di GIACOMO CONSALEZ
Dedicato al sindaco di Cantù Claudio Bizzozero, un amico e una persona onesta e seria. Claudio è stato attaccato in TV da Paolo Barnard (qui il video), profeta italiano della più sconclusionata teoria economica del mondo, che naturalmente qui da noi, e solo qui da noi, ha folle di adepti.
Il fisco folle e lo stato predatore sono il frutto di 52 anni di MMT ante litteram: fiat money e deficit. Barnard e i suoi sgangherati (e litigiosissimi) seguaci hanno il coraggio di dire che i governi italiani non hanno mai fatto politiche basate sul deficit.
Che cos’è un debito pubblico di 2155 miliardi di euro (28 giugno 2014) se non la sommatoria di decenni di politiche basate su deficit e compravendita del consenso gestita dallo stato? E Barnard vuole che, per superare la crisi, questo paese si incammini nuovamente sulla stessa china? E l’estorsione fiscale che ha ridotto questo paese alla bancarotta (e lo ha messo totalmente fuori mercato) che altro è se non il tentativo di mantenere in piedi un apparato di compravendita dei voti che si regge su spesa pubblica a debito? Lo stato usato come ufficio di collocamento. Pagare gente per scavare buche e poi riempirle di nuovo, come raccomanda Warren Mosler.
Se alla banca d’Italia, strumento di quell’apparato criminale, non fosse stato tolto il diritto di battere moneta in libertà, a quanto ammonterebbe il nostro debito? 7000 miliardi di euro? Potremmo ripudiarlo il debito, dicono loro, ma guarda caso non lo ripudiamo, mica si può mandare a catafascio lo stato assistenziale, e invece lo mettiamo VOLONTARIAMENTE all’asta tutti gli anni, sperando che le tanto esecrate banche TEDESCHE ce lo comprino ancora una sporca ultima volta, così possiamo continuare a sostenere sprechi e assistenzialismo dalla Toscana in giù, nella penisola che seguita allegramente a fare deficit, oltre che generare privilegi e corruzione, come tutti gli stati bancarottieri.
E come ripaghiamo, e solo in parte, gli interessi sul debito? Con le tasse pagate dagli schiavi fiscali residenti in Lombardia, Veneto ed Emilia. Questo continuerà finché gli allocchi lombardi e veneti (lasciamo pur stare gli emiliani) non lo costringeranno con le buone o con le cattive a smetterla. Predazione fiscale senza fine al nord e credito illimitato al centro-sud, dove risiede la maggioranza dell’elettorato.
Hai mai sentito un MMT dire che la priorità è SMANTELLARE LO STATO ladro, estorsore e dilapidatore, e lasciare i soldi alle comunità locali, e in tasca a chi lavora e fa impresa? Io no. Hai mai sentito uno di loro ammettere che la spesa statale è una fonte inesauribile e inevitabile di abusi, furti e sprechi? Eppure le evidenze non mancano affatto. La spesa pubblica gestita dallo stato centrale è la quintessenza della loro “dottrina”. Anzi, dovremmo aumentarla, e di brutto, a patto di poter stampare tanta carta moneta senza controvalore e fare tanta tanta inflazione. Come faceva Cristina Kirchner, prima idolatrata poi scaricata. Tanto i mercati non vedono l’ora di venderci prodotti e materie prime in cambio di carta straccia fresca di stampa. E i prezzi non raddoppieranno. E risparmi e pensioni non si volatilizzeranno. No no…
Gli MMT imprecano contro l’austerità, causa di tutti i mali. Ma l’austerità dovrebbe farla chi divora la ricchezza, cioè lo stato, non chi lavora sul serio e riesce a vendere sul mercato ciò che produce. Di quale austerità parliamo? Vi pare austerità quella di uno stato che fa crescere il debito di 30 miliardi in tre mesi? E a chi vorreste affidare il compito di “guidare” la ripresa economica, come se la ripresa economica si “guidasse” dalle vellutate stanze romane zeppe di ciarlatani strapagati, e non dalle imprese lombarde e venete?
Che discutibili compagnie, Claudio… E ti seccano pure l’anima in TV. Lasciali perdere.
Molto socraticamente ammetto di essere alquanto ignorante in economia. Quindi, Signor Lorenzo, mi può spiegare dov’è che io (e per estensione la MeMMT) sbaglio? Come vede ho voglia di approfondire. Grazie per l’attenzione.
