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Hong kong, la protesta non si ferma. la palla in mano al governo

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hongkong3di REDAZIONE

Sono cominciati i colloqui tra le sigle studentesche che hanno animato le contestazioni dell’ultima settimana in preparazione ai negoziati formali con il governo dell’isola. La seconda settimana di Occupy Central comincia con segnali di apertura da parte degli studenti all’amministrazione dell’isola, anche se, ha specificato questa mattina Alex Chow ai cronisti, il tempo e’ limitato fino a domani per avviare il processo che portera’ al dialogo, e che nel frattempo continueranno le manifestazioni. “La palla ora e’ nel campo del governo” ha dichiarato il giovane ai cronisti, spiegando che “se le le proteste rientreranno o meno dipende dal governo”. Sabato scorso, in un messaggio televisivo, il capo esecutivo di Hong Kong, CY Leung, aveva chiesto agli studenti di sgombrare le aree di accesso agli uffici amministrativi dell’isola e alle scuole, entro le quattro di questa mattina.

L’atteggiamento di Chow e della Federazione degli Studenti era stato di parziale apertura al dialogo dopo il comunicato emesso dall’ufficio di CY Leung, la notte tra il 2 e il 3 ottobre scorso, quando aveva dichiarato che non si sarebbe dimesso ma che avrebbe dato il via a un comitato per discutere delle istanze degli studenti diretto dalla sua vice, Carrie Lam. Lo spiraglio si era nuovamente chiuso meno di 24 ore dopo, quando i disordini scoppiati tra gruppi studenteschi e movimenti anti-Occupy nell’area di Mong Kok, con trenta fermi di polizia e diciotto feriti, avevano fatto repentinamente cambiare idea al gruppo. Nelle aree maggiormente colpite dalle proteste la concentrazione di manifestanti si sta progressivamente riducendo. Questa mattina, secondo il South China Morning Post, ad Admiralty, cuore delle proteste di questi giorni, erano rimaste circa 170 persone, e solo 37 a Causeway Bay.

Nel primo pomeriggio di oggi, erano circa venti i manifestanti ancora assiepati sotto i tendoni di Tim Wa Avenue, di fronte agli uffici del governo dell’isola. A Mong Kok, invece, sono circa 400 i manifestanti ancora presenti. La mattina di oggi e’ stata contrassegnata anche da un episodio controverso: la polizia ha dichiarato di avere trovato una decina di coltelli a lama lunga su un ponte pedonale nella zona di Admiralty, a circa duecento metri dal centro di ritrovo degli studenti, anche se non c’e’ ancora nessun indiziato. Da poche ore e’ poi comparsa una statua, nei pressi degli uffici governativi, che rappresenta un uomo con un un ombrello: la “Umbrella statue”, ha dichiarato il suo creatore, uno studente di 22 anni noto con lo pseudonimo di “Milk”, rappresenta lo spirito altruista e democratico del movimento pronto a porgere un riparo a chiunque, “anche se quel qualcuno e’ la polizia” ha dichiarato lo scultore. Molti i messaggi diretti alle forze dell’ordine da parte degli studenti in questi giorni. Un cartello ad Admiralty recita: “Poliziotti dove e’ finita la vostra empatia?”. (AGI)

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