sabato, Novembre 23, 2024
10 C
Milano

Fondatori: Gilberto Oneto, Leonardo Facco, Gianluca Marchi

La lega odia la germania, altro sintomo di italianizzazione

Da leggere

toscana_statoRICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

In questi giorni è venuta fuori la notizia che la compagna di Matteo Salvini è stata assunta in regione con un contratto a chiamata diretta . Una cosa italianissima , che più italiana non si può, che è l’ultima di molte cose “italiane” fatte dalla Lega negli ultimi anni, per non dire decenni. Ormai la Lega , come ben sappiamo, è diventato un partito di destra radicale stupidamente nazionalista in pure stile italiano , che mira “finalmente” ad unire la galassia dei movimentini estremisti, dopo il lungo periodo di frammentazione dovuto allo scioglimento del Movimento Sociale Italiano.

Una operazione  che è iniziata da parecchi anni: già nel 2006 molti pezzi grossi della Lega, per esempio Calderoli (lo stesso che ha proposto in questi giorni di raddoppiare le firme per richiedere i referendum), facevano il giro del territorio per far entrare nel movimento circoli di Alleanza Nazionale, che entravano nella Lega non con il capo chino e convertiti alla secessione  ma a testa alta con il loro straccetto tricolore ben alzato. E’ assai probabile che in un non lontano futuro la Lega possa abbracciare tutta quella parte politica che va da Fratelli d’Italia sino a Forza Nuova , Terza Posizione e Casa Pound. Casa Pound, alle ultime elezioni europee , per dirne una, ha dichiarato di votare la Lega Nord .

Naturalmente per far giungere a buon fine questa operazione è necessario smantellare ogni connotazione “geografica” e soprattutto “politica” che faccia riferimento al “Nord” , al “federalismo”, men che mai alla “secessione”. Una operazione che in realtà politicamente è già conclusa da un pezzo visto che la Lega parlava pubblicamente di federalismo ma poi quando era al Governo faceva il contrario accentrando sempre di più tutto il potere e la decisione su Roma. Ogni tanto facevano delle pur divertenti pagliacciate tipo aprire succursali dei ministeri a Monza assieme alla Brambilla, che però ovviamente non convincevano nessuno.

Ora però la necessità è di cambiare anche a livello comunicativo la proposta politica, per evitare che la rissosa compagine di estrema destra storca il naso all’inglobamento nella Lega. Operazione di “maquillage” che con Salvini sta prendendo compiutamente corpo e ormai parole come “federalismo” vengono pronunciate con evidentemente imbarazzo e sempre meno frequentemente, e solo in alcune vallate dell’estremo nord, evidentemente per non perdere il voto di quella fascia di elettori settentrionali meno attenti.

La Lega nel frattempo si presenta orgogliasamente al Sud, Tosi è tutto eccitato a fare le cene in Calabria e Sicilia con la fascia tricolore , e ormai non è più una profezia , ma una convinzione , che presto la Lega cambierà il suo nome in Lega Italia. Infatti si parla sempre più volentieri di “Italia” (termine che dovrebbe far venire l’orticaria ad ogni indipendentista), “di popolo italiano” (che non esiste), di “interessi nazionali” (quali?), di “stato italiano virtuoso” (no comment) , “tornare alla Lira” (e poi?) e via discorrendo. Ma il meglio di se la Lega, negli ultimi tempi , lo da parlando della Germania e dei tedeschi.

Come ben si sa l’italiano medio, specie in una certa parte del paese, nutre nei confronti dei tedeschi una sorta di invidia , timore e ammirazione : insomma quello che gli psicologi chiamano “complesso di inferiorità”. Questa situazione emotiva ha antiche origini, fin dallo sterminio delle truppe romane nella selva di Teutoburgo . I popoli germanici , con il loro furore guerriero , sono stati visti da una certa parte della storiografia di questo sgangherato paese come gli artefici della caduta dell’Impero Romano , di cui gli italiani, a torto, si sentono i prosecutori. Nel periodo antecedente alla creazione dello Stato italiano  le battaglie contro gli Austriaci, che corrisposero innumerevoli sconfitte per i Sabaudi ,furono risolte solo grazie all’aiuto del potente alleato francese . Sui libri di storia si parla lungamente del retaggio romano dell’Italia , omettendo accuratamente di dire che una buona fetta della popolazione in una certa parte del Paese (dalla Toscana in su, diciamo) ha origini germaniche .

germaniaI tedeschi, avendo però avuto a che fare con l’emigrazione con “italiani” provenienti per lo più dalla parte mediterranea, oggi disprezzano l’italiano medio: corrotto, ritardatario, sbruffone, presuntuoso, cafone e burino . Insomma trattano gli italiani , dall’alto della loro nazione che almeno ,al confronto dell’Italia, funziona veramente, come si meritano , ossia come dei pagliacci . E questo trattamento alimenta il “complesso di inferiorità” di cui si parlava prima . E la Lega, volendo intercettare questo sentimento tutto italiano, volendo essere il movimento “italiano” per eccellenza , che più italiano non si può, lo coltiva accuratamente a livello mediatico.

