di ALESSANDRO FUSILLO
Rispettate il Diavolo. Nelle prossime elezioni potrebbe avere successo.
(ValeriuButulescu)
Con mossa alquanto sorprendente il Signor Draghi ha utilizzato il Meeting di Rimini per propinare ai malcapitati cittadini, reduci dalla distruzione perpetrata dal suo governo, una serie di perle di stoltezza che vanno dai presunti cambiamenti climatici che esigerebbero ennesimi interventi d’urgenza alla necessità di incrementare gli inutili, costosi e inefficienti impianti di energie rinnovabili, da un presunto protagonismo internazionale dell’Italia alla menzogna secondo cui egli avrebbe cercato “dialogo e coesione sociale”. Ma l’affermazione più sorprendente del Draghi è l’invito rivolto a tutti i cittadini di andare a votare. La reazione istintiva, visto il personaggio, è di fare l’esatto contrario di quanto egli suggerisce. Non ci dimentichiamo che colui che il presidente Cossiga definì “vile affarista” non è nuovo a solenni scempiaggini che dovrebbero spingere tutte le persone accorte a diffidare dei suoi consigli. Cautela vorrebbe, quindi, che ci si astenesse scrupolosamente dal dare seguito alle sue raccomandazioni.
L’invito a votare del Signor Draghi merita, tuttavia, qualche riflessione più approfondita. Che deve essere condotta secondo le regole della scienza dell’azione umana o prasseologia, come la chiamò Ludwig von Mises indicandola come la grande branca del sapere di cui fanno parte l’economia, il diritto, la sociologia e più in generale quelle che vengono definite scienze sociali.
L’assioma da cui prende le mosse la prasseologia è quello dell’azione umana. L’uomo agisce, cioè si rapporta al mondo esterno attraverso azioni consapevoli e volontarie il cui scopo è quello di migliorare la condizione dell’agente influendo sull’ambiente esterno. La prasseologia, in altri termini, non crede al caso o al fato, ma ritiene che nelle cose umane ciò che accade sia solitamente il frutto di un comportamento intenzionale con un fine ben definito. Ovviamente ciò non significa che ogni agente riesca nel suo intento: si può sbagliare, valutare male la situazione, scegliere strumenti e tempi sbagliati. Che si agisca non è ovviamente garanzia di successo, ma delle azioni vanno sempre cercate cause e finalità. Ora, parlare, comunicare è uno dei mezzi principali dell’azione umana soprattutto allorché si tratti di influire sugli altri. Il diritto, ad esempio, il cui scopo è quello di regolamentare i comportamenti, si manifesta in forma verbale, attraverso il linguaggio al quale è strettamente legato. Pertanto, la diffusione delle baggianate cui accennavamo da parte del signor Draghi rientra nel concetto di azione umana e deve trovare una spiegazione razionale.
Il primo interrogativo che sollevano le esternazioni del nostro riguarda il motivo, l’interesse per una simile esortazione in capo all’ormai ex presidente del consiglio. Non è candidato, non è uomo di partito, proviene da una tecnocrazia bancaria che non ha bisogno di sporcarsi le mani con le elezioni. Avrebbe potuto mantenere un profilo, per così dire, istituzionale e non dire nulla. E invece no. Ha voluto esortare gli italiani ad andare a votare. La cosa curiosa è che non ha invitato a votare, che so, per i partiti che lo hanno sostenuto in questi anni, per quelli che hanno già dichiarato che proseguiranno con la cosiddetta “agenda Draghi”. Niente affatto, ha semplicemente esortato a votare. Chiunque. Anche i partitini antisistema. Anche i suoi oppositori. Anche quelli che hanno solennemente promesso che non avranno requie fino a che non aboliranno tutte le norme e tutte le disposizioni che recano l’odiata firma dell’ex presidente del consiglio.
Abbiamo sentito in questi giorni che l’astensione equivarrebbe ad un regalo al PD. Possibile, dunque, che le dichiarazioni di Draghi vadano lette come una segreta sfida ai democratici de noantri di cui il presidente vorrebbe evitare la vittoria? Sembra un’ipotesi da scartare specie in considerazione dell’appoggio acritico e fideistico tributato dall’ex partito comunista a qualsiasi nefandezza compiuta dall’ex governatore della banca centrale. Non avrebbe senso un simile odio nei confronti degli ex trinariciuti che hanno sostenuto il campione del presidente della repubblica qualunque cosa facesse e dicesse. Se mai ci si aspetterebbe un po’ di gratitudine. Potrebbe il Draghi essere un idealista? Un romantico della democrazia ansioso di veder realizzato il mito della volontà generale? Non sembra realistico giacché il personaggio ha vissuto sempre con estremo fastidio ogni discussione in parlamento.
Scartate, dunque, queste ipotesi non resta che accettare la conclusione che il “vile affarista” (cit. Francesco Cossiga) trarrà un vantaggio da un’ampia partecipazione al voto mentre sarà svantaggiato dall’astensione, indipendentemente dai vincitori della prossima tornata elettorale. Quale può essere la convenienza di un ampio afflusso alle urne per l’ex presidente del Consiglio, dal momento che egli non appartiene a nessun partito e non è candidato? Evidentemente la partecipazione al voto giova agli interessi di Draghi. Questi sono chiaramente definiti, almeno stando alle sue frequenti pubbliche esternazioni: egli spera che l’Italia continui ad inviare armi all’estero fomentando la guerra, a regalare denari a Bill Gates, a perseguire una politica di energie rinnovabili a scapito dei combustibili fossili limitando la disponibilità di elettricità e carburanti per i suoi concittadini, a coartare la libertà degli italiani in omaggio a teorie più o meno strampalate sul cambiamento climatico o su presunte pandemie, a costringere il maggior numero possibile di persone a sottoporsi a trattamenti farmaceutici sperimentali a vantaggio dei bilanci già sontuosi delle società che li producono, a indebitarsi con l’Unione Europea attuando nel contempo le finalità distopiche del famigerato piano nazionale di ripresa e resilienza. Tutti questi piani coltivati dal “vile affarista” verrebbero nella sua ottica aiutati da un’ampia partecipazione al voto.
