di ROMANO BRACALINI Un avviso ponderabilissimo e pieno di funesti presagi si ebbe quando il re galantuomo, il Vittorio Emanuele II, più dedito alle contadinelle che agli affari di stato, entrò a Roma dopo che i bersaglieri ne avevano sfondato le mura a Porta Pia. Era l’ottobre 1870 e il Tevere aveva dato di fuori…
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