Fa finta di non sapere, la Lega, che la decisione di creare l’Italia venne presa, non dal popolo, ma da Francia ed Inghilterra durante un incontro a Plombìeres nel 1858 : questo per chiudere l’accesso al Mediterraneo, che con l’apertura del Canale di Suez diventa cruciale per i traffici marittimi, proprio all’Europa tedesca (che allora controllava Toscana e soprattutto Lombardo Veneto). Fa finta di non sapere, la Lega, che le speculazioni sul mostruoso debito pubblico dell’Italia, sono partite dalla City di Londra e dagli Stati Uniti e non da Berlino . Ma dopotutto è molto più semplice alzare il dito contro quei “cattivoni” dei tedeschi  , in questo paese di pulcinella, che contro gli Stati Uniti. Come se fosse colpa dei tedeschi che l’Italia si sia messa con le “terga all’aria” sui mercati finanziari con il proprio debito pubblico, diventato di dimensioni assurde per poter finanziare le proprie corruttele , le proprie clientele e la folle spesa pubblica  .

La Lega fa finta di non sapere che la Germania non ha alcun interesse a fare gli “eurobond” per continuare a finanziare la folle spesa pubblica italiana , a mantenere la metà del Paese che vive di Stato e di sussidi, a  dare soldi per finanziare mazzette e stipendi ad una classe politica corrotta e marcia : quelli mica sono fessi come lombardi, veneti, emiliani, toscani e via discorrendo. La Lega fa finta di non sapere che, invece , un autentico movimento indipendentista , specie del nord, dovrebbe rinsaldare i rapporti diplomatici con la Germania, che forse è l’unica forte realtà , assieme alla Russia, che potrebbe avere un interesse (remoto per carità..) a mettere mano nel caos unitario sponsorizzando nuovi stati sull’alto mediterraneo.

Dopo la II guerra mondiale la Germania non può più fare nulla, o quasi , in ambito di politica internazionale , ma è ipotizzabile che in capo a qualche anno la situazione , e gli equilibri , possano cambiare , soprattutto con l’indebolimento della posizione di predominio globale del patto atlantico angloamericano. Ma questo ovviamente la Lega non lo vuole fare perché non vuole la disgregazione dell’Italia , anzi , già da un pezzo è al servizio dello Stato italiano e la sua funzione è disinnescare il malcontento al nord.

Insomma la Lega Nord sta facendo un grandissimo servizio all’Italia, anzi proponiamo che Napolitano la insignisca di qualche bella onorificenza. Noi però, domenica, tiferemo Germania, alla faccia della Lega Nord, di Salvini e dell’Italia.

Emiliano Baggiani

Toscana Stato per l’Indipendenza della Toscana

Correlati

21 COMMENTS

  1. Ho molto da condividere (a partire dalla corretta valutazione della Lega: il “lupo” – o meglio: il volpino – perde il pelo ma non il vizio) e qualcosa da aggiungere.
    Primo: il disprezzo per l’Italia ha – nelle aree di lingua tedesca – radici molto piú antiche. Si deve tornare almeno al Metternich (“L’Italia è un’espressione geografica”) o a Bismarck (che riferí l'”unità” d’Italia alle tre celebri “S”: Solferino – cioè Francia contro Austria; Sadowa – cioè Prussia contro Austria e Sedan, cioè Prussia contro Austria). Dalla frase di Bismarck deriva peraltro che l’aiuto all’unificazione italo-savoiarda non fu solo francese (appunto Solferino) ma anche – per ben due volte – prussiano-tedesco. Per inciso: con la III guerra d’indipendenza il Regno d’Italia ottenne Venezia, il Veneto e una parte del Friuli nonostante due clamorose e vergognose sconfitte in due battaglie su due (Custoza & Lissa). La miseria dell’azione italiana fu anzi tale da indurre l’Austria a cedere quelle regioni alla Francia, affinché ne facesse dono all’Italia. Questo in materia di umiliazioni.
    Del resto, il disprezzo per l’Italia è un prodotto dell'”italianità” stessa, è fatto “in casa”: con tutti i suoi tradimenti (Savoia, Badoglio), con le sue viltà, con il suo pressapochismo e velleitarismo (Mussolini etc.). E’ il prodotto di una pluricentenaria buffonaggine, il frutto di secoli di arlecchini servi di tutti i padroni del momento. Basta leggere Montanelli e il ritratto che ne dipinge.