Draghi potrebbe naturalmente avere torto, ma l’analisi delle sue nuncupazioni deve proseguire per interrogarsi sul perché egli ritenga che il voto possa avvantaggiare le sue losche mire. La logica conclusione è la seguente: Draghi sa che le cosiddette forze antisistema non avranno alcun peso politico o, se dovessero averlo, che saranno messe in grado di non nuocere alla sua “agenda”. D’altro canto, una massiccia diserzione delle urne sarebbe imbarazzante per chiunque gli succederà – destra o sinistra che sia andranno avanti con i programmi già decisi da tempo – determinando una perdita di prestigio del sistema. Nulla preoccupa di più gli stati delle brutte figure. Sono disposti a tutto pur di non subire una delegittimazione. Niente è più pericoloso per i governanti che il bambino che grida “il re è nudo”.
Per questo il “vile affarista” desidera che tutti vadano a votare. E per la medesima ragione faremo bene a non accontentarlo. L’astensione non sarà risolutiva ma sarà un colossale – e meritato – manrovescio all’establishment. Con buona pace di tutti quelli che ritengono che entrarne a far parte sia l’unico modo per liberarsene.
Fusillo,
Mi commenta per favore il dpcm 1 agosto?
Laddove Draghi predica a Cernobbio di votare, ha già pronto il decreto su misura per assegnarsi i pieni poteri a partire da – udite, udite!- il giorno prima delle elezioni.
Se l’è perso? Questa è la prova che il signor primo ministro ha una paura fottuta del risultato delle elezioni. Non ci sarà una forza “sana” tra quelle de dissenso, che manda giù di testa il sistema?
Ma soprattutto, perchè parla di Cernobbio e non del suddetto DPCM, che sarebbe il suo pane quotidiano?
Perchè invita ad astenersi? A me lei non convince più tanto come prima.
A lei la parola…
P.S. lei scrive sul “miglio verde” che non è precisamente un concetto positivo. Simbologia?
risposta a “Alessandro Colla 3 Settembre 2022 At 1:10 pm”
io i partiti attualmente in parlamento non li prendo minimamente in considerazione come ipotesi di voto per evitare il peggio, lo hanno causato loro e meditano di proseguire su quella strada; potrebbero per altro esserci al loro interno persone in grado di ravvedersi e fare del bene alla grande, di dare poi importanti o indispensabili apporti per la libertà nella nuova legislatura, ma dipende da loro il riscattarsi, per me potrebbero stare fuori dal parlamento a vita. (parentesi: io valuto molto importante il contributo che potrebbe arrivare da chi fin’ora ha seguito il corso degli eventi senza afferrare la situazione, per distrazione, fiducia mal riposta: tra l’80% di plurivaccinati c’è sicuramente tanta gente in gamba, che se si rende conto della situazione può dare apporti importantissimi.. mentre noi forse abbiamo ormai dato tutto, e iniziamo a perdere i colpi sotto le nuove incombenze: abbiamo bisogno di rinforzi, anche di gente con capacità maggiori delle nostre)
per me le eventuali scelte di voto si riconducono esclusivamente ai nuovi partiti, sui quali chi è no euro/no europa ha solo l’imbarazzo della scelta, se è disponibile a rendersi conto che questa gente quantomeno è sicuramente contraria a green pass e obblighi vaccinali, come al mandare armi alla russia o continuare con le sanzioni controproducenti; poi che siano all’altezza del gravoso compito.. può darsi che lo siano solo in parte, ma siamo in grave pericolo, si cerca la strada migliore per stare a galla, il primo salvagente che arriva alla mano, non stiamo scegliendo la cabina che più ci garba per una crociera.
io per molti versi potrei sentirmi più vicino a vita, e visti anche i contatti fusillo-holzeisen, potrei auspicare in qualcosa di veramente utile da parte di vita come un proporsi quale alternativa neutrale sul tema euro-europa: potrebbero dire che, preso atto della presenza di un consistente elettorato che non vuole votare contro euro ed europa, ma vuole opporsi alle dinamiche pandemiche/tecnocratiche/guerrafondaie espresse dai partiti attualmente in parlamento, preso atto di una offerta multipla di partiti anti euro/anti europa in tale ambito, vita ha valutato di astenenersi dal perseguire i suoi programmi in tema euro/europa per tutta la durata della legislatura, proponendosi agli elettori come neutrale in tema (tradotto=i parlamentari eletti con i voti presi da vita si impegnano a votare sempre “astenuto” in eventuali votazioni in tema uscita euro/europa, eventualmente lasciando l’aula se il voto è segreto e non si potrebbe dimostrare il mantenimento della parola data; se alcuni annunciano poi di disertare da tale impegno – uscendo quindi da vita – i parlamentari rimasti con vita cercheranno di bilanciare con voto opposto quanto votato dai loro ex compagni di partito senza astenersi)
è una cosa concreta, ragionevole, che potrebbe intercettare molto elettorato novax/notecno/nowar che altrimenti non andrà alle urne o comunque non assegnerà il proprio voto ad alcun partito; è una cosa che potrebbero fare anche altri partiti alternativi oltre/diversi da vita.. tranne chiaramente italexit.
