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Scozia e referendum, accuse di brogli. russia: irregolarità certe

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scozia1di REDAZIONE

Non c’è consultazione senza broglio? Mah… fatto sta che sono già spuntate le accuse di qualcuno che non tutto è andato bene nello spoglio delle schede o nell’identificazione degli elettori. Puntualmente – si legge in in alcuni siti Intenet – ieri mattina il giornale della capitale scozzese, Edimburgnews, riporta la notizia che la polizia è stata tutta la notte in alcuni collegi a valutare se esistono ipotesi di reato.

I funzionari di Glasgow City Council hanno detto ci sono state accuse per almeno 10 casi di frode in cui le persone hanno tentato di fingere di essere qualcuno che non erano. Resta inteso le accuse non si limitano ad un seggio elettorale in città, ma ne coinvolgono diversi.

ECCO UN VIDEO CHE MOSTRA I “BROGLI”

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RUSSIA: REFERENDUM SCOZZESE NON HA RISPETTATO STANDARD INTERNAZIONALI

A ballot box with the first non-postal votes is emptied at a counting centre in Ingliston in Edinburgh, ScotlandAll’agenzia di stampa russa, uno degli osservatori, Igor Borisov, ha raccontato di essere rimasto impressionato da quello che ha visto. Un racconto, sottolinea il quotidiano “Guardian”, che appare come il tentativo di rispondere alle critiche occidentali al modo in cui si svolgono le elezioni in Russia.

Secondo il suo resoconto, il riconteggio al quale ha assistito è avvenuto “nell’hangar di un aereo” nei pressi di un aeroporto, dove era difficile assistere a quanto stava avvenendo. “C’erano tavoli, con sopra le schede elettorali, ma gli osservatori erano tenuti lontano. Non è chiaro da dove arrivassero le urne contenenti le schede e nessuno era interessato a chi le portava, non c’erano firme o timbri”.

Nei giorni scorsi, i sostenitori del presidente russo Vladimir Putin si erano schierati a sostegno degli indipendentisti scozzesi, alcuni, sui loro profili twitter, avevano anteposto al loro cognome il ‘Mc’ che contraddistingue molti dei cognomi scozzesi. Il Cremlino, sottolinea il Guardian, considerava l’eventualità della presidenza scozzese come una giustificazione all’annessione della Crimea dopo il referendum del marzo scorso, annessione considerata illegale dalla comunità internazionale. Mosca, inoltre, secondo quanto scrive il giornale, riteneva che il ‘sì’ all’indipendenza avrebbe indebolito il Regno Unito, costringendolo ad una politica meno dura nei confronti di Mosca.

A dubitare degli standard del voto anche l’emittente russa Rt, secondo cui potrebbero esserci stato brogli in una consultazione che ha avuto percentuali di affluenza “nordcoreani”. “Non escludo – ha fatto eco da Donetsk, roccaforte dei separati filorussi nell’est dell’Ucraina, Miroslav Rudenko, membro del consiglio supremo dell’autoproclamata Repubblica – che le autorità britanniche abbiano falsificato i risultati di questo referendum. La differenza tra chi ha votato a favore e chi contro l’indipedenza non è così grande”. E poi, citato dall’agenzia di stampa Interfax, ha accusato l’Occidente di “doppio standard”, avendo permesso il referendum in Scozia, ma avendo definito illegale quello a Donetsk e Luhansk.

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