di REDAZIONE
Problemi per la valuta, con una crisi simile a quella dell’eurozona, ma non solo. Goldman Sachs, con uno studio economico appena pubblicato, avverte: l’eventuale indipendenza della Scozia potrebbe portare a “gravi conseguenze” per il resto del Regno Unito che, dopo il voto del 18 settembre, potrebbe trovarsi privo di tutto il territorio – e della relativa economia – a nord del Vallo di Adriano.
Il capo della ricerca, Kevin Daly, scrive: “In caso di un voto per l’indipendenza a sorpresa, le conseguenze a breve termine per l’economia scozzese e per il Regno Unito nel suo complesso potrebbero essere gravemente negative”. Le paure ruotano soprattutto attorno a una possibile unione monetaria fra Scozia indipendente e resto del paese, che potrebbero portare a una “svendita degli asset scozzesi”. L’unione della sterlina “potrebbe portare a una crisi monetaria in stile europeo all’interno del Regno Unito”.
Gli ultimi sondaggi hanno dato il fronte degli indipendentisti al 47% (in notevole rimonta), contro il 53% di chi vuole che la Scozia rimanga nel Regno Unito.