per altro, credo vita sia uno dei partiti che maggiormente pondera come molto grave il problema della tecnodittatura, tema che qui invece – dove spesso si sponsorizzano bitcoin e monete digitali alternative – mi sembra poco sentito; segnalo in tema questo https://telegra.ph/file/8dcb9fd56568c8e0b8d1b.gif (è un file immagine da zoomare, che contiene 7 pagine di testo), riprendendo il suo interrogativo sul perchè cercano sempre di recuperare soldi (finti) tramite la lotta all’evasione fiscale: è un pretesto per spingere verso il denaro esclusivamente digitale (che permetterebbe loro di eliminare l’inflazione con un click ogni volta che lo desiderano.. per questo lo sciopero fiscale è inutile: creano in digitale tutto il denaro che vogliono per le forze dell’ordine, gli impiegati pubblici, loro stessi, e quando è troppo lo fanno sparire con un click da dove e a chi vogliono loro), uno dei mezzi e dei fini della digitalizzazione totale.
Lo sponsor di questo sito verso le criptomonete è attivato proprio per creare un’alternativa alla tecnodittatura. Seguo da tempo le iniziative di Sara Cunial, sono d’accordo su alcuni punti e sul metodo di opposizione fin qui seguito. Se all’ultimo momento dovessi decidere di andare a votare potrei prendere in considerazione la lista Vita come possibile male minore. Mi rimangono forti dubbi a causa del passato con in Cinque Stracci e con le avventure giustizialiste di questi ultimi; per non parlare delle loro posizioni in campo economico che sono la negazione dell’economia stessa.
non sono pratico di criptomonete e non vorrei per altro andare fuori tema; in breve mi pare di capire che siano ottime ad esempio per evitare l’inflazione, ma il problema di fondo che vi vedo è che dipendere dal funzionamento di un’infrastruttura telematica (energia elettrica + rete fisica/wireless) e svariati device di microtecnologia per poter fare qualsiasi compravendita.. mi pare un grave vincolo, e le problematiche recenti di blackout e pezzi di rete che vengono estromessi per questioni di ritorsione geopolitica lo dimostrano: si rischia di arrivare al totale “chi ha avuto ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato ha dato”, con i soldi nella nuvola sparita, a dover barattare la camicia per un tocco di pane; immagino possano essere delle risorse complementari, rischiose su certi aspetti e molto valide su altri, ma come forma di denaro unica mi pare una scelta molto pericolosa, oltre che ovviamente coercitiva verso l’uso di computer&similari/internet.
riguardo l’ipotesi di voto a vita, cosa che comunque ora io escludo per il suo programma no euro/no europa, non si tratta di rendere cunial presidente del consiglio e ministro ad interim di tutto, ma di mandare in parlamento quanti più possibili esponenti di no a regime sanitario, no a tecnodittatura, no a guerre; poi è chiaro che vita finirebbe per collaborare con altri partiti per l’insieme delle cose da fare/proporre, ancor più se arrivasse a far parte del nuovo governo; c’è la possibilità che diventi partito unico di governo, e dopo la fiducia subito il PDC Cunial imponga con D.L. di fare 1 yoga al giorno, giusto come aperitivo? a livello teorico sì, in pratica è molto improbabile.
Bisogna valutare quanto di indispensabile vita potrebbe sicuramente tentare di fare, e se gli aspetti dubbi su altri temi siano questioni parimenti importanti o – nell’attuale contesto – meno.
per me l’aspetto no euro/no europa è parimenti importante, perchè si rischia di finire dalla padella alla brace: gente in buona fede che crede di poter gestire in autonomia l’italia dal punto di vista economico/politico, senza comprendere che al prossimo giro elettorale la ridarebbero chiavi in mano a chi ora in parlamento, con a quel punto carta bianca.
un piccolo promemoria di quello che è l’italia, rispetto a quello che è l’unione europea:
Di chi è la manina che ha cambiato il regolamento europeo?
https://www.facebook.com/massimo.mazzucco.7/videos/1195949947498065/
Rettifica del Parlamento europeo
https://www.luogocomune.net/18-news-internazionali/5809-rettifica-del-parlamento-europeo
Il tampone salivare? Permette di ottenere il green pass ma non si dice
https://blog.ilgiornale.it/locati/2021/08/28/il-tempone-salivare-permette-di-ottenere-il-green-pass-ma-non-si-dice/
fix: “(..) questa gente quantomeno è sicuramente contraria a green pass e obblighi vaccinali, come al mandare armi *contro* alla russia o continuare con le sanzioni controproducenti;”
…e che cacchio! Il “vile affarista” farà o no gli affari suoi?
Quando mai ha avuto bisogno di consenso popolale per fare quel che ha fatto?
Oggi più che mai ne ha forse bisogno?
Quindi tranquilli, la discussione è sterile, e sopporteremo quel che vorrà fare – se lo vorrà fare – quando gli chiederanno di fare qualcosa. E glielo chiederanno.
Come riporta Leonardo concentrarsi a costruire qualcosa di resiliente e consistente che renda l’attuale un arnese obsoleto è la via individuale o liberamente collettiva per provarci. Quindi.. istituti di deposito a riserva intera… società di mutuo soccorso …consorzi con finalità mutualistiche …è tutto da costruire facendo indossare all’agnello il vello del lupo …per il momento. Il mondo la fuori non porta responsabilità per la nostra inazione.
