de IL POLENTONE
L’alluvione di Genova ha mostrato un concentrato della società contemporanea e delle sue rogne, ed ha evidenziato la compresenza sul territorio di tre fattispecie antropologiche differenti: i padani, gli italiani e gli altri.
I padani sono quelli che pagano le tasse per tutti, sono i commercianti e i cittadini genovesi che subiscono il disastro ambientale, e sono i ragazzi – tutti scrupolosamente indigeni – che si sono volontariamente presentati a dare una mano.
Gli italiani sono quelli che hanno causato il disastro, con le loro leggi e con la rapina cui sottopongono i padani. Sul posto non si sono quasi visti: solo qualche divisa fuori tempo massimo e qualche cronista televisivo che in buon accento meridionale ha girato a intervistare la “ggente” badando bene a non sporcarsi le scarpette pagate con i soldi dei contribuenti padani, alluvionati compresi.
Gli altri sono gli “ospiti”, i “nuovi italiani”, le “risorse”: se ne sono stati tutti alla larga da pale e badili. Si è visto solo qualcuno vendere ombrelli. Parecchi di loro sono stati beccati a sciacallare: i 14 pizzicati i primi due giorni sono tutti stranieri, in larga maggioranza strolighi, zingari, zigani. In fondo anche loro si sono dati da fare per ripulire le botteghe e gli appartamenti devastati: non dal fango, ma dalle mercanzie. Un lavoro che i nostri non vogliono più fare?
Come faceva notare J. Phillipe Rushton, ci sono differenze interetniche nei livelli medi di testosterone. I neri in cima alla classifica, poi i caucasici, e infine gli asiatici. Questo non per criminalizzare i neri o santificare gli asiatici – resta sempre l’individuo l’agente morale – ma per spiegare forse una maggiore o minore impulsività o preferenza temporale tra distinti gruppi di popolazione.
Io però alla lista degli impresentabili aggiungerei anche tanti amministratori locali indigeni e venduti al sistema dei partiti romani. Non dimentichiamo mai che buona parte delle nostre sciagure è la nostra dannatissima abitudine di sostenere i partiti iTagliani che per noi non hanno MAI fatto nulla di buono, dividendoci in scuderie di fedelissimi l’un contro l’altro armati ed eleggendo a rappresentarci la feccia della feccia della nostra società. Un esempio tra gli altri: il partito romano lega nodde. Oltre a PD, FI e tanti altri avanzi che è superfluo citare, e che almeno non spergiurano di fare i nostri interessi.
Che schifo l’iTaglia.
Diciamoci la verità: i nostri non hanno più voglia di fare una mazza…
Trovatemi un giovane che sia uno, disposto a fare il ministro per l’integrazione 😉
E comunque lei è un bel razzistone pieno di pregiudizi!
Ma come fa a non vedere: quello coi jeans è il negoziante che tira su la saracinesca – porco capitalista!
Quello a mani vuote è il dipendente sfruttato dal suddetto paperone, che tristemente sale al patibolo.
E gli altri due? Su, è facile: stanno letteralmente correndo a pagare le nostre pensioni – tra le mani stringono pacchi di “contributi” mica da ridere!