Un’ispezione odierna ha permesso di rilevare come, dopo la lettera inviata da Giacomo Consalez, portavoce di pro Lombardia Indipendenza, all’Assessore Carmela Rozza e al Sindaco Pisapia, l’amministrazione comunale milanese sia intervenuta, potando gli arbusti e pulendo tutta l’area alla base del monumento, area che precedentemente mostrava i segni anche di bivacchi notturni.
E’ un piccolo, ma significativo risultato per pro Lombardia Indipendenza, un segnale che l’impegno sul territorio sta pagando e che fungendo da pungolo in modo determinato nei confronti della classe politica attualmente al potere, i problemi vengono quantomeno affrontati.
Non ci fermeremo sicuramente qui: troppe sono le situazioni di degrado della metropoli milanese……e’ solo un punto di partenza.
18 Luglio 2014 -RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
All’assessore Maria Carmela Rozza del Comune di Milano, in copia il sindaco Pisapia.
L’incredibile incuria in cui è lasciato il monumento il monumento a Carlo Cattaneo a Milano A seguito di una segnalazione pervenutagli il giorno prima, Alberto Schiatti di Pro Lombardia scriveva ieri le seguenti righe dopo un sopralluogo al monumento: “Le condizioni sono paurose: profondo degrado del monumento e una boscaglia alta quasi un metro e mezzo tutto intorno. È anche possibile che qualcuno forse dorma sotto i cespugli.
Il tutto fra piazza Duomo, la Scala e il Cordusio. Il problema è che non ci sarebbe consentito intervenire con una “pulitura” dimostrativa perche’ il tutto è recintato da un’inferriata e quindi rischeremmo anche una denuncia per ingresso non autorizzato in uno spazio comunale. Secondo me, potremmo farci promotori di una lettera aperta al Sindaco Pisapia e all’assessore responsabile ai momunenti chiedendo la bonifica e la manutenzione del sito.” Carlo Cattaneo è stato il politico più lucido e profetico della Storia di questa sventurata penisola. Gli sono bastati pochissimi anni per capire che questo paese non aveva senso di esistere così com’era stato concepito e costruito di complotto massonico in complotto dinastico. Se solo qualcuno avesse avuto la lungimiranza di ascoltarlo, forse oggi non saremmo alla soglia dello sfacelo economico e civile. Per questo nel 1860 Cattaneo si lasciò definitivamente alle spalle l’Italia.
È curioso constatare come la massa degli italiani, e in particolare la classe dirigente del paese, non abbia potuto o voluto trarre alcun insegnamento dalla sua opera di Statista e di architetto istituzionale (sua fu tra l’altro la riforma della pubblica istruzione ancora in vigore nel Canton Ticino e inviterei tutti a confrontarla, nell’impostazione e negli effetti sortiti, con la riforma Gentile, ad oggi struttura portante della scuola italiana). Forse per questo motivo il monumento dedicato a questo grande uomo versa nelle condizioni in cui versa, mentre il discutibilissimo re Savoia a cavallo scintilla di fronte al Duomo. Ciascuno ha la propria agenda, dettata dalle proprie radici culturali e dagli interessi di cui desidera farsi interprete. Incuriosisce solo il fatto che alcuni perseguano un’agenda tanto remota indossando le vesti di rappresentanti del Comune di Milano e difensori della sua Storia e tradizione civica, mentre accompagnano questa città sulla via di un degrado che pare irreversibile. È il solito intramontabile ribaltamento deliberato dei contorni della realtà, tanto caro al pensiero unico dominante.
Giacomo Consalez
Portavoce Pro Lombardia Indipendenza www.prolombardia.eu
IMMAGINI
Lei la fa troppo facile. Qui ci vuole una commissione che studi il da farsi. Bisognerà sicuramente ingaggiare una equipe di botanici per studiare a dovere la vegetazione di cui sopra – non penserà mica di calpestare così l’ambiente, vero?! Una volta ottenuto un primo via libera toccherà ad un team di antropologi dare l’ok definitivo: chi ci dice che l’ospite da lei “percepito” non appartenga a una qualche minoranza etnica. Anzi: la deforestazione da lei proposta potrebbe porre fine ad una antichissima civiltà primitiva sviluppatasi nella giungla urbana! Ah, naturalmente bisognerà pur raggiungere l’epicentro del “fenomeno”: a spianare la strada agli esperti ci penserà un bell’appalto di € 350.000 alla Cooperativa Segatori di Inferriate Comunisti di Reggiolo. Comunque si metta l’anima in pace: la democrazia ha dei costi – per fare tutto quel che si è detto, occorrerà come minimo aumentare l’addizionale irpef.