Il covid non è stato solo un fallimento sanitario o economico, è stato un fallimento del nostro intero sistema, della democrazia, della costituzione, del parlamento, delle istituzioni, della presidenza della repubblica, della magistratura, della corte costituzionale, della stampa e dei media, dei pesi e dei contrappesi, della separazione dei poteri, delle elezioni e dei referendum, dei sindacati, dei partiti, della rappresentanza, della politica, della chiesa, della confindustria, della scuola, dell’università, della burocrazia, dello stato di diritto, del giornalismo, degli intellettuali, degli opinionisti, degli influencer, dei commentatori, degli artisti, dei cittadini, delle elezioni, dei referendum, dell’Europa, etc… tutto il nostro sistema, in tutte le sue articolazioni, si è rivelato farsesco, inadeguato, fallimentare, disfunzionale, disonesto, inaffidabile, incapace di garantire i nostri diritti, etc.. quindi è l’intero sistema che va messo in discussione. Dal che l’unica posizione seria è una posizione anti politica, di opposizione non a questo o quel partito, questa o quella istituzione, questa o quella persona, questa o quella legge, tassa, norma, intervento, etc.. ma di opposizione totale. Il sistema nel suo complesso non ha più alcuna credibilità e va avversato in toto. Qualsiasi sua articolazione, qualsiasi suo esponente, al di là della sua singola figura, più o meno benintenzionata o malintenzionata, preparata o impreparata, simpatica o antipatica, non è più degno di fiducia e va contestato a prescindere per il suo ruolo.
Scusate, ma basta la psicologia inversa a mettervi nel sacco? Anche lei cade in questo tipo di tranelli per bambini dell’asilo, avvocato Fusillo?
Andiamo… è chiaro che provano a giocare sul fatto che il dissenso farebbe, a prescindere, tutto il contrario di ciò che dice quell’individuo schifoso.
Piuttosto che ragionare su dichiarazioni estemporanee, sarebbe meglio figurarsi la visione d’insieme. Ovvero, che gliene frega a questi individui senza vergogna (PD, FDI, Lega) di avere una maggioranza data da anche solo il 10% dei votanti! Andrebbero avanti Con le loro porcherie comunque, dato che non c’è quorum.
Mi meraviglio di un ragionamento cosí infantile da parte di un bravo professionista e divulgatore come lei.
Certo che uno che insiste a definire presunte la pandemia e la crisi energetica, non solo non è degno di fede, ma a mio parere dovrebbe essere condannato ad avere la bocca cucita o a comunicare agli altri vita natural durante.
Chiaramente l’articolo è propagandistico perché in sede di campagna elettorale nessuno ha la capacità e il carisma di avanzare delle proposte che non siano semplici parole che anche un bambino delle elementari saprebbe dire, non vestite da progetti seri, specificando il come, il quando e le priorità.
In realtà gli Italiani non votanti sono il partito più numeroso, che mi auguro che, a mio parere, farebbe bene a presentarsi a Roma il giorno delle elezioni con dei randelli tipo la clava di Fred degli Antenati e cacciare via tutti questi incapaci,, con lo scopo di costruire una vera Democrazia.
Vergogna Fusillo
Beh, si vergogni lei forse
Ua la voce del dissenso!
Ma mi faccia il piacere
Fatemi capire, vorreste rovesciare il sistema coi sit-in e la disobbedienza civile? Oppure a colpi di denunce e querele?
Quello che io leggo tra le righe dell’articolo di Fusillo è che siamo schiavi del sistema che noi stessi rappresentiamo, quindi, non abbiamo più alcuna speranza di futuro. Tanto vale arrendersi e stare al loro/nostro gioco (ma loro chi?).
Io invece voglio illudermi ancora una volta, cone negli anni 70/80, intravedo la possibilità di un cambio di direzione e ancora orgoglioso di essere italiano andrò a votare! Sorry.
Noooooooooo, votando Movimento 5 stelle!!!! Che in 5 anni ha aperto il parlamento come una scatoletta di tonno! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHA
Continuare a spingere per il non voto, peraltro con motivazioni inconsistenti, mi lascia molto sospetto e sopratutto con l’amaro in bocca se questo invito proviene da chi ha dimostrato di combattere durante questi anni. Ma tant’è…. questi sono fatti e non possiamo tenerne conto. Nell’articolo, piuttosto qualunquista ed inconcludente, mi spiace dirlo, non si analizza peraltro un’altra ipotesi molto verosimile e che comunque, per completezza ed onestà intellettuale, andava annoverata, cioè quella che “il vile affarista” invita a votare per ottenere l’esatto contrario, quantomeno dagli elettori antisistema, ipotesi più che logica e verosimile. In conclusione l’esimio avvocato Fusillo non se la può cavare propagandando il non voto e il disimpegno costituzionale e DEVE dirci quali strumenti di combattimento abbiamo in mano e come usarli. La logica, il diritto, i fatti ci dicono una sola cosa: non votare (naturalmente per le forze antisistema) non risolve nulla, lascia le cose come stanno e fanno il gioco di chi è contro di noi. Ci troviamo di fronte ad una vera e propria assurdità: in un momento topico nel quale si sarebbe dovuto fare fronte comune nel richiamare ad una unità granitica che contribuirebbe ad un risultato rilevante e condizionante per il sistema delle forze antisistema (con il consenso elettorale e non con stucchevoli appelli all’unità delle liste che rappresenta un falso problema, visto che le azioni politiche si espletano in parlamento e non sulle liste, con i programmi e con i simboli) si preferisce inoculare stupidi e pericolosi dubbi e inviti al disimpegno che ottengono l’unico obiettivo di frammentare l’area degli antagonisti e renderla innocua. A che gioco gioca, avvocato Fusillo?