    Il rinnovato (in realtà mai veramente sopito) odio per la Germania è – a mio avviso – quello stesso odio che il truffatore avverte nei confronti del creditore che osa tentare di recuperare il maltolto: l’Italia è pronta a firmare qualsiasi cambiale – per ottenere vantaggi (vedasi euro) – ma è molto restia a leggerne i termini, e soprattutto a rispettarne i vicoli. Insomma: da qualche secolo in Italia si scrive “pacta sunt servanda” ma poi si legge:
    “Chi ha avuto, ha avuto, chi ha dato, ha dato, scurdámmoce ‘o ppassato …”
    Questo spiega tutto.

    • Pardon: la terza “S” (Sedan) della frase di Bismark si riferisce, naturalmente, a Prussia vs. Francia (e non – come Sadowa – vs. Austria). Perdonate la disattenzione.

      • Grazie a Lei. E rincaro la dose, con un ulteriore rimembranza partenopea: è chiaro che nella situazione “tratteggiata” il ruolo dell’Italia (intesa come quell’entità geografica gestita da “Roma”) non è particolarmente comoda. Ne deriva una spesso rimarcata simpatia & solidarietà per altri popoli in crisi: greci, portoghesi, spagnoli ma – stranamente – non irlandesi o islandesi. Evidentemente irlandesi e islandesi saranno anche in crisi, ma non sono “sentiti” come affini: non vivono di espedienti. Analoga differenza si nota, a mio avviso, nel diverso rapporto tenuto con la Francia rispetto alla Germania: si continua a parlare delle banche tedesche salvate con gli aiuti alla Grecia e si dimentica che il salvataggio è andato in primissima istanza a favore di quelle francesi, e solo in seconda istanza di quelle tedesche. Parimenti si dimentica che fu la Merkel a chiedere di far pagare una parte del conto anche ai creditori privati (quindi alle banche, francesi o tedesche che fossero) e che fu invece Sarkozy a impedirlo (almeno in prima battuta). Insomma: l’occhio italiano mi sembra molto astigmatico, e tendenzialmente molto auto-assolutorio. Si torna cosí, tanto per cambiare, alla filosofia dell'”ogni scarrafone è bello ‘a mamma soia”. In fondo non siamo – noi “italiani”, greci & Co. – poi cosí brutti: perché l’Europa non vuole capirlo?

  2. L’articolo è in larga parte condivisibile, faccio solo fatica a credere che la Germania possa avere un interesse anche remoto per l’indipendenza della Padania. Diciamoci la verità ai tedeschi, così come a mezza Europa, ha sempre fatto comodo che la Padania avesse una palla al piede enorme, ovvero l’italia. L’italia unita è sempre stata un affare per la Germania e per mezza Europa, da una parte facevano debiti e dall’altra ci toccava pagarli invece che competere alla pari con chi vive al di la delle Alpi. Devo dire che siamo stati bravi sono 60 anni o forse molti di più che tiriamo la carretta e se adesso non ce la facciamo più? Si fottano anche i tedeschi, gli andava bene quando dovevamo tenere in piedi la carretta Italia, gli andava bene se venivamo frenati, adesso se non ce la facciamo più noi padani, SI ARRANGINO LORO A PAGARE I DEBITI DELL’ITALIA!!!!!!! W GLI EUROBOND!!!!!!!!!!

    Stanno piangendo come vitelli perchè hanno dovuto dare 4 soldi alla Grecia e noi che veniamo depredati da decenni dall’Italia cosa dovremmo dire???? Non ho nulla contro i tedeschi, ma non ho neppure alcuna simpatia nei loro confronti.

  3. Personalmente, invece, non riesco più a votarla … questa Lega!
    Non mi ci identifico più!
    Non ci credo più!
    A livello di provincia di Lecco è diventata … inguardabile!

    Troppi carrieristi senza carriera, troppi opportunisti, cuore zero al quoto!

    Se non c’è sentimento, non c’è feeling!

  4. Parlavano di “Mitteleuropa” senza sapere dove sta di casa. Hanno fatto una politica keynesiana spendacciona per 20 anni, al guinzaglio del referente di Cosa Nostra a Milano.

    Lega = patani in Fallitaglia e terroni PIGS in Europa.

    Da “Paga e taci, somaro lombardo! Per te è pronta l’accusa di razzismo.” a “Paga e taci, somaro tedesco! Per te è pronta l’accusa di nazismo.”.

