di GILBERTO ONETO
Sulla vicenda Calderoli-Kyenge è stato detto di tutto e di più. Ha sicuramente ragione chi – come Bracalini – ricorda che nella politica italiana si è sentito molto di peggio delle recenti associazioni zoologiche. Lo stesso Calderoli è stato vittima di poco eleganti allegorie suine. E il Trota allora? Si è detto che lo si poteva impunemente svillaneggiare perché privo dei neuroni adatti alla carica. Ma quanti in quelle stanze ce li hanno? Neppure madama Kyenge sembra essere un prodigio di capacità e di competenze: una gara di sudoku fra lei e il Trota potrebbe avere risvolti epici.
Il problema riguarda invece l’utilizzo perverso e schifosamente settario che si fa della satira e dell’insulto. Si può tranquillamente associare la materia organica o la scarsa morale materna a un finlandese o a un bergamasco, si può sbeffeggiare anche violentemente un cristiano, ma mai prendersela con meridionali o musulmani. Dietro a ogni tedesco si può sempre ip
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