Errata corrige: non possiamo NON tenerne conto.
Non è che l’illuso è lei, ma non se ne rende conto?
Ci divido ogni parola
Concordo pienamente con Alessandro Fusillo. IO NON VOTO perché si tratta di una TRUFFA ELETTORALE che semplicemente sta portando l’Italia all’autodistruzione.
Ritengo che l’esortazione al voto rientri , come dice l’avvocato Fusillo, nel piano di perpetuare questo sistema malato così necessario ai loro perversi intenti, mostrando quanto il popolo col voto continui a credere nel sistema stesso. A parte il fatto che io debba comunque fare i conti con la mia coscienza, credo che astenersi dal voto sia uno schiaffo doloroso a Draghi stesso quanto la nostra forza nel resistere a costo dello stipendio al ricatto vaccinale! Semplicemente credo che questo atteggiamento “disubbidiente” faccia loro molta paura perché non sono in grado di comprendere che nulla di ciò che loro vendono a noi non interessi. Solo cosi farò ciò che per la mia coscienza è più giusto, mi asterrò. Spero che si possa avere presto l’occasione di scardinare questo utopico e fallace sistema democratico di società per costruire un nuovo mondo veramente libertario.
Articolo più che sospetto. (Ma chi mi legge?)
Per inciso dò per certo che Mario dicendo “vota” becchi almeno un voto di un pigro, ignorante, fancazzista della sua parte e forse incentivi qualche astensione ideologica dell’altra parte. Ancora per inciso dò per probabile Mario 2 alla riscoss…ione.
Ma parliamo delle merde infiltrate, che imperversano nei media alternativi, spingendo l’astensione tecnica, con argomentazioni astruse e inconsistenti. Hanno la tecnica di comunicazione sopraffina della propaganda, ci girano intorno, ti montano dubbi e poi scaricano la cazzata antivoto. Portano, suonando il piffero, al suicidio gli antisistema. Diamoci una maliziosa svegliata, che questi son cattivi. E ricordiamoci di punirli senza pietà. Alessandro
Io ritengo più che altro quella di Draghi, una mossa di psicologia inversa.
Lui sa che esortando a votare, poco sposterà chi è a favore dei partiti di sistema (già pro voto), mentre causerà una repulsione al voto in coloro che detestano i partiti di sistema, ottenendo l’effetto di allontanare dal voto (sicuramente di dissenso) questi ultimi (forse effetto sperato).
Interessante punto di vista.
“Nulla preoccupa di più gli stati delle brutte figure. ”
Mah… su quest’asserzione ho i miei dubbi…
Votare?
Invito a studiare e valutare l’opzione fornita dall’art.104 comma 4 della Legge elettorale pensato proprio per una situazione simile dove maggioranza ed opposizione non sono distinguibili e “di regime” comunque.
Il “voto” esercitato secondo questo articolo ( in maniera indiretta e NON palesemente espressa nel dettato e per questo occorre un approfondimento che lascio ad altri) NON atrribuisce preferenza, “fa” quorum, NON da vantaggio riguardo al premio di maggioranza e consente di esprimere una -libera- dichiarazione di voto.
Approfondire…
È già in tutto scritto.
Come di routine, non riusciranno a fare un governo, tutti quei galli nel pollaio!
Magia!
L’ennesimo governo tecnico guidato dal Diavolo in persona!
Sono invece dell’idea opposta… come Mattarella esortava a NON VOTARE per il referendum dove c’era da raggiungere un Quorum, qui non c’è nessun Quorum, anche 1 solo votante legittima il teatrino.
Il #vileaffarista confida che gli addormentati vadano a votare per i suoi amichetti, arcobaleno o bluette è indifferente, ed invece tutti quelli che schifano il sistema facciano l’opposto di quello che dice, togliendo forza ai partiti anti sistema che potrebbero dargli filo da torcere… andiamo tutti a votare!!
@gparagone @VotaLaVITA @ItaSovrana_ePop
Il Maestro Venerabile Draghi risponde ai suoi Superiori incogniti che gli dettano l’agenda, come la dettano ad ogni altro capo di stato europeo, americano o latinoamericano. Esclusi quei pochi che i loro media definiscono dittatori.
Quindi niente di nuovo che PD, partito delle logge di Palazzo Giustiniani e FI quelle di Pzza del Gesu’ si accordino per un nuovo governo Draghi.
Il problema e’ che l’art 1 della Costituzione non contempla rinunce al voto, pena la perdita della sovranita’ che il popolo esercita attraverso i suoi rappresentanti. La proposta appare un sofisma sterile che diversamente da quanto si vorrebbe, toglie ogni possibilita’ di azione democratica. E’ pero’ finito il tempo dei leccapiedi pronti ad ossequiare le istituzioni massoniche. Si va allo scontro o meglio starsene a casa.
E se fosse semlicemente una frase di circostanza?
Secondo me, il gioco a crocette non occupa neanche l’ultimo posto, nella testa del vile affarista.
O credete che un astensione superiore al 50% sia realistica?
Mah, per come analizza in particolare l AVV . Fusillo, per come sapientemente sa interpretare leggi, disposizioni e per come abbia assunto la sua figura un profilo attendibile, sembra quasi che questo articoletto non sia manco stato scritto da lui.. molto superficiale; sembra quasi una giravolta per rafforzare e diffondere la cultura del non voto attraverso una pseudo analisi dietrologica del nostro Amatissimo presidente e delle cazzate che dice. Mah. Numero seri dubbi sulla penna
Stia pur tranquillio Tommaso con tre emme. L’autore sono io, Alessandro Fusillo, il presidente in persona del Movimento Libertario. La mamma dovrebbe averle insegnato, poi, che non si dicono parolacce anche quando non si è d’accordo con qualcuno. Vada pure con la sua matitina perfettamente temperata a vergare una bella x sulla scheda. Come la firma degli analfabeti. Uguale. Il Signor Draghi ne sarà lieto e lei pure. E vedrà che questa volta che avrà votato più forte delle altre cambierà il mondo.
