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Italietta, paese senza futuro. sara’ troppo tardi quando i piu’ se ne accorgeranno

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DITO-MEDIOMa come l’Italia non aveva messo il tigre nel motore grazie agli 80 euro che il “pifferaio florentino” aveva promesso in campagna elettorale e distribuito poi a un po’ di gente? Sembra invece che il tigre remi all’indietro, insomma quel che era il Bel Paese va sempre peggio. Il ministro Padoan ammette che le cose non vanno come si prevedeva, o forse come loro speravano. E Confindustria ci dice che  «L’Italia era in crisi prima della crisi e continua a esserlo». Secondo il Centro studi degli industriali nel 2014 il Pil registrerà una «crescita piatta». Le ultime stime indicavano un +0,2%. Le ultime stime fanno pensare che forse potrebbe essere ancora meno. Doveva essere l’1%, poi è cominciato a scendere e tra poco ci troveremo ancora in terreno negativo. Il Paese è da anni finito nella cacca e continua a restarci, sprofondando sempre più.

Dopo la fiammata filo renziana, col pifferaio che ha incantato serpenti e serpentelli, adesso sta di nuovo calando  anche la fiducia dei consumatori. E anche le esportazioni, che hanno finora tenuto a galla l’Italietta sfasciata, cominciano a mostrare la corda. Sempre secondo il centro studi, l’economia globale sta ritrovando slancio grazie agli Stati Uniti e ad alcuni mercati emergenti, ma le vendite italiane oltre i confini europei sono «in altalena». Le stime preliminari dell’Istat mostrano un calo delle esportazioni extra-Ue a giugno del 4,3% rispetto a maggio, quando erano aumentate del 5,4%.

Insomma, siamo messi da schifo e l’ottimismo diffusosi a piene mani in coincidenza della fase elettorale sta di nuovo sprofondando. Come spesso succede, tanti italiani si sono buttati sull’incantatore di passaggio, complici anche i grandi media, sperando per l’ennesima volta nell’unto del signore capace di tirarli fuori dalle pesti facendo pagare il conto a qualcun altro. E questo è successo anche a molta gente del Nord, che pure dovrebbe essere allenata a sapere di essere la prima a essere tartassata.

La realtà, nuda e cruda, è che questo Paese, così com’è non ha futuro, se non quello di essere una realtà marginale e commissariata da altri. Quando i più si renderanno conto di  ciò e che l’unica soluzione è buttare all’aria il tavolo, forse sarà troppo tardi. Ma a quel punto non dovranno che prendersela con se stessi.

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