Sulle tracce del nuovo idolo leghista, Giuseppe Garibaldi, lo sbarco in Sicilia della Lega Nord continua spedito. Dopo il successo elettorale in quel di Maletto, provincia di Catania, dove i nipotini di Bossi si sono classificati come il partito più votato, è il momento di difendere un’altra importante istituzione isolana.
Così, la Lega Nord dice no alla decisione del governo di chiudere il Tar di Catania. “Lo Stato deve fare una forte cura dimagrante – dice all’ANSA Matteo Salvini, segretario del partito – ma è troppo facile prendersela con Enti locali. Tagli e sacrifici siano chiesti a ministeri, e a altri carrozzoni: lo Stato tenga giù le mani dai Tar. Da Catania a Bassano del Grappa noi difendiamo le realtà territoriali e i servizi che servono ai cittadini e alle imprese”. Già ministeri e carrozzoni che la Lega ha frequentato e riempito di amichetti per vent’anni.
Un proverbio locale recita: “Unni t’ha fattu l’estati ora ti fai l’invernu”, che tradotto significa “dove hai trascorso l’estate ora dovrai trascorrere anche l’inverno”. E all’inverno della Trinacria pare che i leghisti si siano ben acclimatati. C’era una volta il Carroccio lombardo… ora c’è il carretto siciliano. E poi, Garibaldi è più popolare di Alberto da Giussano… eccheminchia!
Ottimo! Continuino a sputtanarsi così: al prossimo giro prenderanno il 16%.
P.S.: no, non sono solo i vertici a essere bacati. E’ la base a esser marcia. I militanti sono complici – senza la loro obbedienza pronta, cieca&assoluta ‘sta gente sarebbe già da tempo in statale, con le calze a rete.
muahahahahahahahahahahahaha …
la fetekkia lekkista malanesse, ora salviniana … kuella “dell’intipentenza della pattania” …kuant’ebbella roma …
jajajajajajajajajajajajajajajajajajajaja …