Gentile Pres. Fusillo, lo scorso 25 agosto ho cercato di contattarla in tema tramite l’email sotto accennata; non avendo avuto sue notizie, e visto che questo suo articolo sembra totalmente indifferente a quanto le avevo scritto, mi chiedo se abbia ricevuto la mia email, se abbia avuto tempo di leggerla. (p.s. credo che il “tommmaso” qui sopra intendesse attribuire il valore di “cazzate” alle parole dette dal Pres. del Consiglio, non a quanto espresso da lei come forse ha frainteso)
—– Original Message —–
From: “Marco”
To:
Cc: ;”Marco”
Sent: Thursday, August 25, 2022 2:07 PM
Subject: alla c.a. Pres. Alessandro Fusillo
—– Original Message —–
From: “Marco”
To: info(AT)movimentolibertario.com
Cc: redazione(AT)bordernights.it ; ”Marco”
Sent: Thursday, August 25, 2022 2:07 PM
Subject: alla c.a. Pres. Alessandro Fusillo
Mi vengono in mente i cani di taglia piccola.
Quando vedono loro simili di taglia maggiore abbaiano a perdifiato e si agitano scompostamente.
Come per volersi affermare più cani dei loro amici grossi.
Questa è l’italia politica ed economica nel mondo. Un nano che crede di essere un gigante.
E’ normale che infili un errore dietro l’altro, se parte da una prospettiva e da una valutazione così sbagliata.
Draghi è uno di coloro che perseguono questa narrazione posticcia, costi quel che costi.
Tutto , pur di non perdere la faccia.
L’italia è ormai un paese marginale.
spesso ci si domanda se sia possibile che il referendum tra monarchia o repubblica sia stato truccato, se abbia in realtà vinto la monarchia, ma l’esito sia stato falsato; al riguardo io pongo una semplice domanda: gli usa, che nei fatti avevano battuto il regno d’italia e lo avevano occupato militarmente (come lo è tutt’ora), con la loro storia di repulsione alla monarchia, avrebbero mai potuto permettere il permanere al potere (di facciata) alla monarchia, nel loro nuovo stato oltre oceano?
allo stesso modo, su tutto questo ragionamento basato sul fatto che siccome draghi dice votate è chiaro che è una trappola per chi gli è contro, pongo una semplice domanda: il presidente del governo uscente, in odore di desiderata presidenza della repubblica, potrebbe mai invitare a non votare per le elezioni politiche?
se una cosa non può essere altrimenti, è buffo teorizzare sulle ragioni di una scelta invece assente.
“draghi poteva non parlare del voto”; davvero? fino al 26 settembre non si parlerà d’altro, e lui in una conferenza avrebbe potuto non parlarne, o non fare un invito al voto superpartes?
In Giappone gli Stati Uniti hanno mantenuto la monarchia.
A parte che gli USA non hanno ottenuto la resa giapponese mentre lo occupavano militarmente come in italia (dove pure vi venivano acclamati liberatori da un sistema in cui la monarchia aveva grosse responsabilità), gli USA hanno fatto tutto il possibile per affossare la monarchia in giappone come in italia, ma il sentire popolare lì era molto differente da quello dell’italia occupata dagli americani, e non riuscirono a condizionarlo allo stesso modo; in ogni caso il potere della monarchia giapponese non rimase incolume dalla visione dei vincitori USA, risultando ad ora forse più di folklore che di regnanza.
la questione non è oggetto di questo articolo, quindi non approfondisco oltre suggerendo di leggere quanto all’url qui sotto, che seppur certamente non neutrale può dare spunti di approfondimento idonei.
https://it.wikipedia.org/wiki/Resa_del_Giappone#Intervento_imperiale,_risposta_degli_Alleati_e_replica_giapponese
==Quello stesso giorno, Hirohito informò la famiglia imperiale riguardo alla sua decisione di arrendersi. Uno dei suoi zii, il principe Asaka, chiese se la guerra non dovesse continuare se il kokutai (il sistema politico nazionale) non poteva essere preservato. L’Imperatore semplicemente rispose “sicuramente”.==
Tutto giusto, solo che anche se la resa nipponica è stata ottenuta prima dell’occupazione militare non ci si può dimenticare che il prezzo sia stato quello pagato dal sindaco di Hiroshima e da quello di Nagasaki. Noi abbiamo avuto poche decine di deceduti romani nel quartiere di san Lorenzo. E malgrado ciò, prima della resa a Cassibile del tre settembre 1943 (ufficialmente comunicata cinque giorni dopo), abbiamo avuto un cambio di governo: da Mussoconte a Dragoglio. Gli Stati Uniti, all’epoca, erano pragmatici. L’essenziale era conquistare, non fissarsi sulla forma istituzionale del territorio conquistato. Comunque l’argomento è il votare o il non votare. Purtroppo votare non serve a nulla e non votare, materialmente parlando, anche. Il vero non voto è quello di smettere di versare le imposte all’erario. La bestia muore di fame se non gli si dà da mangiare e per mangiare ha bisogno di soldi, non di voti.