  5. L’incessante campagnia diffamatoria di Hollywood nei confronti della Germania ha reso la demonizzazione di quest’ultima piu’ facile ai demagoghi locali.

  6. C’è stato un momento che molti hanno visto in Matteo Salvini colui che avrebbe riportato la Lega alle su origini: che ulteriore delusione. Condivido pienamente con quanto scritto dall’amico Baggiani che non conosco ma che considero amico per la comunanza di idee. Se gli attuali votanti della Lega avessero dedicato parecchio tempo a studiare e documentarsi, in privato, magari attingendo alla massa enorme di scritti disponibili, a partire da quelli del Prof. Miglio, avrebbero raggiunto una situazione per cui la vista del tricolore determinerebbe in loro un senso di malessere fino ai conati di vomito. Analogamente reagirebbero all’ammucchiata italiota che pensa di perseguire il sig. Salvini. Peccato tante energie buttate al vento al servizio del parassitismo romano centrico. Bravo Salvini e capi e capetti della Lega Nord, il tradimento degli ideali delle comunità del nord, si concretizza ogni giorno che passa.

  7. Dimenticavo di aggiungere che io il Miglio Verde lo devo abbandonare perche’ non riesco ne a salvare il testo che scrivo ne a mettere l’url nei miei segnalibri.
    Cosi’ non riesco a tornare sul post che ho scritto.
    O MIGLIOrate o adDIO.
    Saluti

    PS:
    dai, fate i buoni…

    • Critiche valide, aggiungerei che gli articoli sono forse troppi da seguire con attenzione e attrarre un numero sufficiente di commenti (spesso piu’ stimolanti dell’articolo). Per giunta, i caratteri HTML sono inoperativi, quindi niente corsivo.

  8. Toscana stato va bene ma poi il resto mi sembra un po’ troppo fantasioso.
    Naturalmente non ho elementi per contrappormi in modo assoluto.

    Direi che ognuno cerca di fare i propri interessi. La Lega forse non riesce di fare i suoi e quindi indirettamente fa quelli degli altri.
    Tuttavia sta a noi far rigar dritto la Lega Nord.

    L’ho scritto: la siora Salvini deve per forza di cose fare la cenerentola?
    Come la siora del presidente SUPERSTRAPAGATO?
    Anche mia moglie se fossi SUPERSTRAPAGATO POTREBBE FARE LA SIORA.
    Invece la mia pensione diventa sempre piu’ piccola e NESSUNO (Ulisse non c’entra) fa qualcosa.
    Io VORREI LA SCALA MOBILE e NESSUNO pensa a quel meccanismo che seppur malamente aggiornava il PESO SOCIALE della mia paga da secoli superminima.
    Con tutti sti PALADINI che i pensionati hanno come mai diventano sempre piu’ POVERI??

    Stiamo guardando verso la parte sbagliata.

    Del disk sul Salvini mi sento male quando si parla di sua compagna e non di sua moglie.
    Il perche’ sta nel fatto che anche lui concorre alla distruzione della FAMIGLIA ATOMO DEL MONDO SOCIALE UMANO.

    Rompere l’atomo vuol dire ottenere una reazione a catena come una bomba tomika.

    I KOMUNISTI ce l’hanno fatta a distruggerci dentro e fuori: non ci sono piu’ valori morali e sociali. Siamo dei numeri abbinati ad altri numeri. Di umanoide non c’e’ piu’ nemmeno il DNA.

    Sono costretto a ripetermi in AETERNUM:

    SOCCOMBEREMO..!

    Amen

      • Beh, dai. E’ ancora uno che si salva. E’ riuscito a scrivere una frase di senso compiuto. Rispetto ad alcuni dirigenti…

      • Io non ho votato e ho fatto prima. Ma non mi sento di biasimare Marino. Ci sono alternative al momento all.inutile lega per la causa indipendenstita?

        Non penso, considerato che i vari movimenti autonomisti, indipendentisti riescono soltanto a litigare tra loro e scindersi in movimenti ancor più piccoli e insignificanti, sconosciuti ai più

    • “Io comunque voto Lega Nord”
      Mica male come slogan – hai stoffa.
      Già me li vedo i manifesti: sullo sfondo belsiti, rosimauro&trote vari, in primo piano Salvini che scrolla le spalle è dice “Io comunque voto Lega Nord!”.

      • Magari pure la variante autoritaria per far su i nazionalfascistelli: stesso sfondo cialtronesco, in primo piano Borghezio – con fez e randello! – che intima: “Tu comunque vota Lega Nord!”.

  9. bravo… kompetente, kiarifikatore … intelligente …
    da cisalpino sostengo Toskana Stato espressa nei koncetti ke evidenzi …

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Articoli recenti