Certamente, provi a leggere intanto:
questo: https://www.miglioverde.eu/mmt-barnard/
questo: https://www.miglioverde.eu/largentina-sta-fallendo-la-colpa-e-di-chi-usa-i-condizionatori-daria/
questo: https://www.miglioverde.eu/le-farneticazioni-monetarie-e-il-cosiddetto-esempio-ungherese/
Sono un lettore delle Due Sicilie, indipendentista e già lettore de lindipendenza.com; da alcune settimane rifletto sul modello economico di Barnard e devo ammettere di trovarlo quantomeno coerente. Comunque non appartengo a nessun “gruppo territoriale MeMMT”.
Riguardo la diatriba coi sindaci, non so se Barnard abbia ragione e quindi preferisco non pronunciarmi a riguardo, tanto più che non conosco il sindaco di Cantù né personalmente né come personaggio politico.
Detto ciò vorrei fare delle riflessioni sull’articolo.
1) “Che cos’è un debito pubblico di 2155 miliardi di euro (28 giugno 2014) se non la sommatoria di decenni di politiche basate su deficit e compravendita del consenso gestita dallo stato?”:
si tratta di due questioni solo parzialmente sovrapponibili. Il debito pubblico è effettivamente dato dalla somma dei deficit annuali generati dallo stato, ma dire che sia tutto figlio di ciò è intellettualmente sbagliato. Il signor Palmerini (http://www.palmerini.net/blog/presentata-denuncia-mezzo-debito-pubblico-e-stato-rubato/) ha dimostrato che una grande fetta del debito pubblico è frutto di una truffa perpetrata ai danni dei cittadini italiani almeno dal 2009, se non dal 1993, il che significa che più o meno metà del debito si sarebbe potuta evitare. A riguardo c’è una causa in corso presso la Corte dei Conti. Riguardo la compravendita del consenso, ciò è vero. Ma nasce 150 fa con la creazione dell’Italia unita. Allo scopo di creare una colonia interna asservita agli interessi economico-politici di metà paese si è reso necessario deindustrializzare il sud e metterlo in una condizione di parassitismo. Da questo punto di vista avete ragione nell’osservare l’eccesso di posti pubblici che ci sono al sud. Ma non dimenticate mai che quel non poco di industria che c’era, era in forte sviluppo ed è stata distrutta per trasferire tutto al centro-nord.
2) “estorsione fiscale che ha ridotto questo paese alla bancarotta (e lo ha messo totalmente fuori mercato) che altro è se non il tentativo di mantenere in piedi un apparato di compravendita dei voti che si regge su spesa pubblica a debito”:
riguardo la compravendita dei voti vale quanto detto sopra. L’estorsione fiscale risulta “necessaria” nell’attuale sistema economico-monetario sia per mantenere il sistema di potere dei politicanti italiani sia perché, non essendo più a moneta sovrana e necessitando dei “mercati”, i prestiti vanno ripagati con interessi mostruosi (per i motivi prima citati) e stavolta il debito è davvero un debito di tutti i cittadini che deve (!) esser ripagato mentre in uno stato come quello descritto da Barnard (cioè come era l’Italia pre-Euro) il debito è dello stato con se stesso, non va ripagato ed anzi costituisce al centesimo la ricchezza finanziaria netta dei cittadini.
3) “Lo stato usato come ufficio di collocamento”:
vale quanto detto prima, si tratta di un’aberrazione del sistema economico-politico italiano dove non si è permesso a tutto il paese di svilupparsi creando eccessi di dipendenti pubblici. La stessa MeMMT non prevede questi eccessi soprattutto sul medio-lungo periodo.
4) “banca d’Italia, strumento di quell’apparato criminale, non fosse stato tolto il diritto di battere moneta in libertà, a quanto ammonterebbe il nostro debito? 7000 miliardi di euro?”:
nel modello MeMMT la banca centrale non è un ente indipendente ma assoggettato alle esigenze finanziarie del paese. Non crea moneta a piacimento, quindi ai 7000mld€ non si arriverebbe mai se non dopo almeno 200 anni di crescita costante e ad alti livelli.
5) “Potremmo ripudiarlo il debito, dicono loro, ma guarda caso non lo ripudiamo, mica si può mandare a catafascio lo stato assistenziale, e invece lo mettiamo VOLONTARIAMENTE all’asta tutti gli anni, sperando che le tanto esecrate banche TEDESCHE ce lo comprino ancora una sporca ultima volta, così possiamo continuare a sostenere sprechi e assistenzialismo dalla Toscana in giù, nella penisola che seguita allegramente a fare deficit, oltre che generare privilegi e corruzione, come tutti gli stati bancarottieri”:
il debito non viene ripudiato perché i politicanti ed i tecnici ci costruiscono sopra le loro carriere ed il popolo è ignorante a sufficienza per non capire come questo debito si è generato, si genera e come può esser abbattuto (nota n° 9). Poi viene usato per “continuare a sostenere sprechi e assistenzialismo […] oltre che generare privilegi e corruzione” che hanno le motivazioni storiche prima citate.