in italia dopo il 25 aprile c’erano diverse parti tra i vincitori (interni ed esterni, da est e da ovest) che detestavano la monarchia per principio, e sono riusciti a farla andar via; in giappone la mission anti-monarchica era essenzialmente solo usa un forte dissenso popolare, quindi ha raggiunto risultati più modesti (o solo quelli veramente importanti per loro).
riguardo ai mezzi di lotta contro gli attuali aguzzini che hanno occupato le istituzioni italiane ed europee, sarebbe efficace solo lo sciopero in massa, ad oltranza, compresi i commessi delle camere, le forze dell’ordine. dovrebbero sentirsi loro – gli aguzzini – come gente che ha solo gli elicotteri per fuggire come amici, come servitori/schiavi. non pagare le tasse non serve a nulla (i soldi sono finti) se si continua ad essere loro schiavi, a lavorare per loro, per i loro bisogni, ad eseguire i loro ordini. io cmq al momento ritengo il voto un tentativo irrinunciabile per fermare gli aguzzini dal modificare la costituzione, dal costringere all’uso di computer ed identità digitale, dal guerreggiare contro la russia, dallo speculare sull’energia, dall’imporre veri tso vaccinali; forse fusillo è insensibile al rischio che il nuovo parlamento metta dei veri tso vaccinali per via della sua mole robusta, tuttavia quando c’è da fare un tso arrivano tutti gli infermieri robusti necessari, aiutati da forze dell’ordine se serve.. quindi al posto suo non starei troppo tranquillo a lasciare il parlamento privo di opposizione, per il mero principio di essere contro lo stato, contro questo stato: questo stato se ne fotte, e se riesce a legiferare in merito ti ritrovi l’ambulanza che ti sfonda la porta di casa per farti il “vaccino” a forza; votare contro potrebbe evitarlo.
Il problema è votare contro chi? Le liste contro i trattamenti sanitari obbligatori si sono presentate sparpagliate ma anche tutte unite non riuscirebbero a raccogliere il consenso sufficiente per impedire certi obblighi. L’unico partito di finta opposizione (“voto contro ma tifo per lui” dove il lui è Draghi, parole di Giorgia Meloni mai smentite) ha gareggiato in maggiore restrizionismo negli enti locali di sua pertinenza. Gli alleati di tale partito (ad eccezione, nella Lega Nord, del senatore Siri e del deputato Golinelli) hanno approvato tutto ciò che il governo chiedeva. La parlamentare Ronzulli (di Forza Italia, alla faccia della rivoluzione liberale!) è stata più realista del re. Non sono d’accordo che lo sciopero fiscale sia inutile; altrimenti non si spiega il perché continuerebbero ad accanirsi contro i presunti evasori pretendendo sempre di più dai non evasori. I soldi finti non si possono stampare all’infinito senza diventare come la repubblica di Weimar, prima o poi anche gli stipendi dei poliziotti finiscono per perdere valore. Se si ritiene utile il voto, bisogna indicare una lista di riferimento. Io, comunque, non me la sento di votare per Rizzo che fino al 2021 esaltava il modello cinese. E anche se non lo avesse esaltato non me la sentirei, da libertario, di appoggiare un marxista dichiarato. Rimangono “Vita” e “Italexit”, certo. Ma c’è da fidarsi vista la loro provenienza dal Movimento Cinque Scemi?
il problema del votare contro TRAMITE chi è anche per me grave, penso molto più che per chi legge queste pagine e seppur marginalmente soppesa chi voterebbe, poiché credo nell’unione europea e nell’euro, nei loro principi come mezzi per avere pace e libertà in italia (chiaro poi che ora sono stati corrotti anche loro, è una cosa globale, ma credo continuino ad essere ad un maggiore livello di integrità rispetto l’italia); ricordo invece che esiste lo schema problema-soluzione, in cui il problema creato porta sempre ad una soluzione che comprende il vero obiettivo: tutti i parti anti pandemia sono anti euro/europa.. che coincidenza!
molto elettorato “tradizionale” che ora – compresa la truffa vaccinale – voterebbe per “novax” si ritrova così in un vicolo cieco.
la massa elettorale per ottenere un partito/dei partiti novax/notecnodittatura/nowar determinante ci sarebbe eccome, e non mi sembra un problema che ci siano più partiti in lizza, il problema è chi ha deciso a priori l’astensione, e chi vi è costretto da quanto sopra.
io comunque andrò ai seggi e non lascerò le mie schede bianche, è una dimostrazione di resistenza, che siamo contro di loro e li possiamo “colpire” veramente se troviamo il candidato che ci sta bene: mettere il fiato sul collo; magari scrivo “pace e libertà”
sull’utilità dello sciopero fiscale, ribadisco che è solo darsi una zappa sui piedi: i soldi servono per avere beni e servizi, se la gente continua a fornire allo stato beni e servizi, passa solo dalla parte sanzionabile senza far lui alcun danno.
alle forze dell’ordine finchè dai vitto e alloggio, togli le tasse/mutui e dai autorità (entrare nei negozi a prendere quello che vogliono “in conto stato”).. loro sono felici.
ora il gas diventa un problema perchè rischia fisicamente di mancare nei depositi italiani, non per il “prezzo” in bit digitali, quindi il problema tocca anche loro che di soldi digitali possono averne a palate, ma di gas no; proprio come il dire “non pago le bollette” li aiuta alla grande, perchè così ti possono legalmente sospendere il gas, che è quello che non potrebbero altrimenti darti perchè lo vogliono loro, perchè manca.
dobbiamo distinguere l’economia reale (scambio e possesso di beni e servizi) dai mezzi con cui lo scambio/il possesso si realizza/certifica.
il problema è che chi ha una visione alternativa dello stato aspetta che arrivi la fatina a realizzarla, invece di candarsi lui, mentre si rischia che a far niente aspettando la fatina arrivi prima l’infermierina con la punturina.
