testimonianze visive e sonore, fare uno straordinario capolavoro tra le cose che noi Italiani sappiamo meglio di tutti, ovvero un MUSEO MULTIMEDIALE DEGLI ORRORI ITALIANI!
Negli eleganti saloni della Costa Concordia inclinata gigantografie e proiezioni degli orrori capitati negli ultimi 50-60 anni in Italia, come per esempio la diga del Vajont, il disastro di Longarone con 1917 morti e tante altre vite distrutte. Il tutto per negligenze nella valutazione e gestione dell’assetto idrogeologico del versante del monte Toc che volgeva verso la diga e che cadde nel lago artificiale, con il disastro spaventoso, il tutto praticamente senza colpevoli. E poi testimonianze e documentazioni filmate del periodo ovviamente delle stragi, da piazza Fontana a piazza della Loggia, dal treno Italicus alla stazione di Bologna, sentenze con poche colpe e comunque parziali. La strage del 27 giugno 1980 di Ustica dev’essere ricordata sulla Costa Concordia nel Museo degli Orrori Italiani, con tutte quelle versioni ed ingredienti internazionali che a nessun colpevole hanno portato, dagli aerei americani, a quelli francesi, e Gheddafi che stava volando nelle vicinanze, ecc. Non vi interessano le stragi e morti ? Bene, la Costa Concordia è grande abbastanza per ospitare altre testimonianze, per esempio uno spazio con statue di cera dei nostri maggiori responsabili politici del deficit pubblico : in successione gente come Rumor, Colombo, Andreotti, Fanfani, Forlani, Craxi e ancora Craxi più volte, altre volte Andreotti, inevitabilmente Berlusconi, 2-3 volte e un pochino anche Monti. Ci sarebbero anche nomi minori di responsabili come De Mita, Goria, Amato ed altri, perché dimenticarli, grazie anche a loro ma senza dimenticare il conto reale a cifre luminose del deficit pubblico che dobbiam pagare e che si aggiorna di minuto in minuto collegato al ministero del Tesoro mostrato ai visitatori che transitano. Sulla Costa Concordia non vogliamo dare uno spazio ed un ricordo alla Parmalat e a Callisto Tanzi, il più grande scandalo di bancarotta fraudolenta accaduto in una società privata in Europa, mascherato con falso in bilancio e che si aggirava sui 14 miliardi di euro? Nel museo vogliamo mettere la lista, aggiornata in tempo reale, dei parlamentari, sindaci, assessori, politici in genere indagati e condannati ? Anche quelli indagati e condannati che non si dimettono, cioè tutti. Non può mancare una parte di esempi pratici e documentati sulla nostra burocrazia e sui costi italiani per fare qualunque cosa. In un bel salone con vista mare meravigliose fotografie di panorami italiani deturpati da ville e mostruose costruzioni abusive. Son talmente tanti gli orrori italiani che il Museo sulla Costa Concordia sarebbe da collocare non su una nave sola ma ce ne vorrebbero 10! Come dimenticare Tangentopoli del 1992-93 e le tangenti di oggi che sono venti volte di più e perché l’alta velocità ferroviaria in Italia costa 62 milioni al chilometro mentre in Francia 16,2? Ricordiamo questi argomenti nel museo della Concordia e poi l’ inondazione di Genova del novembre 2011 che non fu l’unica, a contarle dal ’45 nel capoluogo ligure sono state 10 con danni spaventosi e morti, per una pessima gestione o non-genstione del suolo? E la stazione ferroviaria di Viareggio il 29 giugno 2009? 32 vittime per la fuoriuscita da una cisterna del gas gpl per il deragliamento del treno che lo trasportava ed esplosione. Nessun responsabile.
Sarebbe veramente un meraviglioso Museo Multimediale degli Orrori Italiani, sempre aggiornato e sempre in divenire. Forse qualcuno sbuffa e lo so perfettamente anch’io che tali disastri già li conosciamo e non sono nulla di nuovo, anzi rischiano il banale. Ma volete mettere assaporarli in una sequenza avvincente, con mezzi tecnici giusti, uno dietro l’altro e sulla Costa Concordia inclinata risulterebbero assolutamente uno spettacolo grandioso e vi assicuro unico al mondo con centinaia e migliaia di visitatori!! Ah, dimenticavo, alla fine, vicino alla passerella d’uscita, una gogna nella quale è immobilizzato alle mani, gambe e testa, Francesco Schettino. Il comandante vi racconterà di sua voce la cazzata che fece il 13 gennaio 2012, sottolineando il fatto di essere stato l’unico comandante in ogni tempo ad abbandonare la nave prima dei passeggeri. Il visitatore lo ringrazierà ma con l’obbligo di dargli un forte schiaffo, di quelli dolorosi.
Davvero pungente ed ironico.
Complimenti, ma non dimenticherei la nascita e la subitanea morte politica di una regione indipendente che potrebbe rivaleggiare con il meglio al mondo se solo potesse liberarsi dall’immane fardello dell’itaglia unita e di tutte quelle furberie italiche degne di un libro scritto da Lombroso.