6) “E come ripaghiamo, e solo in parte, gli interessi sul debito? Con le tasse pagate dagli schiavi fiscali residenti in Lombardia, Veneto ed Emilia. Questo continuerà finché gli allocchi lombardi e veneti (lasciamo pur stare gli emiliani) non lo costringeranno con le buone o con le cattive a smetterla. Predazione fiscale senza fine al nord e credito illimitato al centro-sud, dove risiede la maggioranza dell’elettorato”:
è vero che la schiavitù fiscale è soprattutto delle genti del nord, ma per i motivi prima citati. Concordo nel dire: affamiamo la bestia.
7) “Hai mai sentito un MMT dire che la priorità è SMANTELLARE LO STATO ladro, estorsore e dilapidatore, e lasciare i soldi alle comunità locali, e in tasca a chi lavora e fa impresa? Io no.”:
IO LO DICO E LO SOTTOSCRIVO PURE!
8) “Hai mai sentito uno di loro ammettere che la spesa statale è una fonte inesauribile e inevitabile di abusi, furti e sprechi? Eppure le evidenze non mancano affatto”:
questo non è necessariamente vero. Dipende dalle persone che occupano cariche pubbliche! Se queste sono corrette (ed è tutto da dimostrare!) gli “abusi, furti e sprechi” non ci saranno, a meno di quelli figli dell’inevitabile errore umano, e sarà comunque ben poca cosa.
9) “La spesa pubblica gestita dallo stato centrale è la quintessenza della loro “dottrina”. Anzi, dovremmo aumentarla, e di brutto, a patto di poter stampare tanta carta moneta senza controvalore e fare tanta tanta inflazione. Come faceva Cristina Kirchner, prima idolatrata poi scaricata. Tanto i mercati non vedono l’ora di venderci prodotti e materie prime in cambio di carta straccia fresca di stampa. E i prezzi non raddoppieranno. E risparmi e pensioni non si volatilizzeranno. No no…”:
la MeMMT non dice questo. La spesa pubblica serve a riversare risorse finanziarie nette in più nel settore privato che altrimenti non ne avrebbe e non potrebbe fare investimenti o risparmio privato perché girerebbero in tondo sempre e solo gli stessi soldi. Poi il denaro in più avrà un controvalore in termini di un incremento di beni e servizi disponibili per il cittadino perché aumentano gli investimenti il che permette di mantenere sufficientemente bassa l’inflazione. Poi ci sono le tasse che nella MeMMT sono sia un regolatore della massa monetaria in circolazione (servono a regolare la velocità con cui cammina l’economia e contenere l’inflazione) sia un mezzo per costringere l’individuo o l’impresa ad usare una certa valuta in un certo stato sia permetto anche di ridurre il debito pubblico a lungo andare (più soldi in circolazione, gente mediamente più ricca, economia che cammina spedita, più tasse da prelevare a parità di aliquote, se non più basse; è un circolo virtuoso, mentre ora è vizioso).
10) “Gli MMT imprecano contro l’austerità, causa di tutti i mali. Ma l’austerità dovrebbe farla chi divora la ricchezza, cioè lo stato, non chi lavora sul serio e riesce a vendere sul mercato ciò che produce. Di quale austerità parliamo? Vi pare austerità quella di uno stato che fa crescere il debito di 30 miliardi in tre mesi? E a chi vorreste affidare il compito di “guidare” la ripresa economica, come se la ripresa economica si “guidasse” dalle vellutate stanze romane zeppe di ciarlatani strapagati, e non dalle imprese lombarde e venete?”:
la MeMMT non ha mai negato che la ricchezza di uno stato la produce il lavoro, privato o pubblico che sia. Invece il denaro prodotto monopolisticamente dallo stato serve a monetizzare il lavoro prodotto in termini di beni e servizi. Poi l’austerità nasce dal fatto che non siamo più un paese a moneta sovrana, ce la facciamo prestare dai “mercati” con interessi da paura ed il fatto che il debito (ora sì) pubblico cresca di 30mld€ in tre mesi ha le motivazioni prima dette.
In conclusione, piaccia o no la MeMMT, l’unico modo per salvare l’Italia (sempre che non la si voglia dividere, ovviamente) è uscire dall’Euro.
Mi pare di aver detto a sufficienza.
Avremo modo di dimostrarle che sta sbagliando, se avrà voglia di approfondire. Cordialmente