è una questione di vita o di morte, ORA: chi ragiona su astensionismo costituente non ha capito che in altri 5 anni di legislatura quelli potrebbero trasformare l’italia in un campo di sterminio.
Il problema è che il “lui” che non si candida sa bene di avere scarsissime possibilità di successo con un’eventuale candidatura. Se non altro perché i finanziatori delle forze filosistemiche sono molto più “dotati” di quelli delle liste autenticamente alternative. Non comprendo come senza soldi i beni e i servizi possano comunque essere forniti, sarà un mio limite; ma nulla vieta di attuare uno sciopero fiscale fornendo servizi alternativi a pagamento. Nessuno aspetta la fatina perché azioni concrete, al di là del loro successo, sono state intraprese. Nessuno esclude anche l’arma del voto ma è comprensibile lo scetticismo. Nessuno è contrario per principio alle alleanze internazionali ma devono essere autenticamente convenienti per poter dare la propria adesione. E soprattutto non devono essere considerate sacramentali. Coloro che si sbracciavano per il divorzio negli anni sessanta, oggi rinnegano la possibilità di abbandonare un’alleanza politica extraterritoriale. Non certo un atteggiamento coerente.
la questione di coerenza tra i prodivorzio nei ’60 e i proeuropa attuali non mi tange; per altro c’è anche tanta gente non di sinistra che ritiene importante l’unione europea, non come alleanza politica ma come identità di popoli che vogliono vivere in pace, in reciproca stima e fiducia, dopo secoli di atrocità. i problemi non sono a bruxelles, ma negli interessi di chi ciò racconta come spauracchio (cio sicuramente almeno a fino prima della von der layer o come si chiama, fino a prima degli eventi sars-cov-2/reset).
sciopero fiscale: diciamo che i tassisti quando ottengono quello che vogliono, *SEMPRE*, lo fanno senza alcun bisogno di sciopero fiscale: li paghiamo per scioperare contro pandemia etc? risolveremmo la cosa in 1 week.. i poltronari sentono subito come molto grave la mancanza della poltrona di locomozione.
per chiudere l’argomento del post, se si suggerisce il non voto come strategia esistenziale a prescindere, è un conto; se si racconta che così si ottiene qualcosa che nuoce al nostro nemico è un altro: se poi la verità è che si schifa quello di cui non ci si può abbuffare..
secondo me, date le insolite gravissime circostanze per tutti noi contrari alle punture di regime, credo che gli abitudinari dei mille slogan alternativi – tra cui “no-europa” è sempre un must a prescindere – dovrebbero ragionare e rendersi portavoce di lotta prima di tutto contro violenze sanitarie/tecnocrazia/guerra, senza cercare di manipolare verso altro, e al contempo che chi per principio è “anarchico,” non crede in questo stato, farebbe bene a spezzare una lancia in favore del voto più utile a scongiurare il peggio, perchè il momento è gravissimo: quello che viene impostato ora potrebbe avere effetto irreversibile tra 5 anni (i “loro” tempi sono lunghi); se anche non mettono tso vaccinale ora, ne possono predisporre l’attuazione aumentando sempre più i vincoli informatici, al punto che senza “password” non si potrebbe fare nulla, e a quel punto con anche solo poche settimane di grenpass reload (che avrebbe potere di veto su tutto) si diventerebbe subito “emarginati sociopatici bisognosi di ricovero”.. zac.
Sì, indubbiamente; almeno nell’analisi (anche se con qualche distinguo perché non tutti hanno lo stesso potere negoziale dei tassisti che comunque spesso scioperano). Ma il problema è che l’alternativa non mi pare ci sia. Forza Italia e Lega hanno approvato tutto e Fratelli d’Italia ce li ha come alleati. Le forze antisistema si sono presentate divise. Perché? Perché in realtà appartengono al sistema? O perché sono gestite da stolti? In ambedue i casi si prova fatica a votare stolti o infiltrati. Quali possibilità reali hanno di essere eletti gli antisistema? Rischiamo di ritrovarci con lo stesso problema con una maggioranza solo apparentemente diversa. E con Giorgia Meloni pronta a rimangiarsi la sua pseudoopposizione alle schedature dei cittadini; tanto è vero che già è pronta a ripropinarci Tremonti. Così avendo votato rischiamo di trovarci moralmente complici della futura nonché annunciata turlupinatura. Spezzare una lancia in favore del voto più utile a scongiurare il peggio? Potrei convincermi ed essere d’accordo ma occorre uscire dal generico: quale sarebbe la lista del meno peggio?
Tutto giusto però, se il cambiamento è perseguito con metodi democratici, con l’astensione mi domando: senza rappresentanza politica come ci si arriva…?
Bella domanda. So che le parrà semplicistica la risposta, ma gliela esplicito con un aforisma di Buckminster Fuller: “Non perdere tempo per combattere la realtà esistente, sperando di riformarla, ma costruire un modello nuovo che renda la realtà obsoleta”.
Che fecero i cristiani nei primi tre secoli di impero romano? Certo, non è facile, anzi è una scelta costosa e dolorosa. Ma la libertà non è un pranzo di gala (per parafrasare un criminale del 900).
Nella Italia degli italiani “un modello nuovo”? Avrebbe dei riferimenti storici e fattuali per credere che questo avvenga? No, perchè, in caso contrario continueremmo a sognare e credere alle belle parole.
Ha ragione, continueremo a sognare